“La prostituzione c’è sempre stata. Io sono una persona liberale e aperta al mondo, per me non avere dei bordelli è una cosa molto strana. Credo che la legge Merlin alla fine non faccia altro che dare una mano alla criminalità.”

Il sindaco di Merano Paul Rösch non ha dubbi e condivide pienamente la posizione espressa nei giorni scorsi a sorpresa dal sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi di promuovere la ’regolamentazione’ della prostituzione attraverso una specifica proposta da veicolare attraverso l’ANCI, l’associazione dei comuni italiani. 
Caramaschi nei giorni scorsi ha parlato di necessità di tutelare sia le donne che ‘esercitano’ che il resto della cittadinanza attraverso la gestione dell’ordine pubblico nelle strade. Accennando anche alla necessità che pure i ‘proventi’ di questa particolare forma di ‘commercio’ possano passare dalla clandestinità ad una dimensione soggetta a tassazione. 

Il sindaco di Merano Rösch non fa alcun riferimento agli aspetti ‘economici’ della quesitone e si limita ad articolare ulteriormente il suo pensiero dicendosi stupito dell’attuale livello di gestione del fenomeno della prostituzione in Italia. 

“Non ho mai capito perché in Italia questa legge Merlin nessuno ha il coraggio di toccarla” afferma infatti Paul Rösch. Aggiungendo: “avere dei bordelli per me è la cosa più logica del mondo, quelle donne mi fanno pena e devono essere protette ed andare via dalla strada”.
Rösch fa anche riferimento al fatto che “spesso nella situazione attuale quelle donne sono forzate a prostituirsi ma una regolazione di ciò sarebbe possibile solo attraverso l’istituzione di case dove queste donne potrebbero essere seguite anche dal punto di vista sanitario”. 

Il sindaco di Merano però ci tiene anche molto a circoscrivere il fenomeno nel capoluogo del Burgraviato. 
“A Merano il fenomeno della prostituzione non ha certo le dimensioni di Bolzano” ricorda Rösch, ricordando però una breve emergenza registrata nel 2015. 

“Un anno fa per un periodo alcune donne della Romania hanno esercitato, ma lì è intervenuta a suo tempo la dirigente della Polizia di Stato Cinzia Bellucci. Non come poliziotta ma come donna tra le donne. E quelle donne sono sparite. Da quel momento non abbiamo avuto più nulla in strada.”