“La manifestazione si farà”
Non è bastato il chiarimento fra il presidente della Provincia Arno Kompatscher e i sindacati ASGB, CGIL/AGB, SGBCISL, UILSGK e SAG che lo scorso 28 maggio avevano abbandonato il tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di intercomparto del pubblico impiego; la manifestazione di giovedì 6 giugno (ore 17.15 in piazza Magnago) non si cancella. Tutto un malinteso il paventato blocco salariale per i dipendenti anziani, si difende la Provincia, ma la protesta dei dipendenti pubblici non si placa. I lavoratori chiedono un adeguamento dei salari all’inflazione pari al 10% per fare fronte all'elevato costo della vita in Alto Adige, ma l'amministrazione provinciale propone un aumento del 4%.
Ricapitolano tutto i Verdi che si schierano, così come Team Köllensperger e il Pd, al fianco dei dipendenti pubblici (sono oltre 40mila in Alto Adige). “La legge provinciale prevede che per il rinnovo dei contratti collettivi bisogna tenere conto delle ‘tendenze generali dell’economia e del mercato del lavoro’ - sottolineano Hanspeter Staffler, Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba -. Nel 2015 i sindacati si erano mostrati molto disponibili nei confronti della giunta e avevano rinunciato a un riequilibrio del potere d’acquisto, poiché allora lo sviluppo economico era piuttosto critico”.
Oggi l'economia altoatesina è in buona salute, dunque per la compagine ambientalista è arrivato il momento di “riequilibrare le condizioni base previste dalla legge in cui per prima cosa viene il pareggio della perdita di potere d’acquisto subita negli ultimi 8 anni” e di “compensare in modo generoso la perdita del valore d’acquisto subita negli ultimi anni e anche di dare qualche cosa in più, visto il fiorire della situazione economica. Anche i lavoratori e le lavoratrici sia del pubblico che del privato - conclude il Gruppo Verde - hanno il diritto di godere di questa congiuntura economica positiva. Il bilancio provinciale è oggi di 6 miliardi di euro e la giunta ha ora il dovere di mettere a disposizione del personale degli asili e delle scuole, delle case di riposo e degli ospedali, dei Comuni e della Provincia i mezzi finanziari necessari di almeno 150 milioni all’anno”.