Condanna ai figli? Niente casa
Fa discutere un ordine del giorno sulle cosiddette “baby gang” presentato dal consigliere provinciale Marco Galateo (Fratelli d’Italia) durante il dibattito in aula sul disegno di legge provinciale sull’edilizia abitativa agevolata. La proposta alla Giunta: nell’assegnazione degli alloggi sociali escludere dalle graduatorie (o dai benefici già acquisiti) le famiglie i cui figli “avessero commesso reati per quelle fattispecie penali che costituiscono motivo di allarme sociale”, a fronte di una condanna da parte dell’autorità giudiziaria. Ci vorrebbe, secondo Galateo, "l'inserimento di un principio meritocratico per l’assegnazione degli alloggi IPES”. Il testo sarebbe stato predisposto da Galateo in modo tale che la Giunta potesse modificarlo, proponendo anche “solo” una penalizzazione anziché l’esclusione dalle graduatorie, oppure “un sistema premiante per famiglie virtuose”.
Una strategia che ha premiato Galateo. Se i Verdi, per bocca di Riccardo Dello Sbarba, giudicano la proposta palesemente incostituzionale (“la responsabilità penale è personale”, ricorda il consigliere verde), dalla maggioranza SVP-Lega è infatti arrivata un’apertura: l’assessore provinciale Giuliano Vettorato (Lega) ha ritenuto “condivisibile l’ordine del giorno, al fine di dare tranquillità a chi abita gli alloggi sociali" ma come presentato da Galateo sarebbe addirittura “un po’ blando“.
Vettorato ha proposto un tavolo tecnico, al fine di promuovere una disciplina non restringente, ma premiante. “Per l'ottenimento di un alloggio Ipes, vanno premiate le famiglie i cui componenti non hanno commesso reati: sicurezza e contrasto alla criminalità, comprese le baby gang, hanno bisogno di misure restringenti anche per la casa” ha poi ribadito sui social il vicepresidente della Provincia. Il tavolo tecnico ha poi incassato il via libera dell’assessora competente Waltraud Deeg, cui si è aggiunta la proposta di un’audizione avanzata da Paul Köllensperger.
Anche la Presidente del Consiglio provinciale Rita Mattei plaude all'iniziativa: "Ha rischiato di essere respinto un documento voto condivisibile presentato da Galateo contro la proliferazione delle baby gang", fa sapere Mattei, "un copia incolla di quanto chiesto dalla Lega: pugno duro per chi mina la buona convivenza nei condomini IPES". “Se sarà necessario, non potendo revocare un alloggio alla famiglia il cui minore ha commesso un reato o crea allarme sociale, sarà direttamente il minore oggetto di attenzione, sul quale dovranno gravare conseguenti provvedimenti” precisa, a differenza di Vettorato, la capogruppo leghista.
"Vittoria!"
Soddisfatto Marco Galateo, che ha ritirato l’ordine del giorno: “Vittoria! Ottenuto dalla Giunta, per voce dell'Assessore competente, l’istituzione di un tavolo tecnico specifico per affrontare il tema delle baby gang, composto dall’assessora competente, Ipes, tecnici del settore sociale e autorità nella IV Commissione legislativa del Consiglio provinciale. Finalmente il tema sarà al centro dell’attenzione della politica della provincia”. Un risultato, sottolinea l’esponente di destra, molto superiore alle aspettative: “Dalla Giunta è arrivato il via libera ad affrontare a 360 gradi la tematica. Finalmente si da atto che il problema della violenza tra minori è reale anche in Alto Adige” conclude il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia.
...e cosa farebbe con una
...e cosa farebbe con una famiglia che non vive in una casa IPES i cui figli commettono reati?
E se sono genitori a
E se sono genitori a delinquere? O gli zii? Nipoti? Cugini? Bin mir sicher, man findet in Geschichtsbüchern und in autoritären Regimen noch viele tolle Inputs zur detaillierten Umsetzungen solcher Alpträume und Hirngespinste.
In risposta a E se sono genitori a di Lorena Ruaz
Genau, Galateos Vorschlag ist
Genau, Galateos Vorschlag ist Sippenhaftung 2.0.
In risposta a Genau, Galateos Vorschlag ist di Manfred Klotz
Sippenhaftung, genau, NS
Sippenhaftung, genau, NS-Unrechtssprechung 2.0
La cosa interessante è che
La cosa interessante è che gli altri gli vanno dietro.
Se fosse cosí semplice
Se fosse cosí semplice risolvere i problemi avrebbe avuto ragione Caligola a nominare il suo cavallo senatore.
Magari farebbe meno danni di chi è abituato a spararle grosse per fini propagandistici e poi finisce lui stesso a credere alle sue balle.