“Servono scelte coraggiose”
Si chiude il 2014 e si apre un nuovo anno all'insegna dell'incertezza. Paghiamo anni di sprechi, di politiche clientelari che hanno saccheggiato le finanze pubbliche e ci ritroviamo con una massa di debiti pubblici che l'Unione Europea ci chiede di onorare con misure di austerità. Vanno fatte scelte coraggiose perché l'Italia può uscire dalla crisi avendo le risorse necessarie per poterlo fare. Soltanto con la dismissione del patrimonio pubblico non funzionale si potrebbe abbattere il debito pubblico e riportarlo ad un livello pro capite come quello della Germania. Acquisteremmo immediatamente credibilità internazionale, si abbasserebbe il nostro rating e libereremmo immediatamente risorse da destinare alle famiglie e allo sviluppo.
Queste soluzioni paiono ancora nebulose nell'agenda del governo che si trova in una posizione molto favorevole. Può infatti contare sulla popolarità del premier e su una maggioranza ampia, avendo Berlusconi consegnato Forza Italia a Renzi in cambio dell'insabbiamento della gara per l'affidamento delle frequenze televisive. Questo è il prezzo che Renzi paga a Berlusconi che fa votare ai suoi parlamentari persino la riforma del senato che, di fatto, sarà un monocolore PD. L'appoggio acritico di Forza Italia (che non è fatto per senso di responsabilità ma soltanto per gli interessi economici e personali di Berlusconi) pone Renzi nella condizione di poter avviare e concludere il percorso riformatore chiesto dai partner europei.
In Italia viviamo i sintomi della crisi, stiamo gradualmente assumendo il modello socio economico americano con licenziamenti più facili, ma non abbiamo le stesse condizioni per offrire rapide occasioni di reimpiego. Vanno fatte scelte coraggiose, va riformata profondamente la nostra società orientando i nostri giovani verso indirizzi scolastici finalizzati ad un reale inserimento nel mondo del lavoro. Non abbiamo bisogno di sprecare risorse per finanziare un'università che sforna decine di migliaia di laureati destinati a non trovare mai lavoro per la loro qualificazione mentre nel contempo importiamo immigrati per affidare lavori che i giovani non intendono fare. Abbiamo quindi un sistema-paese da ripensare e da rifondare su base meritocratica.
La corruzione va colpita con maggior forza, con pene più severe ma anche con una nuova cultura. Purtroppo stiamo assistendo ad un aumento dei reati e dei crimini e la risposta che viene data si chiama allungamento delle prescrizioni, sanatorie, indulti, amnistie e depenalizzazione. Ci vuole un cambiamento di rotta, spero che la Politica (uso volutamente la maiuscola) sappia trovare la propria strada, ma molto possiamo fare tutti noi, semplici cittadini, ogni giorno dell'anno, nel lavoro, in famiglia, nell'esempio che possiamo rappresentare per le giovani generazioni. Auguro a tutti noi un 2015 di rinascita, una ripartenza necessaria e alla nostra portata.
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