Politica | Wahlkampfkosten

“Ci dev’essere un errore”

Arno Kompatscher commenta l'inchiesta sul superamento delle spese elettorali, contestato dalla GdF: “Spese riferite alla campagna del partito, com'è uso con il capolista”.
Arno Kompatscher
Foto: Seehauserfoto
  • A me non è ancora stato contestato nulla, l’ho appreso dai giornali e attendo un’eventuale comunicazione. Fatto sta che ci deve essere un errore: i manifesti che riportavano la mia immagine erano della campagna della SVP, c’erano anche tutti i nomi degli altri candidati. Vengono riferite come spese di campagna generale e non al singolo candidato, è la prassi di tutti gli altri partiti e anche  a livello nazionale è consuetudine per i capolista riferirsi al partito e non al singolo candidato”. Reagisce così il presidente della Provincia, Arno Kompatscher all'inchiesta della Procura di Bolzano sulla campagna elettorale del 2018 per la quale la Guardia di finanza contesta al Consiglio provinciale un superamento del tetto di spesa per il Landeshauptmann, che rischia una multa di oltre 200mila euro, ovvero - secondo il regolamento - il doppio del presunto sforamento.

    “Ho speso meno dei 30mila euro previsti, è tutto documentato e rendicontato, nonché approvato dai vari organi, tra cui la presidenza del Consiglio provinciale. Comunque prenderò posizione qualora fosse contestato, il tutto si chiarirà”, conclude Kompatscher.