Politica | Forum 100

Una Ferrari a pedali

Il vero bug del Konvent è pensare che tutti possano decidere per tutti, fingendo che il potere numerico di una sola parte non esista. Chi l'ha pensato non è un dilettante
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Alla prima riunione del Forum dei 100, tre cose sono apparse chiare. La voglia di partecipare, la bravura delle moderatrici e il folklore ostruzionistico che ha provato a mettere in dubbio tutto, persino l'opportunità di votare ieri gli otto rappresentanti, che sarebbero confluiti nei 33, ben sapendo che il 7 aprile sarebbe stato nominato il Forum dei 33.

Dopo un tempo molto lungo di fuoco incrociato da parte delle truppe cammellate e organizzate, molto vicine alla destra tedesca e agli Schützen, nei modi e nelle dichiarazioni, si è finalmente votato e deciso di votare, ancora ieri gli 8 rappresentanti.

Certo, la prima falla di questa terra, che pensa ancora più ai nonni che ai propri figli, si è manifestata nel momento in cui sono usciti i nomi dei rappresentanti italiani, negli otto.

Pensare la votazione proporzionalmente ha sicuramente condizionato l'elezione dei rappresentanti italiani, da parte del gruppo tedesco.

Così come non pensare al quarto gruppo, costituito dai cittadini con background migratorio, ha dimostrato che vorremmo guidare una Ferrari, un'Autonomia che rispetti le minoranze, ma lo facciamo a pedali e per tutelare una minoranza  non ci accorgiamo dei diritti delle minoranze altre, che dal 1972, si sono costruite in questa terra.

A rappresentare la comunità italiana abbiamo Olfa Sassi, che è bravissima e determinata, ma avrà un compito molto gravoso, rappresentare gli italiani e rappresentare i cittadini con background migratorio.

Per un verso la comunità italiana ne esce rafforzata simbolicamente sul piano della capacità accoglienza e dello sguardo verso il futuro, una donna nata in Tunisia, cittadina italiana che vive a Bolzano da alcuni anni ci rappresenta, mentre la comunità di lingua tedesca non si fa carico al proprio interno di nessun nuovo cittadino e rimane chiusa.

Il candidato italiano vincente è della Bassa Atesina ed è stato insignito dal Land Tirol della sua speciale croce in onorificenza.

Manca dunque alla comunità italiana la rappresentanza reale, di chi vivendo per esempio in una cittá come Bolzano, porta con se tutta la fatica della costruzione di un bilinguismo positivo e la voglia di cambiare, la necessità di un presidio del capoluogo, troppo spesso dimenticato e troppo spesso associato in termini di visione provinciale, ad un comune piccolo come può essere Lagundo, che non vive le fatiche del pendolarismo e della città.

In Bassa Atesina, terra di provenienza di Walter Eccli, è meno sentito che a Bolzano il tema del bilinguismo reale e la concentrazione della maggioranza degli italiani è su Bolzano, che vivono una vita differente sia sul piano dei servizi che del modus vivendi (chi vive in appartamento ha più difficoltà ad ospitare un anziano malato, le donne in città necessitano più di servizi alla primissima infanzia, che di denaro, che porta spesso le donne a stare a casa se nasce un figlio).

È pur vero che come accade in qualsiasi elezione, su 26 italiani rappresentati nei 100, 13 si sono candidati. Questo può essere letto come una grande voglia di partecipare o come incapacità di selezione interna.

È in realtà più che mai uno spaccato della società alto atesina sudtirolese, questo forum, in ogni senso. Starà a noi fare rete vera e lavorare per renderlo significativo e sostenere i nostri due rappresentanti per poter portare avanti le istanze di tutti noi e di chi in noi nutre aspettative.

Certo un dubbio ci assale, come non aver pensato ad un quarto gruppo che rappresentasse i nuovi cittadini? Come non aver pensato che dando la possibilità a tutti di votare tutti, la comunità italiana avrebbe visto la propria rappresentanza in realtà, votata in maggioranza dalla comunità tedesca, che ha scelto di delegare a noi la rappresentanza dei nuovi cittadini (quindi una minoranza nella minoranza), senza farsi carico come maggioranza di almeno un rappresentante?

Cecità o furbizia? Fiducia o malafede?

Insieme al presidio degli Schützen agli open space, che ieri erano tanto preoccupati, che al nostro interno ci fossero persone di partito, ma molto meno che ci fossero associazioni organizzate militarmente, questo è stato un secondo momento in cui si è sottovalutato, il potere di condizionamento della partecipazione. 

