Piazza Magnago e Berloffa?
Durante l'ultima seduta, il Consiglio comunale di Bolzano è tornato a discutere (strumentalmente) sul tema del monumento dedicato ad Alcide Berloffa, il muretto rosso adibito a panchina installata all’interno del parco della stazione.
Per la destra è l’ennesima occasione per sellare il suo cavallo di battaglia, ovvero la lotta al cosiddetto degrado. “Anche se si presume non fosse questa l'intenzione dei proponenti, era immaginabile, considerata la frequentazione del parco che, anche legittimante, tale struttura venisse utilizzata come panchina, e non solo”, sono le dichiarazioni del consigliere Claudio Della Ratta.
A far “insorgere” l’opposizione è stato l’utilizzo della panchina da parte di alcune persone, presumibilmente senza dimora, come appoggio per tagliarsi i capelli. La scena è stata immortalata e diffusa, mostrando chiaramente i volti delle persone fotografate.
Qualche mese fa in Piazza Magnago è stato inaugurato un percorso illustrativo sull’Autonomia altoatesina ma secondo Fratelli d’Italia il problema risiede nella disparità di trattamento con l’omonimo tedesco, Silvus Magnago. Mentre la piazza a lui dedicata, sostengono i consiglieri di estrema destra, è controllata dalla guardie giurate e quindi, a loro dire “è sempre pulita e sistemata” dal momento che la panchina viene utilizzata per la sua funzione primaria, ovvero quella di sedersi, “il Memoriale di Berloffa versa in una situazione pietosa”.
A tal proposito, i quattro consiglieri di Fratelli d’Italia hanno presentato una mozione per impegnare il Sindaco ad attivarsi presso gli organi provinciali “per fare in modo che l’odierna Piazza Magnago sia dedicata ad entrambi i protagonisti della nostra autonomia, chiamandola Piazza Magnago e Berloffa”.
La mozione è stata tuttavia bocciata dalla maggioranza. Il sindaco ha a sua volta rassicurato l'Opposizione, dicendo di aver già istituito provvedimenti sul tema attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro i cui risultati saranno visibili a partire dal 2023.
La mozione era mia,
La mozione era mia, ovviamente firmata anche dai miei colleghi del Gruppo FdI. Non intendeva occuparsi del degrado nel Parco della Stazione, che c'è ed è ormai ammesso da tutti e agli occhi di tutti e che noi l'abbiamo sottolineato in una marea d'interventi, mozioni, interrogazioni ecc. La mozione voleva dare semplicemente pari dignità ai due padri dell'autonomia e con loro ai due gruppi etnici di questa terra. Tant'è vero questo che nel comunicato scritto da me dopo la bocciatura, e riportato anche dal giornale Alto Adige, nella parte finale diceva "...l’autonomia dev’essere di tutti e se si fa la circonvallazione di Perca dev’essere fatta anche quella di Bolzano, se si celebra A.Hofer va ricordato pure C.Batisti, se un luogo si chiama Laimburg a fianco dev’essere anche Castel Varco. E’ questa l’autonomia che ci piace e per la quale ci batteremo sempre. Con la schiena dritta."
In risposta a La mozione era mia, di Tritan Myftiu
Quindi vicino al bugiardino
Quindi vicino al bugiardino in italiano ci va anche quello in tedesco, il medico deve parlare entrambe le lingue, come anche il prefetto e il questore, il poliziotto e il militare? È questa l'autonomia che vi piace o è quella dell'assimilazione in un solo senso? Chiedo per un amico.