Economy | Austria

Le ragioni dietro all’arresto di Benko

Per gli atti della Procura anti-corruzione di Vienna, René Benko sarebbe stato il principale interlocutore della Fondazione Laura, formalmente intestata alla madre. Con Hager avrebbe avuto “la visione d'insieme e la responsabilità finale” della Stiftung.
Benko, Rene
Foto: upi
  • Per la Procura commerciale e anti-corruzione di Vienna (Wirtschafts- und Korruptionsstaatsanwaltschaft, WKStA) il magnate dell’immobiliare René Benko disponeva della Fondazione Laura formalmente intestata alla madre Ingeborg Benko – e sarebbe stato il principale interlocutore per le operazioni della Stiftung. Lo sostengono le motivazioni dell'arresto del tycoon nord-tirolese, in custodia cautelare a Vienna per il rischio d’inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Il ruolo centrale di Benko nella fondazione Laura sarebbe stato confermato anche dal magnate delle costruzioni austriaco (e bolzanino d’adozione) Hans Peter Haselsteiner, secondo cui – si legge ancora negli atti d'indagine – Benko affermava che la madre “prende sempre i soldi dalla Laura-Stiftung e li regala a me” oppure “compra qualcosa per noi”. 

  • La testimonianza della dipendente

    Inoltre, stando agli atti della Procura viennese anti-corruzione, un’ex dipendente del gruppo SIGNA e della Fondazione Laura (che dall’aprile 2024 ricopriva una funzione centrale solo in quest’ultima) ha dichiarato che “a suo avviso” nel periodo compreso tra marzo e ottobre del 2024 ovvero dopo il fallimento del gruppo SIGNA René Benko insieme al commercialista bolzanino Heinz Peter Hager avrebbe avuto “la visione d'insieme e la responsabilità finale” della Fondazione Laura.

    La stessa dipendente avrebbe raccomandato ad Hager d’intestare i mandati di pagamento a singoli membri del Cda o amministratori delegati, anziché a Benko stesso. Sempre secondo le carte della Procura, infine, René Benko si sarebbe rivolto ad Hager – nella sua veste di membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Laura fino a dicembre 2024 – riguardo alle persone da nominare nello stesso Cda o come amministratori delegati di società affiliate (indicando anche l'importo dello stipendio previsti). Nei confronti del commercialista, gli inquirenti austriaci non formulano però nessuna ipotesi di reato. Hager non risulta al momento coinvolto nell’inchiesta austriaca, la quale secondo il quotidiano der Standard non avrebbe alcun nesso con la maxi-inchiesta della Procura di Trento che lo vede tra i principali indagati.

  • Il commercialista e imprenditore Heinz Peter Hager: è indagato dalla Procura di Trento per diverse operazioni immobiliari in Trentino e Sudtirolo. Foto: Seehauserfoto
  • Il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager – per oltre un decennio braccio destro di Benko in Sudtirolo e ora agli arresti domiciliari per l'inchiesta della Procura trentina – a dicembre si era dimesso da capo del Cda (Vorstandschef) della Fondazione privata Laura, nel quale sedeva da alcuni anni. Il consiglio d’amministrazione, composto da tre membri, era completato da Christof Jauschnegg, storico pilota di jet privati di Benko, e dall’avvocato Stefan Makas, che a ottobre 2024 aveva sostituito l'ex direttore finanziario di SIGNA Manuel Pirolt. Hager ha lasciato il suo incarico nella Laura Stiftung dopo l'interrogatorio di garanzia del 12 dicembre scorso, nonché alcuni mesi dopo il passaggio di testimone a Bolzano tra la SIGNA di Benko e l'industriale bavarese Christoph Schoeller per le società Waltherpark e VivaVirgolo.

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Josef Fulterer Thu, 01/30/2025 - 05:29

... wird nicht ganz genügen!
So gerne + leicht lassen sich die feinen CEOs in den Banken, "die Mäuse nicht abnehmen." Schließlich können sie eine wunderbare Dokumentation über alle Zahlungs-Flüsse vorweisen, "aus denen auch die verzwicknesten Geld-Bewegungen erkennbar sind," wenn nicht BARES in Koffern dafür eingesetzt wird.
Mal sehen ob bei der "LAURA," auch "wirklich ALLES in Koffern gelaufen ist?"

Thu, 01/30/2025 - 05:29 Permalink