Politica | Visioni

Lillo: "recuperare la credibilità e ripartire"

Per il coordinatore regionale di Forza Italia nel 2015 dovrà essere ridata dignità alla politica, soprattutto attraverso una nuova identità per i partiti.

A livello regionale recentemente Forza Italia si è avvicinata alla Lega Nord nel difficile tentativo di un ricompattamento, per lo meno parziale, del centro destra. Dietro l’angolo c’è l’appuntamento con le elezioni comunali che, soprattutto a Bolzano, hanno sempre rappresentato un momento di rivalsa per la comunità italiana. Negli ultimi tempi però questo appuntamento è visto quasi con timore, indice della difficoltà in cui versa una parte politica nella quale per molti anni si è riconosciuta una fetta importante degli altoatesini di lingua italiana. Ecco le risposte di Enrico Lillo alle nostre domande volte a gettare uno sguardo in prospettiva sulle sfide del 2015.

Quali i propositi di Enrico Lillo per il 2015?
Ce ne sarebbero tanti, ma sono convinto che quelli più importante siano in primo luogo quello di ritrovare la “dignità" politica persa con il passare del tempo, delle persone e delle relative strategie/interessi. Se oggi solo il 5% della popolazione italiana si fida dei partiti politi c’è sicuramente un motivo e, questo motivo no può essere scaricato se non sugli stessi partiti che quindi sovrano faticare non poco per ricostruirsi una identità dignitosa e soprattutto credibile. Di conseguenza, se si riusciremo in questa “impresa”, vorremmo poi poter incidere sulle prossime scelte strategiche riguardanti la nostra provincia a cominciare dalle singole comunità cittadine, perché sarà anche vero che non siamo al governo praticamente in nessun comune altoatesino, ma è altrettanto vero che il CDX rappresenta comunque una gran bella fetta di popolazione.

Nel 2015 come dovrà cambiare la politica per essere di nuovo amata ai cittadini?
Bella domanda!  Credo che occorrerà incominciare col dare l’esempio in prima persona. È come quando si va da un architetto e gli si chiede di progettare un’abitazione. Un buon architetto prima di incominciare la progettazione si pone la domanda: “se in quella casa ci dovessi vivere come vorrei che fosse”? Ecco quindi come si può far tornare credibile la politica e riavvicinare ad essa la popolazione, occorre ciò farla ritornare a misura d’uomo, a misura delle famiglie, a misura delle aziende, farla scendere da quel “piedistallo” dove si è piazzista con il tempo, lontana dai cittadini e dai loro problemi. La politica deve tornare umile perché oggi si è “imborghesita” vive nel lusso, nei palazzi lontani e la cosa più grave, è vista come esempio di potere e arricchimento (economico) e non come servizio alla Comunità, non come una missione da compiere ma come un redditizio punto di arrivo. Basta guardare la vita che fanno la gran parte degli Onorevoli/Consiglieri regionali/provinciali!

Enrico Lillo, ci regala un’autocritica di Natale?
Anche in questo caso ne avrei più di una!  Vi faccio partecipi di due miei continui pensieri che a volte mi deprimono. Il primo riguarda la mia impossibilità ad essere “cattivo” quanto deve essere necessario esserlo quando si ricopre un incarico politico dirigenziale come il mio. Il secondo rientra nella sfera mia privata e riguarda la mia predisposizione ad essere sempre disponibile verso gli altri e molto meno nei confronti della mia famiglia che da quando mi dedico alla politica, ho con grande rammarico posto in secondo piano. Più passa il tempo e più mi accorgo di questo grande errore, l’autocritica che mi faccio è quella di non riuscire nonostante ciò a staccarmi da questa  mia grande passione e dedicarmi quindi più alla mia famiglia e a me stesso invece che alla politica e alle relative responsabilità che mi sono assunto. Credo però che molto presto rinsavirò!!!