Ma noi non ci scoraggeremo e faremo il nostro meglio per sentirci a tutti gli effetti madri e padri costituenti di un Alto Adige Südtirol inclusivo e proiettato nel futuro.

Ich hatte mich immer schon gefragt, was Celentano mit "un italiano vero" genau meinte. Gut, dass das somit beantwortet wäre. Den Schützen verblasst wohl der Vorderlader angesichts des Maschinenfeuers in diesem, der italienischen Linken zuzurechnenden Beitrags. Die italienische Rechte hätte sich wohl wohltuend zimperlicher ausgedrückt. Womit nun die Frontlinien im F100 geklärt wären. Welch ermutigender Fortschritt!

Dom, 04/03/2016 - 13:59 Collegamento permanente

Max, es reicht, diesen Text zu lesen, man muss nicht dort gewesen sein. Die gewählte Sprache halte ich für interethnisch polarisierend und dem parzipativ-demokratischen Gedanken gegenüber destruktiv. Die F100 stehen repräsentativ für 500000 und sollten sich der Verantwortung mit Würde bewusst sein. Wenn Versöhnung nicht im Mittelpunkt steht, was soll dann aus dieser Autonomie werden?

Dom, 04/03/2016 - 20:40 Collegamento permanente

benno, verstehst du das denn nicht?
angela merkel repräsentiert ja auch nicht ganz deutschland (wie denn auch), sondern nur die frauen zwischen 45 und 65. und ein wahrer italiener in südtirol kann nur aus bozen kommen. so wie mesut özil zwar in der deutschen nationalmannschaft spielt aber freilich doch nicht wirklich zu deutschland gehört. es wäre auch undenkbar, dass ich mich durch frau sassi eher vertreten fühle als durch herrn rottensteiner.
willkommen in der "progressiven" gedankenwelt der disagio-fraktion.

Dom, 04/03/2016 - 15:50 Collegamento permanente

Il problema non è che Olfa non rappresenti gli italiani, lei rappresenta gli italiani con un back ground migratorio, rappresenta i nuovi cittadini ed è sola, con queste priorità. Il problema nasce da questa suddivisione in gruppi, che si è fermata a tre. Se vivessimo nel mondo che vorrei la suddivisione non ci sarebbe più, non ci sarebbero stati gli Schützen a tentare di bloccare i lavori ogni minuto, e non avremmo sentito ripetere all'infinito la parola Selbstbestimmung. Siccome però non viviamo nel mondo che vorrei, non capisco perché nell'immaginare lo specchio della società rappresentato dai 100, non si sia immaginato di dare voce anche ai nuovi cittadini, con una rappresentanza specifica, vista la trasversalità del tema. Non capisco nemmeno perché all'interno del gruppo tedesco di queste persone non vi sia traccia. Olfa era l'unica ed era l'unica per casualità, perché donna, di una certa età. Non perché con back ground migratorio. Quando dal resto d'Italia ci arriva la critica che siamo indifendibili, perché siamo fermi ai ns tre gruppi, mentre ogni regione italiana di gruppi oggi ne ha almeno dieci è di questo che si parla. La nostra incapacità di andare oltre il confine dell'ombelico

Dom, 04/03/2016 - 16:05 Collegamento permanente

dir ist schon klar, dass dein statement zeugnis dafür ist, dass du in einem zutiefst ethnischen denken verhaftet bist, welches manch strammen schützen wohl vor neid erstarren ließe.
was bitte ist die logik dahinter, menschen, die erst kürzlich nach südtirol gekommen sind bzw. migrationshintergrund haben, in eine "eigene gruppe" zu verfrachten. es sind ja schon die drei zuviel.
und warum bitte sollte das merkmal "neuer südtiroler" so viel wichtiger sein als ideologische überzeugungen. ich denke, ich habe mit meinem freund abdel aus marokko mehr gemeinsam, als mit einem sympathisanten der freiheitlichen. ersterer wäre in gruppe vier, während letzterer in "meiner gruppe" (deutschsprachige südtiroler) wäre. und auch die migranten untereinander sind doch unwahrscheinlich heterogen.
würden nun besagter sympathisant der freiheitlichen (männlich, deutschsprachig, zw. 30 und 50 jahre - also mein profil) in den konvent gewählt werden und - sagen wir - lidia menapace (weiblich, italienischsprachig, über 90 jahre), so würde ich mich von menapace mehr vertreten fühlen, als von dem männlichen, deutschsprachigen 30-jährigen.
wären also drei "echte italiener" (wie furchtbar) im konvent - sagen wir ein mitglied von casa pound und ein gewerkschafter und psi-mitglied, dann wäre alles super in ordnung. dann fühlten sich "die italiener" vertreten.
vorschlag: nochmals fest nachdenken und realisieren, dass wir im 21. jahrhundert leben.

