“No ai nazionalismi”
Le parole sono state pronunciate a Innsbruck nella cornice del centenario dalla fine della Grande Guerra - che ricorre il 4 novembre 1918 -, ma il messaggio politico, in questi giorni di strategie e diplomazia sotterranea per la costituzione del futuro assetto di governo altoatesino, risuona con chiarezza.
“Il progetto europeo ci ha portato 70 anni di pace, sicurezza e benessere. Oggi dobbiamo però prendere atto con grande preoccupazione che sfide come le migrazioni, la globalizzazione e la digitalizzazione rendono insicure molte persone e le hanno rese più inclini a cercare soluzioni semplici ai propri problemi. Il fascino di una guida forte in seno a uno Stato forte, che porti avanti unicamente gli interessi della propria nazione, sta diventando sempre più forte. Un secolo dopo la fine della Prima Guerra Mondiale sappiamo che è stato esattamente un approccio di questo tipo a provocare la più grave catastrofe del ventesimo secolo, portandoci a lottare con ancora maggiore determinazione contro il nazionalismo e per un’Europa unita”. Questo ha detto il governatore sudtirolese Arno Kompatscher in occasione della prima delle tre Giornate della riflessione organizzate dal Land austriaco del Tirolo, con il patrocinio dell’Euregio, per il centenario.
Il fascino di una guida forte in seno a uno Stato forte, che porti avanti unicamente gli interessi della propria nazione, sta diventando sempre più forte. Un secolo dopo la fine della Prima Guerra Mondiale sappiamo che è stato esattamente un approccio di questo tipo a provocare la più grave catastrofe del ventesimo secolo, portandoci a lottare con ancora maggiore determinazione contro il nazionalismo e per un’Europa unita
“L’imperialismo e il nazionalismo hanno causato la Prima Guerra Mondiale con 17 milioni di vittime, dolori inenarrabili e distruzione senza fine. È stata la guerra la cui fine ha significato lo smembramento del Tirolo e lo spostamento del confine italiano al Brennero. Solo dopo l’esperienza del fascismo e del nazionalsocialismo, di una nuova guerra mondiale e dell’Olocausto, l’Europa ha appreso la giusta lezione e trovato la strada per una collaborazione proficua”, ha aggiunto il Landeshauptmann. Parole significative che precedono il primo giro di consultazioni previsto per oggi (3 novembre) alle 14 nella sede della Svp, in via Brennero, al fine di discutere dell’elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio provinciale e sondare le alternative possibili per la costituzione della giunta. Con la Lega fra gli inevitabili favoriti.
....kluge Worte, jetzt sollte
....kluge Worte, jetzt sollte man danach auch handeln!
und wie erklärt man das den
und wie erklärt man das den italienischen Mitbürgern unseres Landes?
In risposta a und wie erklärt man das den di Mensch Ärgerdi…
Sie sprechen das Grundproblem
Sie sprechen das Grundproblem an. Bei aller Abneigung, die ich für den Stil von Salvini und einen Großteil seines Gedankenguts hege, sage ich auch dass hieß die italienischen Mitbürger vor den Kopf zu stoßen, wenn jene Partei, von der sie sich mehrheitlich vertreten fühlen, ausgebootet wird.
Da ist ein diplomatisches Kunststück gefragt.