Brindisi amaro per l'edilizia nel 2013. Per il 2014, dipenderà dalla nuova Giunta.
Si chiude un altro “anno orribilis” per l’edilizia altoatesina. Migliaia di posto di lavoro in meno, decine di imprese piccole e grandi, chiuse o fallite. La spirale negativa esce dal cantiere e colpisce soggetti piú lontani come gli studi professionali, i fornitori di materiali, di mobili ed impiantistica, le banche e le agenzie immobiliari.
Una bella fetta dell’economia privata altoatesina che soffre ed é priva di prospettive chiare, oltre ché di ammortizzatori sociali adeguati. È la conclusione traumatica di un lungo ciclo economico del quale tutta la società locale ha potuto nel passato beneficiare. Questo collasso del sistema “edilizia” non puó essere considerato “affar loro”, ma deve diventare una priorità condivisa della Amministrazione provinciale. Ogni posto di lavoro in edilizia, ne stimola altri dieci nei settori collegati.
Se il programma della nuova Giunta é veramente improntato al tema “occupazione”, allora l’edilizia é la prima occasione per dimostrarlo: le competenze sui Lavori Pubblici e sull’Edilizia Sociale sono concentrate in un solo Assessorato (quello di Christian Tommasini) e sono le leve fondamentali per la ripresa dell’edilizia. Usiamole al piú presto, o la recessione falcerà altri posti di lavoro ed altre imprese!
Cin cin di speranza a tutti gli addetti dell’edilizia ed alla nuova Giunta Provinciale!