Dom, 04/03/2016 - 18:35 Collegamento permanente

La rappresentazione è sempre molto complicata. Quello che io contesto è che in una suddivisione in gruppi, si dimentichi un gruppo, certo eterogeneo, come è eterogeneo il gruppo degli italiani -chi è arrivato qui dal Nord Italia o dalla Dalmazia, non ha vissuto la stessa esperienza di chi è arrivato dal Sud- e com'è eterogeneo quello tedesco, sappiamo bene che un contadino, non ha lo stesso punto di vista di una persona che vive in una realtà urbana e non ha gli stessi problemi. Il tema che io pongo. Ed è evidente che sto parlando in termini di divisione, perchè è la divisione la base di partenza che ci è stata proposta. In questa cornice mi devo muovere, non posso io cambiare le regole, posso al massimo decidere di non partecipare. Voglio essere positiva e pensare che la divisione volesse essere una rafforzatura del valore delle differenze e delle diverse istanze, delle diverse priorità. Sono altrettanto convinta che il tema dell'inclusione sociale di chi arriva da un altro paese, da un'altra cultura sia un tema di una dimensione così grande e così potente, che ad Olfa spetti un compito enorme. Portare nella convenzione queste istanze. La conosco un po' e so che lo farà. Quindi perchè non prevedere nella divisione, che non mi piace, ma che è lo stato dell'arte in Alto Adige Südtirol, un valore alla differenza e quindi un gruppo che si occupasse delle istanze di queste persone? E soprattutto perchè.... soprendentemente nel gruppo tedesco non esistono rappresentanti di queste istanze? Il problema di un italiano dell'Alto Adige Südtirol oggi è diverso da quello di un tedesco o di un cittadino con back ground migratorio? Se sì, dovevamo avere quattro aree di riferimento. Se no, concordo che non avremmo dovuto avere gruppi. C'è chi propone commissioni paritetiche, ma paritetiche per chi? Sempre solo italiani e tedeschi?

Dom, 04/03/2016 - 18:54 Collegamento permanente

einverstanden. das klingt jetzt schon etwas differenzierter als im artikel bzw. im kommentar.
andererseits denke ich, dass die initiatoren (landtag) wohl glauben, dass wenn man die logik der einteilung in ethnische gruppen zukünftig überwinden möchte, eine solche entscheidung aber noch aus dieser logik heraus getroffen werden muss. also: wir entscheiden im proporz ob wir den proporz zukünftig aufgeben oder nicht.
diese methodik kann man gutheißen oder auch nicht. (von mir aus bräuchte es sie nicht).
aber wenn nun einmal dieser weg beschlossen wurde, dann ist es nicht schlau, sich ihm zu verschließen. denn dann verbaue ich mir die möglichkeit, etwas in meinem sinne zu ändern. das aber haben die "italiener" im lande (wer immer das ist) getan.
p.s.: dass menschen mit migrationshintergrund sich weniger deutschsprachig erklären hat mehrere gründe: einer ist eine gewisse abkapslung der deutschsprachigen aufgrund ihrer besonderen situation in einem nationalstaat. ein anderer die gesetzliche situation (italienisch zählt trotz vermeintlicher gleichstellung mehr als deutsch) und die zugkraft der italienischen sprache im nationalstaat. ein weiterer die herkunft der zuwanderer, die oft aus anderen teilen italiens weitergezogen sind und somit bereits italienisch sozialisiert sind.

Dom, 04/03/2016 - 21:14 Collegamento permanente

E soprattutto perchè.... soprendentemente nel gruppo tedesco non esistono rappresentanti di queste istanze?

E ad aggiungere a questa polemica c è che l'italiano è più facile del tedesco e nei centri urbani, soprattutto a Bolzano dove c'è la grande maggioranza degli immigrati si parla prevalentemente l'italiano.

