Legge vitalizi: la delusione al risveglio
Fioccano in rete i commenti in merito alla legge sui vitalizi dei consiglieri regionali del Trentino Alto Adige che è stata approvata durante la scorsa notte.
Particolarmente duro in merito il consigliere altoatesino del Movimento 5 Stelle Paul Köllensperger. Critica la maggioranza che ha varato la legge ma mette sotto accusa anche Andreas Pöder ed Alessandro Urzì che avrebbero fatto il ‘lavoro sporco’: “Pöder und Urzi haben zusammen mit Pahl die Drecksarbeit gemacht, die Mehrheit in die Knie gezwungen, und viele alte und aktuelle Mandatare die sich hinter diesen Herren versteckt haben, werden aufatmen, in der SVP wie in der Opposition”.
Per il resto via libera anche a chi non vorrà/potrà restituire gli anticipi: “Wer die Vorschüsse nicht mehr zurückzahlen kann (oder will), kann sich mit dem Präsidium eine Lösung aushandeln”. Insomma, conclude Köllensperger: “Es ist völlig klar, dass hier im Regionalrat 70 Einzelinteressen sitzen”.
Amarezza è espressa anche dal politico meranese Andrea Casolari che definisce la legge “una riformina che di fatto finisce per legittimare la situazione creata”. Se è tenero con Ugo Rossi, Arno Kompatscher e Philipp Achammer (“erano realmente animati da buoni propositi, ma forse ci voleva un pochino di coraggio in più”), Casolari definisce invece “schifoso il comportamento di chi all'opposizione presenta 1000 emendamenti solo per un bieco ricatto, ma poi li ritira non appena raggiunge accordo per salvare il suo personale salvadanaio”.
Casolari se la prende anche con chi avrebbe tramato dietro le quinte, e cioè “i vecchi volponi della maggioranza, che hanno usato quel ricatto come scusa per spingere emendamenti che li vedevano salvare il loro tornaconto”.
Il consigliere del PATT Lorenzo Baratter invece, che ha votato la norma, ammette che “non si tratta della riforma migliore del mondo”, ma la considera comunque “migliore della legge nr. 6 del 2012” rivendicando il fatto che “fino alla notte scorsa nessuno, prima di noi, in Italia, era intervenuto retroattivamente sui vitalizi”.
“Senza trattativa non c’era una via d’uscita” afferma Baratter, invitando a guardare avanti ed alle cose concrete che interessano ai cittadini.
Molto critica con la soluzione adottata dal consiglio regionale per le pensioni dei politici anche Sinistra Ecologia e Libertà, per la quale “ha vinto la cattiva politica”. “Kompatscher e Rossi si nascondono dietro un dito per difendere le scelte della maggioranza quando parlano di necessario compromesso” afferma SEL in un comunicato, rilevando che si tratta del “grave fallimento di una classe dirigente incapace di promuovere il rinnovamento che aveva promesso”.