Politica | Los von was?

Difesa dell'autonomia: la rete sta facendo marcia indietro?

Sembrano lontani i tempi della comune difesa dagli attacchi di Bruno Vespa. In poche settimane in rete - sia a Bolzano che a Trento - ha preso piede un'ondata di astio contro i politici, 'piloti di un'autonomia' diventata sì privilegio, ma solo per loro stessi.

Fioccano le petizioni contro la legge che ha prodotto il tesoro di 90 milioni di euro di pensioni da destinare ai consiglieri regionali del Trentino Alto Adige

Dopo la petizione in Avaaz che ha ormai superato (4 marzo 2014) le 17 mila firme, un'altra petizione questa volta intitolata No alla legge truffa del Trentino Alto Adige! ed ospitata dal portale firmiamo.it, si rivolge direttamente alla Corte dei Conti ed alla Corte Costituzionale affinché valutino la legittimità di una legge definita ''palesemente fatta su misura'

Si potrebbe dire che gli eventi degli scorsi giorni stia provocando una sorta di inversione di tendenza rispetto alla campagna pro autonomia che non più di qualche settimana fa mobilitò decine di migliaia di persone nei social network per 'difendere l'autonomia' dagli attacchi mediatici sferrati a più riprese soprattutto nei talk show televisivi di Rai 1 condotti da Bruno Vespa e Massimo Giletti

Anche l'inversione di tendenza contro a questo punto 'gli abusi dell'autonomia', come ha riferito il quotidiano Corriere dell'Alto Adige, si esprime anche e soprattutto attraverso i social network. Ne è la riprova l'hashtag #statutospecialefurtonazionale che ha preso piede su twitter nelle ultime ore. 

Insomma: quello attuale è un momento assai convulso della vita politica regionale, caratterizzato dalla presenza di masse di cittadini rabbiosi e di una politica in gran parte disorientata.
Con i social network a svolgere un ruolo chiave nell'orientamento dell'opinione pubblica

1) Il politici regionali se ne stanno rendendo conto?
2) Di più: se i politici ne sono consapevoli hanno per caso idea di quali strumenti adottare per tentare di 'governare' quanto sta succedendo?

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Argante Brancalion Dom, 03/09/2014 - 18:52

Sarebbe un grave errore lasciare che siano gli stessi politici che hanno creato il danno a dotarsi degli strumenti per "governare quanto sta succedendo". Gran parte di loro sta zitto e spera che passi. Alcuni dichiarano di rifiutare le cifre malguadagnate, le promesse dei politici si sa ... valgono molto, di questi politici poi non ci si può fidare.
L'unica via d'uscita che vedo è chiudere con questi governi provinciali e tornare ad elezioni con volti nuovi e puliti, gli unici in grado di affrontare con mani libere non solo la questione delle pensioni d'oro ma l'intero problema dei costi della politica. Devono essere allontanati tutti coloro che parteciparono a quelle decisioni, sia che sapevano cosa stavano votando sia che non si erano accorti (cosa ancora più grave) delle conseguenza di quanto andavano votando. Se non altro per indegnità e frode nei confronti dei cittadini.

Dom, 03/09/2014 - 18:52 Collegamento permanente
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Wilfried Meraner Mar, 03/11/2014 - 17:31

In risposta a di Argante Brancalion

Argante, d'accordo che la "riparazione" del problema non puó essere affidata a quelli che l'hanno causato.
Invece ci vuole uno strumento di democrazia diretta, per far sì che il controllo é nelle mani del popolo.
Non sono peró d'accordo che sia cosa ancora piú grave non essersi accorti delle conseguenze che aver fatto le cose con intenzione. Se un politico fa un errore pesante é male, ma c'é la speranza che la prossima volta fará meglio. Nessuno é immune agli errori. Se infece uno fa un "errore" con intenzione, chi si fida ancora?
E spero proprio che i politici ai quali avevo dato la fiducia abbiano veramente fatto un errore e non con intenzione.
Comunque sono scioccato davvero - io credo nella democrazia, ma adesso cosa faccio? Non votare?

Mar, 03/11/2014 - 17:31 Collegamento permanente