E poi con una persona su 8 che sono il 12.5% gli immigrati sono già sovrarappresentati. Cosa vuole di più?

E poi farsi così tante arie per la pura coincidenza che una persona che è entrata nel F100 si è attribuita al gruppo linguistico italiano è una cosa siperflua perché non vuol dire proprio niente.

L'articolo con i commenti inclusi non sono nient altro che una grande castroneria mazzardiana. Perché non ordina meglio i suoi pensieri prima invece di scrivere una cavolata del genere?

Dom, 04/03/2016 - 22:08 Collegamento permanente

Concordo con il gruppo tedesco che ha dichiarato che sindaci e politici erano già ampiamente rappresentati nella Convenzione dei 33, perciò avrei sperato che questi avessero compreso le volontà dei cittadini e mestamente avessero lasciato il Forum, dimostrando rispetto per chi li vota. Ritengo anche, come ho personalmente detto alla Sign. Sassi, che l'immigrazione sia uno degli aspetti da considerare nell'Autonomia, ma visto che i candiati al gruppo degli 8 erano stati preordinati secondo gruppi linguistici, lei semplicemente non era la persona più adatta (secondo me) a rivestire quel ruolo .. e neanche a farlo a posta, la conferma è arrivata a fine lavori, quando gli organizzatori hanno presentato i 16 macroargomenti che dovremmo approfondire come forum dei 100 e l'immigrazione è comparsa come uno dei 16 punti!

Dom, 04/03/2016 - 23:00 Collegamento permanente

Non sono d'accordo sui politici e sui sindaci (che di fatto erano due). Personalmente sono impegnata in politica, faccio volontariato, mi sono candidata un paio di volte senza mai essere eletta. Che cos'ho che non va per far parte del Forum e doverlo lasciare mestamente? Questa idea che tutta la politica sia sporca e che il "cittadino comune" sia pulito, non fa che alimentare il qualunquismo. Dal momento che la politica decide il nostro futuro, essere una cittadina impegnata anche in politica, mi dà modo di portare il punto di vista delle situazioni in cui mi vengo a trovare, all'interno di un partito e non viceversa. Quindi ritengo che chi fa politica e prova ad aprire i partiti al punto di vista della società civile, sia da salutare con favore, non da trattare sempre come un problema aggiuntivo. Anche perchè poi, se le cose vanno male, è colpa della politica...

Lun, 04/04/2016 - 00:57 Collegamento permanente

es geht nicht um einfache parteimitglieder oder auch ehemalige kandidaten. das problem sind aktive amtsträger und hochrangige parteifunktionäre. für die sind bereits genügend - sogar breitere - kanäle angelegt, um im konvent der 33 mitzureden. das forum und die acht plätze sollten der zivilgesellschaft überlassen werden. steht auch so im landesgesetz zum konvent. siehe http://www.brennerbasisdemokratie.eu/?p=28375

Lun, 04/04/2016 - 10:14 Collegamento permanente

hunter, ich versteh Deinen Punkt, würde aber den Ball flach halten. Darüber, ob sich "Zivilgesellschaft" als Privatpersonen oder über Vereins- bzw. Interessensgruppen-Vertreter definiert, ließe sich nämlich auch vortrefflich diskutieren. Ist für letztere im K33 nicht auch eine Prozentuale reserviert? Tanto hat bbd den succus drin.
http://www.brennerbasisdemokratie.eu/?p=26319#comment-299332

Lun, 04/04/2016 - 10:36 Collegamento permanente

Mi spiace se il mio intervento è stato percepito come fatto personale, non era mia intenzione. Credo che, visti i giochi dell'SVP, che hanno alimentato l'idea che la politica sia sporca... anche se purtroppo abbiamo molteplici esempi quotidiani a conferma di ciò, forse si doveva fare un passo in dietro (almeno dalla candidatura degli 8), magari proprio per dimostrare che la platea aveva torto.

