Società | Abitare

Futuri vicini di casa

A 10 anni dalla costituzione della coop edilizia Cometa 2005, la scorsa settimana 12 famiglie hanno potuto ritirare le chiavi dei loro futuri appartamenti a Bronzolo
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Roberto Mariz, presidente della cooperativa edilizia "Cometa 2005", mi riceve nel suo appartamento al primo piano: ambienti luminosi, spazi ampi e un grande terrazzo che si affaccia sul giardino. Ad accogliermi c’è anche sua moglie e la più piccola delle due figlie, che con orgoglio mi fa vedere quella che sarà la sua futura cameretta. Al momento è ancora una stanza spoglia, ma ben presto si riempirà di giochi, disegni e vestitini.

Anche negli altri appartamenti dei due condomini di Via Strada Vecchia a Bronzolo si respira felicità. I bambini esplorano le loro future abitazioni, mentre gli adulti pensano già ai prossimi passi da fare: l’arredamento, gli allacciamenti al gas e il certificato di abitabilità. Tutti sono impazienti di poter entrare nei loro nuovi appartamenti, anche il presidente Roberto Mariz, che da anni aspetta questo momento.

Roberto, qual è la prima cosa che farai quando andrai ad abitare nella nuova casa.
Questo non lo so, perché non ho ancora realizzato che  questa casa sarà mia e che la vivrò insieme alla mia famiglia.

Ripensando agli anni passati, quali sono stati i momenti più belli?
Un po’ tutti, perché i soci si sono dimostrati dei compagni di viaggio veramente affidabili, corretti e propositivi. Da parte mia, quindi, c’è stata veramente poca fatica.

Ma ci saranno stati dei momenti difficili, immagino.
La maggiore difficoltà è stata la lunghezza di questo periodo; dalla costituzione della cooperativa all’inizio dei lavori nel 2013 sono intercorsi otto anni. Questa lunga attesa poteva scoraggiare qualche socio e quindi c’era il timore che la cooperativa potesse sciogliersi, ma ho sempre cercato di serrare le file per arrivare al risultato finale.

Nonostante i tempi di attesa, dovuti soprattutto ad un lungo iter burocratico, secondo te è vantaggioso costruire in cooperativa?
È vantaggioso, perché scegliendo un bel gruppo di lavoro come il nostro puoi influire sulle decisioni e scelte riguardanti la casa che andrai a costruire e puoi soprattutto conoscere quelli che saranno i tuoi futuri vicini di casa. In questo modo puoi già iniziare un rapporto che si consoliderà poi successivamente

Pensi dunque che questa amicizia continuerà anche dopo lo scioglimento della cooperativa?
Sicuramente, perché se ci mettiamo sul balcone tutti insieme ci vediamo in faccia. È dunque importante avere un buon rapporto.

Al giorno d’oggi la casa è diventata un lusso?
Al giorno d’oggi sicuramente riuscire ad acquistare o realizzare una casa è un’impresa abbastanza difficile, soprattutto per chi non ha disponibilità economica. Proprio per questo la cooperativa è una valida alternativa all’acquisto di una casa sul mercato immobiliare privato.

Che consigli ti senti di dare a chi si appresta a costruire in cooperativa?
Innanzitutto quello di individuare l’associazione di categoria che più trasmette fiducia – nel mio caso ho scelto Legacoopbund consapevolmente, non di certo così a caso – e sicuramente avere sempre fiducia: pensare che tutti lavorano per un unico obiettivo e che non c’è nessuno che rema contro.