Kompatscher sale, Brunner scende
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I dati parlano chiaro: Hubert Messner rimane il politico più apprezzato in Alto Adige. Il Politbarometer della SWZ, l’indagine commissionata dall’istituto Apollonis con cui si sonda la popolarità dei politici altoatesini, ha dato un’interessante fotografia del clima politico suditorlese. In cima alla classifica rimangono stabili l’assessore alla sanità Hubert Messner. Il nuovo volto della SVP, candidato per la prima volta alle provinciali del 2023, in cui ottennere ben 30.000 voti di preferenza, rimane il politico più amato in Alto Adige, anche se in leggero calo rispetto a prima. Al secondo posto troviamo Rosmarie Pamer, l’assessora al sociale e vicepresidente della Provincia, che scende leggermente di popolarità ma mantiene comunque il secondo posto. Il suo consenso stabile e la percezione positiva del suo lavoro alimentano le ipotesi di chi la vede come possibile futura successora di Arno Kompatscher alla guida della Provincia.
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Al terzo posto troviamo invece il Landeshauptmann Arno Kompatscher, che cresce di popolarità. Dopo il calo del 2024, dovuto verisimilmente alla coalizione di destra, Kompatscher cresce ancora. Un effetto che potrebbe anche collegarsi al progredire della riforma dell’autonomia a Roma. Il dato coincide con un altro: il 60% degli intervistati si dichiara soddisfatto del suo operato, dopo che nel 2024 il valore era sceso a un minimo storico del 56%. Nonostante il leggero miglioramento, Kompatscher rimane comunque in calo rispetto ai primi anni del mandato. Interessante il dato secondo cui sia il politico preferito per la popolazione di madrelingua italiana, superando nettamente i politici di madrelingua italiana come Galateo e Bianchi.
A scendere di molto sono i “soliti noti” della SVP: Luis Walcher, assessore al turismo ed agricoltura, e Peter Brunner. L’ex Sindaco di Bressanone, ora assessore all’urbanistica, ha subito un contraccolpo per la vicenda legata all’acqusito di una baita sull’Alpe di Luson che ha peggiorato la sua immagine pubblica. Nell’opposizione invece, il Team K mostra un trend positivo: Paul Köllensperger supera per la prima volta la soglia di 1,0 punti di gradimento, e Maria Elisabeth Rieder raggiunge il suo massimo storico con 1,2. Entrambi consolidano così la loro posizione come principali voci dell’opposizione.
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La popolarità è relativa
Il sondaggio mostra che la popolarità è un concetto relativo: politici polarizzanti come Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) e Jürgen Wirth Anderlan (JWA) hanno valori bassi nella media generale ma altissimi tra i propri elettori, dove godono quasi di status “di culto”. Secondo SWZ, La fedeltà di partito e di gruppo linguistico pesano più delle valutazioni oggettive sul lavoro svolto.
Interessanti anche i dati sulla notorietà: solo Arno Kompatscher è conosciuto da quasi il 100% del campione. Seguono Philipp Achammer, Ulli Mair e Brigitte Foppa. Al contrario, l’assessore Christian Bianchi è conosciuto solo dal 65% degli intervistati, segno di un interesse politico moderato nella popolazione e di una visibilità che cresce solo con l’esperienza e la permanenza in carica.
A due anni dalle elezioni del 2023, la situazione politica sudtirolese conferma la sua stabilità secondo il Politbarometer di SWZ che ha analizzato anche i dati dei singoli partiti. La SVP rimane stabile al 35%, a 20 punti di gradimento di secondi classificati: Süd-Tiroler Freiheit (STF, 14%), il Team K (12%) e i Verdi (12%). Un consensom, quello della Stella aplina, stabile soprattutto tra over 65 e lavoratori autonomi secondo SWZ. Gli altri partiti e singoli candidati rimangono con un impatto marginale: solo Freiheitlichen e Fratelli d’Italia raggiungono il 6% circa, mentre le altre liste piccole ed i singoli candidati sono praticamente scomparsi dalla scena politica.
Minus BRUNNER = minus BETON…
Minus BRUNNER = minus BETON
Fazit: passt so!
Für Kompatscher,Brunner,…
Für Kompatscher,Brunner, Mair und Stauder H. wäre der letzte Platz sehr optimal.
Politbarometer gemacht für…
Politbarometer gemacht für SVP,glaube kein Wort!!!
Wie Recht Sie haben!
Wie Recht Sie haben!
Wurde jemand von euch jemals…
Wurde jemand von euch jemals für so eine Befragung kontaktiert? Ich jedenfalls nicht, obwohl die statistische Wahrscheinlichkeit das hergeben müsste. Eine repräsentative Umfrage befragt rund tausend Wahlberechtigte (tendentiell auch mehr: für Ulli Mairs Sicherheitsumfrage wurde 1.500 befragt), von denen es im Lande 432.000 gibt (Stand 2023). Jedes Jahr werden dutzende Umfragen durchgeführt, nicht nur zur klassischen Sonntagsfrage, sondern auch zu Sachfragen wie eben erst jene zur Sicherheit oder andere zur Einstellung zum Tourismus, zum Essverhalten, zur Gesundheit und Zufriedenheit etc. Dividiert man 432.000 auch nur durch 10 Umfragen pro Jahr, käme mindestens eine beteiligte Person auf 43. D.h. mit 61 Jahren müsste im statistischen Mittel jeder Wahlberechtigte einmal befragt worden sein. Ich weiß von niemanden in meinem Bekanntenkreis, der einbezogen worden wäre. Das heißt, die Teilnehmer müssen aus einem stark eingegrenzten Pool ausgewählt und abwechselnd, aber wiederkehrend immer diesselben Subjekte befragt werden.
Dieser Verdacht hat sich anlässlich der Sicherheits-Umfrage bestätigt, in deren Zuge eine Zeitung schrieb, dass Leute sich in eine Liste eintragen lassen könnten und für Beitritt und Beantwortung der Fragebögen Einkaufsgutscheine erhielten. Wenn dem so ist, dann muss die Aussagekraft der Umfrageergebnisse bis zum methodischen Gegenbeweis stark relativiert werden. Jedenfalls ist zu beobachten, dass es sehr wenig Bewegung bei den Parteienergebnissen gibt: Grüne und TK stets bei 4 Sitzen, STF drüber (5 oder 6), SVP bei 12-13. Bei den Kleineren, die rausflögen, besteht wegen der Fehlermarge sowieso kaum Aussagekraft (ein Restmandat kann von sehr wenigen Stimmen abhängen).
In risposta a Wurde jemand von euch jemals… di Martin Daniel
Hier der Artikel über die…
Hier der Artikel über die Auswahl der zu Befragenden: https://salto.bz/it/article/30102025/studio-sicurezza-alto-adige