Lun, 04/04/2016 - 13:36 Collegamento permanente

Siamo persone e quindi quando gli interventi ci riguardano (chi è in politica doveva fare un passo indietro), li prendiamo come personali. Le sue osservazioni sono per me in parte condivisibili, ma nel Konvent abbiamo visto che c'erano anche molte persone da ricondurre più alla destra tedesca che alla SVP, impegnate negli Schützen e che hanno parlato esplicitamente di Selbstbestimmung. Magari non erano nemmeno di partito. Quelli si e altri no? Ci stiamo accorgendo, dialogandone, che la rappresentanza è complicata. Come ho scritto in risposta ad un altro commento più sotto, ho una vita di associazionismo alle spalle, e una professione che mi offre un osservatorio particolare sul tema dell'apprendimento e della quotidiana pratica linguistica. Sono nel PD da poco più di un anno e in segreteria da circa 9 mesi. Sono stata chiamata con lo scopo di ricucire i rapporti con i cittadini e di aiutarli ad orientarsi all'ascolto. La mia attività politica è portare dentro al partito il sentire delle cittadine e dei cittadini. Non è portare ai cittadini i diktat del partito. Ma in quanto componente di una segreteria politica andrei esclusa, secondo la sua idea e l'idea di tanti, perchè chi è in politica si è ammantato di un qualche peccato originale. Volevo solo far notare che continuiamo a lamentarci che non cambia mai nulla e poi quando più di qualcuno, prova a metterci la faccia, l'impegno e l'energia viene etichettato a prescindere. Chi ci garantisce che i cittadini e le cittadine che non sono impegnati in un partito siano equilibrati, capaci, competenti, impegnati, che portino con sé un'esperienza sufficiente per essere portavoce di altri? Le generalizzazioni non sono mai belle, perché dietro ad ogni stereotipo ci sono le persone.

Lun, 04/04/2016 - 14:07 Collegamento permanente

Non è un reato, figuriamoci. Definisce una cornice politica nella quale ci si muove. Non mi pare che la SVP parli più di Selbstbestimmung da un po', ma magari ci sono al suo interno persone che lo fanno. Il tema era "l'occupazione" da parte della SVP del Konvent, mentre da parte mia ho percepito più un'occupazione di un'ala più estrema. Ma ovviamente posso sbagliarmi

Lun, 04/04/2016 - 15:26 Collegamento permanente

L'SVP è un partito, la Selbstbestimmung una proposta (che va oltre le singole associazioni e i singoli partiti). Se, mettiamo, il 60% della popolazione fosse favorevole a fare un referendum sullo status istituzionale del Sudtirolo è probabile che circa 60 membri del F100 sostengano tale posizione. Dirsi favorevole all'autodeterminazione non significa automaticamente appartenere a questo o quel gruppo. Mentre essere un sindaco SVP significa essere un sindaco SVP.

Lun, 04/04/2016 - 16:31 Collegamento permanente

Die Teilnahme von aktiven Politikern und hohen Parteifunktionären (nicht einfache Parteimitglieder!) führt den Prozess der Bürgerbeteiligung ad absurdum. Nicht nur das Parteien eine Mehrheit von mehr als Zweidritteln im Konvent haben, auch die Tatsache, dass deren Positionen hinlänglich bekannt sind.
Angesichts des Vorwurfs, dass Mitglieder der Einheitspartei ohne ihr Wissen für das Forum der Hundert angemeldet wurden, aus Angst vor einem Machtverlust, bringt den gesamten Prozess der Reform des Autonomiestatus ins Wanken.
Abgesehen vom Bärendienst den man der eigenen Partei erwiesen hat: Wie will man das Vertrauen von Herrn und Frau Südtiroler zurückgewinnen?
Quelle: http://www.brennerbasisdemokratie.eu/?p=28375

Lun, 04/04/2016 - 13:11 Collegamento permanente

So che mi ripeto, la rappresentanza è complicata. Personalmente sono nel PD da 1 anno e mezzo, e nella segreteria da 9 mesi. Sono stata chiamata con funzione di "rinnovamento" e con la richiesta di riannodare il filo con i cittadini e le cittadine. Questo faccio e questo so fare. Sono lontana dalle dinamiche partitiche specifiche e quello che faccio è portare dentro il partito le istanze che mi arrivano da fuori. Sono presidente di un'associazione di empowerment femminile, sono stata presidente di un'associazione di genitori all'interno di una scuola, ho una piccola società di formazione che si occupa di apprendimento linguistico. Per me essere nel Konvent significa portare la mia esperienza di cittadina nel Konvent e portare nel partito le istanze che emergono dal Konvent, che altrimenti non arriverebbero, perchè chi ha un ruolo politico elettivo ha altro da fare e non riesce ad ascoltare i cittadini e le cittadine. Credo che lo stesso valga per i sindaci di piccoli paesi presenti. Non sono certo alti funzionari di partito e i sindaci normalmente sono quelli che hanno chiaro il sentimento della popolazione. Per dirla chiara, pur essendo nella segreteria del PD, non ho mai avuto l'occasione di confrontarmi con i miei politici elettivi di riferimento sul Konvent, ma invece ho potuto sentire per il mio lavoro e per la mia vita associativa tanti punti di vista interessanti. La differenza sta qui. C'è chi fa politica per imporre il proprio potere su altri, e chi fa politica per fare in modo che chi ha potere ascolti gli altri. Come rappresentare una e l'altra parte? La prima è rappresentata con i membri dei 33 di nomina del Consiglio provinciale. La seconda?

