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Cgil valuterà l'accordo su nuova Giunta

Nel 2023 aumentati gli iscritti, tante le sfide per il 2024 su piano sanitario e salari, preoccupa la svolta a destra in Provincia "inaccettabili compromessi sui diritti"
Cgil\agb Masera
Foto: CGIL\AGB
  • Salari, piano sanitario, discriminazioni, casa ed ambiente saranno al centro dell’agenda di Cgil/Agb per il 2024. Preoccupa la svolta a destra della Giunta, per questo il sindacato si riserva il compito di vigilare sul mantenimento degli standard in tema di diritti civili e sociali.  Rispetto al 2023, anno di grandi mobilitazioni e scioperi, aumentano gli iscritti, sono più di 41mila. 

    Il 2023 è stato un anno difficile a livello sociale a causa del carovita e dell’inflazione, che hanno duramente colpito gli altoatesini. I salari inadeguati, la crescita della povertà relativa ed il mancato rinnovo di diversi contratti collettivi hanno visto la Cgil/Agb impegnata in numerose mobilitazioni unitarie e scioperi, come l'iniziativa di giugno in piazza Magnago a Bolzano. Il sindacato ha aiutato attraverso i suoi sportelli sociali numerose persone a rischio povertà o in situazione di disagio. 

    Rispetto agli obiettivi per il 2024 sono diverse le preoccupazioni del sindacato sulla nuova Giunta di destra. La segretaria Cristina Masera ha infatti sottolineato che, vista la svolta politica a destra, nel 2024 la Cgil/Agb vigilerà per evitare eventuali passi indietro sui diritti. “Noi prendiamo atto di ciò che accade a livello nazionale, per questo siamo preoccupati di un arretramento rispetto a certi diritti civili, starà alla politica fugare i nostri dubbi e timori” commenta Masera, riconfermata segretaria generale quest’anno dal congresso provinciale.  Ribadita poi la necessità di portare a compimento il progetto "Aequitas" sulle politiche di genere, in cantiere dal 2021 ma in attesa di attuazione da mesi. L'uscente Giunta provinciale non ha infatti inserito una realizzazione in tempi certi, per questo il sindacato chiede alla nuova Giunta atti concreti per portare alla luce il programma. La Cgil/Agb lancia poi una provocazione nonché uno stimolo per la Giunta: una legge contro le discriminazioni in attuazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

    La segretaria ribadisce l’autonomia del sindacato, che si confronterà con la Giunta sui temi di lavoro, salari, pensioni, fisco, welfare, casa e sanità. Tra le urgenze Cgil/Agb chiede elaborazione ed approvazione in tempi stretti del nuovo piano sanitario, scaduto nel 2020, come pure la piena attuazione dei progetti del Pnrr che puntano sul decentramento. Particolare attenzione al tema della casa, affitti e mutui sempre più alti rendono infatti l’Alto Adige sempre meno attrattivo per i lavoratori, oltre a pesare sulle tasche di chi già ci vive. Rimangono infine da affrontare le sfide, come emerso dalla relazione Ocse, relative alla mobilità sostenibile e all'impatto sull'ambiente di turismo e agricoltura.

    In chiusura vengono analizzati i numeri che hanno caratterizzato il 2023 di Cgil\Agb. Cresce del 2% in più rispetto il numero di iscritti al sindacato rispetto all'anno precedente, raggiungendo quota 41mila. Di questi gli attivi sono il 65%, mentre i pensionati il restante 35%; equilibrato il rapporto donne (51%) e uomini (49%), i lavoratori stranieri iscritti sono al 22%, di cui 8% i comunitari. Numeri in crescita nel 2023 anche per il Caaf, che si conferma il primo centro di assistenza fiscale dell'Alto Adige per numero di 730, Isee, Durp e Vse. Le pratiche del Patronato Inca nel 2023 sono state oltre 50.200, quelle sulla genitorialità oltre 8.200, mentre quelle per l'assegno di cura sono state 1.030 (+10% rispetto all'anno precedente). Gli Uffici vertenze del sindacato osservano che nel 2023 sono gli ultracinquantenni principalmente a muovere le vertenze far valere i propri diritti economici.