Politica | Estremismo

Le lezioni della storia

La AfD è stata dichiarata un partito ‘categoricamente’ di estrema destra. Un'analisi delle reazioni trumpiane nella Giornata mondiale della libertà di stampa – mentre il presidente americano intensifica gli attacchi a media e giornalisti.
Afd
Foto:  strassenstriche.net
  • Le reazioni alla decisione annunciata ieri in Germania dal Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV) di catalogare il partito Alternative für Deutschland (AfD) come ‘categoricamente’ di estrema destra definiscono sempre più chiaramente i contorni del populismo illiberale che ormai da diverso tempo si sta coalizzando e che da 100 giorni ha il suo riferimento nella Casa Bianca di Donald Trump.

    Dopo tre anni di indagini sul partito di Alice Weidel, i servizi di intelligence domestica tedeschi hanno preparato un rapporto di 1.100 pagine (che resterà secretato) e pubblicato una nota nella quale descrivono l’AfD come un partito estremista che “ignora la dignità umana”, uno dei tre principi fondamentali - insieme a democrazia e stato di diritto - della Costituzione (Menschenwürde, Demokratieprinzip und Rechtsstaatsprinzip) rispetto ai quali il BvF, in base al suo mandato, ha misurato le azioni del partito. 

    La concezione dell’AfD basata su etnia e discendenza non è compatibile con l’ordine democratico liberale, scrive il BfV, con i vicepresidenti del BfV, Sinan Selen e Silke Willems, scrivono che “il fattore decisivo per la nostra valutazione è la concezione di popolo da parte dell’AfD basata su etnia e discendenza, che svaluta interi gruppi di popolazione in Germania e viola la loro dignità umana. Questa concezione del popolo si concretizza nella posizione complessiva del partito contro i migranti e i musulmani”. Da qui una continua agitazione contro determinate persone o gruppi, che vengono diffamati e denigrati in modo generalizzato, alimentando paure irrazionali e rifiuto nei loro confronti. “In particolare, la costante agitazione contro rifugiati e migranti promuove la diffusione e l’approfondimento di pregiudizi, risentimenti e paure nei confronti di questi gruppi” anche tramite termini come “Messermigranten” (migranti con il coltello).

  • Le reazioni

    Le reazioni, come dicevamo, sono avvenute secondo alleanze ormai ben delineate. Il segretario della Lega Matteo Salvini ha espresso “solidarietà ad AfD e al popolo tedesco che oggi li sceglierebbe come primo partito”, mentre nella realtà parallela americana di MAGA la difesa della Costituzione tedesca si trasforma in un “attacco estremo alla democrazia” per Elon Musk e ‘tirannia sotto mentite spoglie’ per il Segretario di Stato USA Marco Rubio.

    Questo proprio quando, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) accusa l’amministrazione USA di avere pubblicato, nei suoi primi 100 giorni, “una raffica di ordini esecutivi che hanno creato un effetto terrificante e hanno il potenziale di limitare la libertà dei media”, notando ad esempio come l’agenzia AP non abbia ancora recuperato l’accesso che aveva prima di rifiutarsi di chiamare Golfo d’America il Golfo del Messico.

    E solo l’altro giorno il presidente Trump ha annunciato di voler tagliare i fondi alle due colonne del servizio radiotelevisivo pubblico americano, National Public Radio (NPR) e Public Broadcasting Service (PBS), che, uniche nel panorama mediatico americano, offrono un servizio pubblico di giornalismo indipendente, programmi educativi e di informazione, con una rete capillare di stazioni locali che sono molto radicate sul territorio. Vivono infatti in gran parte di contributi di sponsor e degli ascoltatori - ma il principio che Trump vuole imporre è quello di “esercitare il proprio potere sui media tramite punizioni o premi, in case a quello che scrivono”, come scrive il CPJ.

  • "Questa è democrazia"

    I commentatori in Germania e in Europa stanno ora analizzando le implicazioni della decisione del BfV per il partito (che potrebbe anche essere messo al bando) e per la politica tedesca, visto che nei sondaggi l’AfD è ormai alla pari con la CDU del premier Friedrich Merz. E l’AfD potrebbe sfruttare ulteriormente il ruolo di vittima, accusando i servizi tedeschi di voler reprimere la libertà di espressione (come fatto dal vice presidente americano JD Vance nel suo discorso di metà febbraio). Secondo un commentatore della Süddeutsche Zeitung mentre lo zoccolo duro dei sostenitori dell'AfD non sarà impressionato dal segnale di pericolo estremista "nessuno tra gli elettori con occhi e orecchie può affermare di non sapere quale sia il partito che si presenta alle elezioni. È davvero impossibile non notarlo." Per la Germania e per tutta l’Europa resta ora il difficilissimo compito di affrontare la crescita di questi partiti mantenendo alto il valore dei principi democratici. Alla luce della decisione del BfV, ad esempio, possiamo ancora dire che uno dei fondatori del partito, Alexander Gauland, debba essere accolto nei nostri alberghi rispettando la sua libertà di opinione?  Anche nella nostra piccola Europa nel cuore dell’Europa, dove gli estremismi non mancano, serve una strategia per affrontare questa realtà. 

    Ci aiuta, in questo, la risposta  del ministero degli Esteri tedesco a Rubio, che ci riportano pacatamente alla realtà: “Questa è democrazia. La decisione è il risultato di una inchiesta indipendente e approfondita. Abbiamo imparato dalla nostra storia che l’estremismo di destra deve essere fermato”.