Lun, 04/04/2016 - 13:23 Collegamento permanente

" C'è chi fa politica per imporre il proprio potere su altri, e chi fa politica per fare in modo che chi ha potere ascolti gli altri. Come rappresentare una e l'altra parte? La prima è rappresentata con i membri dei 33 di nomina del Consiglio provinciale. La seconda?"
Mit allem Respekt: Das Konzept von Demokratie wie es hier beschrieben wird erinnert eher an eine feudale Aristokratie, in dem die Opposition caritative Funktionen ausübt. In einer Demokratie sollte doch die MAcht vom "citoyen" ausgehen, oder nicht? Darüberhinaus ist es in sich unschlüssig, da sie ja behaupten das Forum der Hundert und die 8 Konventsteilnehmer rapräsentieren eben diese zweite Seite, auf die die "Machthaber" hören sollten. Gerade deshalb ist eine Minimalforderung des Ausschlusses von hohen Parteifunktionären und aktiven Politikern ja vonnöten um eine ausgewogene Verteilung zu gewährleisten.

Mar, 04/05/2016 - 09:37 Collegamento permanente

Il problema non è che questo o quella non rappresenti il gruppo dei madrelingua italiana, ma il fatto che non sia stata scelta dal gruppo italiano. Ciascun candidato poteva ricevere più preferenze dai compenenti ddel gruppo tedesco, visto che ognuno di noi ha ricevuto tre schede: una per i ladini, una per gli italiani e una per i tedeschi e in ciascuna di queste poteva mettere le sue preferenze, scelgiendo per il proprio gruppo e per l'altro. Per i ladini non c'era problema perché la candidata era una

Mar, 04/05/2016 - 22:18 Collegamento permanente
Bild
Profile picture for user Martin B.
Martin B.

Nach der Lektüre einiger Kommentare von Teilnehmern, dem Wahlresultat (Sassi Olfa 21, Mazzardis Nadia 17) und insbesondere von http://www.salto.bz/article/04042016/e-assurdo-farmi-la-guerra und http://www.brennerbasisdemokratie.eu/?p=28492 bin ich auch der Meinung:
"hat Sassi für ihre Vorstellung vor der Wahl ziemlich breiten Applaus kassiert", "stürzen Mazzardis gewagte Thesen in sich zusammen wie ein Kartenhaus", "spucken sie nun Gift und Geifer und beschuldigen andere. Schlechte Verlierer.", "hat Frau Sassi bei vielen F100 Mitgliedern einen guten Eindruck hinterlassen". Es ist widerlich wie die großen Parteien (SVP, PD) versuchen mit alten Machtstrukturen und (erträumten) Mehrheiten die Freiheit solcher Konvente zu manipulieren.

Mar, 04/05/2016 - 22:57 Collegamento permanente

Wo ich Ihnen recht gebe: Olfa Sassi wurde NICHT besonders von den patriotischen Rechten gepusched. Diesen Verdacht hatte auch ich, ich gebe es offen zu. Eine der 21 Stimmen an Olfa gehört mir (und eine weitere gehört "Succus, alias Patrick Dejaco) Und wenn man sich die Präferenzen der deutschsprachigen Gewinner ansieht, dann könnte man vermuten, dass um die 30 Stimmen relativ kompakt gestimmt haben (dazu mehr in meinem nächsten Beitrag ;-). Aber die Wahl von Herrn Eccli wurde mM ziemlich evident und natürlich mit absolut legalen Mitteln beeinflusst. Mindestens 15 (?+15?) der 41 Stimmen kommen aus dem deutschsprachigen Lager und da er sich als Welschtiroler definiert hat, ist leicht vorzustellen wer ihm einen leichten Schubs gegeben hat. Natürlich die "Patrioten".
Wo ich absolut nicht mit Ihnen einverstanden bin, ist wenn Sie Nadia Mazzardis, bzw. dem PD rassistische Attitüde vorwerfen. Nadia hat wirklich nicht Gift gestreut, sondern versucht das Wahlergebnis zu analysieren, wohl wissend, dass "da draußen" di verschiedenen Urzis, Holzmanns, usw. den Konvent, das Forum100 und die 8 vom K33 zu delegitimieren versuchen werden.

