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La community? Molto vivace!

Il 2016 è stato un anno molto prolifico e fortunato per i lettori - commentatori - blogger di salto.
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Foto: Salto.bz

La community del nostro portale si è dimostrata particolarmente attiva soprattutto nel cogliere e rilanciare alcuni tra i temi più ‘caldidel dibattito pubblico. E i post dei blogger, come già negli anni precedenti della vita di salto, hanno sovente gareggiato con gli articoli della redazione quanto a popolarità
È stato il caso ad esempio del post di Klaus Egger intitolato Flughafen Bozen??? che, ricollegandosi al referendum che avrebbe avuto luogo di lì a poco, è riuscito a piazzarsi all’ottavo posto assoluto degli articoli più cliccati del 2016 (compresi quelli della redazione). Non solo: il medesimo articolo è riuscito di ottenere il quarto posto assoluto nella storia di salto come numero di commenti (121). Il tema dell’aeroporto di Bolzano in ogni caso è stato davvero quello più gettonato per i lettori/commentatori/blogger di salto, dato che è riuscito ad occupare anche il terzo gradino del podio dei post di blog più letti del 2016 con l’articolo Flughafen Bozen - warum? di Lukas Zuegg (con un’altra vagonata di commenti, per l’esattezza 89). 

Un altro tema più che gettonato è stato quello dell’identità etnica e/o dell’autodeterminazione. Con il post di Markus Lobis Südtiroler, frei, heit! Und morgen? che ha ottenuto sia clic che montagne di commenti (121). Ma a questo proposito vanno anche citati i post L'Italia spiegata da un tedesco ed Eccola: la nazionale della nostra Provincia! di Jimmy Milanese. Nonché quello intitolato Man spricht deutsh? di Harry Dierstein.

La community di salto durante il 2016 non ha mancato di dare il suo contributo anche su altri temi come quello della mobilità (Funivia di San Genesio, un progetto megalomane di Michele De Luca) o il tormentone Benko. Sulla riqualificazione urbanistica di via Alto Adige in particolare hanno dato il loro contributo significativo Luca Fazzi con La vergogna di Benko e Roberto Tubaro con Benko sì, Benko no: questione di tifo

I blogger hanno quindi proseguito con la loro tradizionale attenzione verso il tema della a loro dire necessaria conversione bio dell’agricoltura altoatesina. Sul tema in particolare si sono espressi Magda Baur con un post commentassimo (139) intitolato Südtiroler Landwirtschaft - Quo vadis? e la stessa Bioland Südtirol con il post Südtirols einzige Bio-Alm. Tra le pieghe ha anche fatto capolino quella che potremmo definire anche una delle nuove frontiere per gli agricoltori altoatesini: il post a cui facciamo riferimento è quello intitolato Deine Stimme für Cannabis a firma dell’omonimo ’social club’ locale. 

Tra i post dei blogger più commentati hanno trovato spazio un commento critico dedicato alle titubanze del Landeshauptmann (Arno al bivio di Luca Fazzi) ed una riflessione sul fenomeno Casapound (Marco Pagot con Chiamare le cose con il loro nome). 
Mentre un discorso a parte ha riguardato la diatriba tecnica ma non troppo che ha contrapposto su salto il mondo del software open source e i tecnici della provincia. In questo senso significativo e molto dibattuto è stato l’intervento del padre di Libre Office Italo Vignoli intitolato Quando mancano gli argomenti

Al di là dei commenti è anche interessante e curiosa la ‘lente’ costituita dai like conquistati dai singoli post. Dove ha fatto capolino anche il tema della democrazia diretta con Die „Elite“ mobilisiert gegen das Volk di Thomas Benedikter. Insieme alla questione dei profughi e dei rifugiati, veicolata ad esempio da Die Schutzbefohlenen": al teatro e nella realtà di Monika Weissensteiner e La solitudine dell’operatore sociale di Alice Tissot

In conclusione un appunto. Nel 2016 i post in lingua italiana e lingua tedesca si sono equivalsi a livello di popolarità e questa è una buona notizia per la comunità degli utenti di madrelingua italiana, notoriamente meno consistente di quella degli utenti di madrelingua tedesca. Ma nel contempo a livello di mole di dibattito (post con il maggior numero di commenti) i post di lingua tedesca sono stati nettamente più popolari. 
Una cosa è certa e la ripetiamo: la community nel 2016 ha manifestato tutta la sua vitalità. E questo non è solo un bene ma bensì anche un prerequisito cruciale e irrinunciabile per un progetto editoriale come quello di salto, in cui le due ‘anime’ della redazione e della community hanno e sempre dovranno godere della medesima importanza. 

Auguri!