Economia | Misure

La quarantena degli stagionali

Coronavirus, isolamento attivo in azienda per i braccianti provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria e test molecolare. Missione: salvare la raccolta delle mele.
Mele
Foto: upi

Con la raccolta delle mele ai blocchi di partenza arrivano anche le disposizioni della Provincia sui lavoratori stagionali provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria dove nei giorni scorsi si è registrato un boom di contagi da coronavirus. Il 24 luglio lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza con la quale vengono prolungate le misure restrittive, ovvero 14 giorni di quarantena fiduciaria, per chi è stato nei due paesi dell’Est europeo.

Una misura che rende la vita difficile agli agricoltori locali. Essenziali sono infatti i lavoratori romeni e bulgari per la raccolta, basti pensare che negli ultimi anni 8mila di loro sono stati impiegati in Alto Adige. Dunque, dopo il lungo confronto fra Bauernbund - l’Unione Agricoltori e coltivatori diretti altoatesini, Azienda sanitaria, assessore provinciale all’agricoltura Arnold Schuler e quello alla salute Thomas Widmann di venerdì scorso, il governatore Arno Kompatscher ha firmato un’ordinanza che stabilisce che tutti i lavoratori agricoli stagionali che entrano in Alto Adige dalla Romania e dalla Bulgaria devono essere sottoposti al test molecolare del nuovo coronavirus da parte dell’Asl.

Nello specifico, come per gli altri gruppi a rischio, gli stagionali devono essere sottoposti al test all’ingresso e, se il risultato è negativo, devono poi mantenere un periodo di isolamento di due settimane in azienda. Si tratta di un ’“isolamento attivo” che può avvenire in piccoli gruppi di massimo quattro persone che vivono e lavorano insieme in un’unica unità abitativa. Con un’autodichiarazione che viene fornita all’Azienda sanitaria, gli addetti al raccolto devono comprovare il loro stato di salute. Se il test è negativo, l’isolamento cessa dopo 14 giorni. Il bracciante che ha un risultato negativo del test di una struttura sanitaria certificata nel proprio Paese non più vecchio di 4 giorni può procedere direttamente all’isolamento senza un ulteriore test in ingresso. Il primo tampone non sarà pagato dalla sanità pubblica. Ci penseranno le aziende o il Bauernbund mentre l’Asl si farà carico dei costi dei successivi, eventuali, tamponi.