Mer, 04/06/2016 - 08:56 Collegamento permanente

Wo sehen Sie in meinem Kommentar auch nur einen Hinweis zu "rassistischer Attitüde"?? Mir geht es um (parteipolitischen) Machtmißbrauch bzw. die scheinbare Selbstverständlichkeit, dass Parteien wie %uell gewählt im Konvent präsent und von oben herab delegiert herrschend sein müssen: Bürgermeister, Funktionäre, Ortslisteneinschreibungen, usw.

Mer, 04/06/2016 - 17:57 Collegamento permanente

le spiego subito. Donne e uomini erano in numero pari, o quasi, 49 a 51, mentre i tedeschi erano un po' più del doppio degli italiani. La questione non è volere o non voler indebolire la proporzionale, ma è una queastione di coerenza. Non si può applicarla in modo rigidissimo quando si tratta della composizione dei componenti e del numero dei loro rappresentanti (perché anche questi sono in proporzione: 5 per i tedeschi, due per gli italiani e uno per i ladini) e invece non applicarla per niente per la modalità di votazione. La proporzionale rigidissima nel 33 c'è e non la abbiamo voluta noi, almeno non io. O si fa un discorso di completa abolizione e tutti potevano votare tutti destinando le preferenze verso chi voleva e la cosa mi stava bene. Ma abbiamo votato con tre schede diverse e in ognuna dovevamo scrivere le preferenze divise per gruppo linguistico

Mer, 04/06/2016 - 12:29 Collegamento permanente

Le donne erano il 51%, gli uomini erano il 49% perché questa è la proporzione presente nella popolazione. Così come gli italiani in Sudtirolo sono circa il 27%. Uomini hanno potuto votare donne e donne hanno potuto votare uomini. Olfa Sassi e Walter Eccli rappresenteranno non solo il proprio sesso o il proprio comune di residenza (come ha insinuato Nadia Mazzardis nel suo penoso intervento), ma tutta la popolazione.

Se l’obiettivo è quello di avere 8 cittadini che rappresentino proporzionalmente la popolazione sudtirolese, allora l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
Se invece fossero state scelte 100 persone a caso tra tutti gli iscritti (quindi senza alcuna proporzionale), allora le probabilità per Mazzardia, Oliveri, Sassi & Co. di entrare nel forum100 sarebbero state minuscole.

Mer, 04/06/2016 - 13:11 Collegamento permanente

Hallo Patrick Dejaco (selbe Antwort im BBD-blog),
ja, ich unterschreibe deinen Appell an die Vernunft und ich vertraue dir auch, dass du dich im Rat der 8 persönlich dafür einsetzten wirst, dass die Sensibilitäten unterschiedlicher Interessensgruppen in den K33 einfliessen werden. Ich und nebenbei gesagt auch Frau Mazzardis, gehören zu jenen, die die Arbeiten im Forum100 weiterführen wollen.
Ich stimme mit dir überein, dass die Zahlen der Präferenzstimmen (21 Stimmen) von Olfa Sassi die Interpretation nicht zulasst, dass Sie über eine koordinierte Absprache des patriotischen Lagers gewählt wurde. Bei Eccli wäre ich mir da nicht so sicher. 41 Stimmen sind mindest 15 von deutsch- und ladinischsprachigen Teilnehmern des F100. Wenn man bedenkt, dass seine persönliche Vorstellung besonders seine Welschtiroler Identität hervor gehoben hat, dann sollte man sich nicht hinter Formalismen verstecken.
Am Ende noch einen Vermerk. In den Kommentaren auf salto.bz unter dem verlinktem Artikel von Mazzardi hat die Autorin präzisiert, dass es natürlich kein perfektes System der Vertretung im F100 gibt und dass sie Olfa Sassi ihr absolutes persönliches Vertrauen schenkt. In einem Appell an die Vernunft sollte man nicht auf einzelne Vertreter dreinhauen und losgelöste Zitate verwenden.

Mer, 04/06/2016 - 16:33 Collegamento permanente