L'inclusione con il Sorriso
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Il brusio concitato, l’emozione contagiosa e il rumore delle macchinette del caffè fanno da sfondo al Bistro “Caffè Al Volo” all’interno di Thuniversum Bolzano. Non un semplice bar, ma un concentrato di sorrisi ed emozione.
Ad accogliermi al bancone Sofia, una delle ragazze e dei ragazzi che fanno parte del progetto di inclusione lavorativa per giovani con disturbi dello spettro autistico, promosso dalla cooperativa sociale Sorriso Academy nata attraverso l’associazione “il Sorriso – das Lächeln”, e la collaborazione con l'azienda Thun S.p.a. presso la sede di via Galvani 29 a Bolzano.
È infatti proprio presso Thuniversum che Il Sorriso Academy gestisce l’attività di ristoro del Bistro “Caffè Al Volo“ ed occupa spazi dedicati a laboratori artistici ed in particolare a progetti di musica, teatro e danza. “Per noi il legame tra la nostra azienda, Thun, e Sorriso Academy è fondamentale“ - racconta Simon Thun nell'aprire la conferenza stampa di questa mattina - “questo progetto rappresenta un contributo importante per noi, oltre ad un sorriso sempre garantito. Ci terrei ad accogliervi citando una frase di Nonna Lene Thun: “Donare gioia a se stessi e agli altri, fa bene. Questa frase rappresenta appieno i valori che contraddistinguono la nostra azienda e che cerchiamo di vivere ogni giorno attraverso i nostri progetti. Quello in collaborazione con Il Sorriso Academy - sottolinea poi - è uno di questi, perché, al di là il profitto, il nostro scopo è anche quello di garantire un sistema di sensibilità. Per questo motivo abbiamo attivato, con la Fondazione Lene Thun, una serie di laboratori di ceramico-terapia per i bambini all'interno dei reparti di oncologia pediatrica. Un altro progetto importante.Da parte dell'azienda mi impegno a promettere continuità, ma non nego che ci serva anche supporto da parte dello Stato e la presenza della Ministra Locatelli mi rende molto onorato ed ottimista”.
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Alla conferenza stampa di questa mattina, infatti, erano presenti personaggi delle istituzioni come la Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, sia locale come la Vicepresidente e assessora della Giunta Provinciale Rosmarie Pamer (coesione sociale, famiglia, volontariato), l'assessore Christian Bianchi e il direttore del Teatro Stabile di Bolzano Walter Zambaldi, per citarne alcuni.
La Ministra Alessandra Locatelli prende la parola ringraziando per le emozioni che arrivano dall’umanità delle persone che sono coinvolte in questa attività: “Progetti di questo tipo rappresentano il motivo che mi spinge a tornare ogni volta qui, a Bolzano, e a festeggiare insieme questo modello che avete creato che con successo unisce mondi sociali e imprenditoriali, coinvolgendo anche persone con disabilità. Vogliamo esportare questo esempio in tutto il Paese. Per tutta la vita mi sono occupata di disabilità e arrivare a Bolzano e trovare realtà come queste mi dà lo stimolo per continuare a lavorare in questa direzione.. La strategia di passare dall’inclusione alla valorizzazione delle persone – continua poi - è risultata funzionale ed ha rappresentato lo spunto per la proposta di un bando a cui stiamo lavorando. Lo scopo è appunto quello di unire vari aspetti della vita quotidiana che sono importanti per i ragazzi, come per esempio l’autonomia abitativa, con l'inserimento all'interno del mercato del lavoro. Invito quindi il Presidente dell'Associazione Il Sorriso Academy, Simone Pantano, come ospite per fungere da esempio anche per le altre realtà sul territorio Nazionale”.
Simone Pantano non è solo il Presidente dell'Associazione Il Sorriso Academy ma, come lui stesso tiene a precisare, è prima di tutto papà di uno dei ragazzi con disabilità che attualmente lavora all'interno del Bistro “Caffè Al Volo”. “Questo progetto – spiega - è nato per questi ragazzi e sono felice di averli al mio fianco in questo evento per festeggiare questi due anni di sorrisi, crescita e gioia condivisa. Siamo partiti credendo fermamente quanto fosse necessario garantire un sostegno e un affiancamento alle neo famiglie con bambini con sindrome di down nei primi anni di vita, nel periodo dell'infanzia e dell'adolescenza. Col passare del tempo, però, ci siamo resi conto che la maggior parte di questi ragazzi finiva la scuola superiore e ci siamo quindi chiesti in primis noi come genitori quale potesse essere il loro futuro e come potessimo aiutarli basandoci sulle loro esigenze. Abbiamo capito quanto fosse necessario creare insieme gli strumenti e le modalità per aiutarli a trovare un posto di lavoro e abbiamo creato così questo progetto per l'integrazione nell’ambito sociale attraverso la ristorazione. Ma non era sufficiente: volevo fare in modo che avessero anche la possibilità di fare amicizia per contrastare il rischio di isolamento. Ad oggi, posso dire che siamo stati in grado di raggiungere l'obiettivo ed è stata la soddisfazione più bella.” sorride Pantano per poi concludere: “Volevamo anche che potessero godere di alcune medicine naturali, quali la musica e il teatro, e infatti sono partiti molti progetti anche in questi ambiti ed è bellissimo avere persone che collaborano e ci sostengono dando la possibilità a questi ragazzi di avere progetti su misura per loro. Tutto ciò che è stimolo cognitivo è fondamentale.”.
Garantito e riconfermato anche il sostegno da parte di Coopbund con la presenza della Presidente Monica Devilli, che sottolinea l'importanza della Cooperazione sociale, invitando a puntare sulla collaborazione con imprese pro-profit e della messa in rete tra le cooperative stesse, con l'obiettivo di portare la “gastronomia inclusiva” anche su scala nazionale.
L'assessora Pamer“Come assessora alla coesione sociale - ha detto Rosemarie Pamer sono onorata di essere qui oggi. Una frase mi ha colpito e vorrei condividerla con voi perché rappresenta bene il cuore di questo progetto: I bambini sono come le farfalle al vento, alcuni possono volare più di altri, ma tutti volano nel modo migliore possibile. Quella che state portando avanti è una bellissima e preziosa esperienza per il nostro territorio. Come nuova assessora voglio sostenervi e sostenere, in generale, le cooperative e le associazioni del terzo settore e infatti il piano sociale prevede misure di rafforzamento per le varie associazioni. Noi come assessorato stiamo lavorando in questo senso. Per un'inclusione sociale così ben espressa e attivata come avete fatto voi e per la quale vi ringraziamo e vi facciamo i migliori auguri.”
Che obiettivi vi siete posti per questo nuovo anno dal punto di vista dell'inclusione lavorativa per ragazzi e ragazze con disabilità?
Pamer: Vogliamo aumentare i posti di lavoro e l'unico modo è quello di lavorare assieme alle ditte e con la camera di commercio e tutti quegli enti che possono garantire la realizzazione di questo obiettivo.
Avete trovato disponibilità da parte delle varie associazioni/cooperative/aziende per la creazione di posti di lavoro indirizzati ai progetti di inclusione?
Sì assolutamente, soprattutto negli ultimi anni. Anche le aziende hanno avuto la possibilità di vedere con i loro occhi il buon lavoro svolto dai ragazzi assunti. Punto crociale è sicuramente l'accompagnamento svolto dai servizi sociali per inserire al meglio i ragazzi nel nuovo luogo di lavoro. Un importante lavoro di squadra.”