Società | I dati

Quanto costa crescere un figlio

La fotografia dell’Astat: con l’arrivo dell’“erede” una famiglia altoatesina spende in media 484 euro al mese in più. Fino ai 18 anni fanno circa 105mila euro.
Bambina
Foto: upi

Dalla culla alla maturità mantenere un figlio costa quel che costa. In moneta sonante? 105mila euro fino al compimento della maggiore età, ovvero 484 euro x 12 mesi x 18 anni, escluse le spese indirette ovvero quelle legate al tempo che i genitori dedicano ai figli e possono essere costituiti o da una diminuzione di reddito o da un maggiore lavoro domestico non retribuito. L’analisi condotta dall’Istituto provinciale di statistica (Astat) si concentra però sui soli costi diretti, quelli per i consumi della famiglia per i figli, che già di per sé richiedono un calcolo complesso.

La spesa media mensile di una coppia senza figli minore di 65 anni è in Alto Adige pari a 3.455 euro. Prendendo a esempio la scala svizzera e soprattutto quella austriaca per somiglianza nei livelli di reddito - risultato di un’analisi condotta sulla base di decine di migliaia di osservazioni che l’indagine “spese” realizzata in Alto Adige non ha a disposizione - l’Astat utilizza questi risultati per la provincia di Bolzano, limitando lo studio al costo del primo figlio “generalizzandolo con un minimo di prudenza come costo di un figlio”. Ne emerge che 484 euro è quanto una famiglia altoatesina deve spendere in più per mantenere lo stesso tenore di vita avendo un figlio. Le coppie con un “erede” spendono di fatto “solo” 181 euro in più: se ne deduce che gli altri 303 euro derivano da “rinunce” fatte su alcuni capitoli di spesa (tipicamente diminuiscono le spese per ricreazione e spettacoli, per esempio). 

 

 

In quanto al calcolo complessivo del costo per crescere un figlio l’Astat precisa che va fatta una valutazione della durata del mantenimento che peraltro è in aumento, dal momento che il raggiungimento dell’autonomia (quantomeno quella economica) dei ragazzi tende a spostarsi sempre più in avanti. In ogni caso, anche ipotizzando i “classici” 18 anni (il che sicuramente produce una sottostima) si arriva ad un importo che si aggira sui 105mila euro. Questi ultimi, anche solo considerando le diminuzioni di reddito, si esplicano in una serie di effetti di lungo termine sulle opportunità di carriera soprattutto per le donne: peggioramento della posizione sul mercato del lavoro, riduzione dell’esperienza professionale, minori opportunità di carriera. E, elemento non trascurabile, le differenze salariali finiscono per incidere anche sulle pensioni.