Il voto italiano alla Svp? Fortemente ridimensionato
"La Svp a Bolzano ha perso 2.331 voti ed a Laives 509. Molti dei voti mancanti sono italiani". Parola di Toni Serafini, segretario Uil-Sgk, ex assessore all'urbanistica del comune di Bolzano e grande appassionato di analisti statistiche del voto elettorale.
Ma come fare a dare un marchio linguistico alle schede elettorali, per forza di cose anonime?
"Tutto sommato è abbastanza agevole" dice Serafini ricordando che che il voto italiano viene espresso per l'88% nei cinque comuni di Bolzano, Merano, Laives, Bressanone e Brunico (con dati significativi a Bronzolo, Salorno, Egna, Appiano e Vipiteno).
L'attenzione di Serafini si concentra in particolare sui fenomeni più significativi manifestatisi nelle elezioni provinciali 2013: astensione, calo del voto Svp ed affermazione delle destre tedesche, disastro del centro destra italiano e buona affermazione dei Verdi, premiati anche dal voto 'italiano'.
L'ASTENSIONE
La crescita dell'astensione è un vero e proprio trend, portato a compimento con le elezioni provinciali 2013 ma consolidatosi man mano a partire del 1998. A livello provinciale il calo dei votanti infatti è stato del 2.4% nel 2013 rispetto al 2008, ma in realtà il calo complessivo rispetto al 1998 è salito ormai al 12%.
Il fatto che l'astensionismo abbia colpito soprattutto i comuni dove risiede la parte più significativa della comunità di madrelingua italiana lo si vede dall'aumento dell'astensionismo a Bolzano (dove risiede il 55% della comunità italiana), Laives (9% della comunità) e Merano (15%).
A Bolzano rispetto al 2008 il calo è stato dell'8.6%, ma rispetto al 1998 il calo è epocale: -25.10%. A Laives il calo rispetto al 2008 è stato del 7.1%, e la percentuale rispetto rispetto al 1998 è addirittura più significativa che a Bolzano: -25.56%.
Anche a Merano il calo, più contenuto rispetto al 2008 e cioè del 3.5%, è molto importante rispetto al 1998 (-19.56%)
La diminuzione del voto specificatamente 'italiano' è evidenziato andando ad osservare in particolare la percentuali dei votanti registrata nel 2013 nei diversi quartieri di Bolzano: Gries 68.42%, Centro Piani Rencio 67.51%, Europa Novacella 63.66%, Oltrisarco Aslago 63.24% e Don Bosco 59.72.
Come si vede la differenza tra Gries e Don Bosco è di ben l'8.7%.
I PARTITI
➜ Svp e partiti di lingua tedesca - Nelle elezioni 2013 la Svp ha perso complessivamente 15.319 voti di cui 2.331 solo a Bolzano dove per pochi voti è riuscita comunque ad essere il primo partito.
Il successo dei Freiheitlichen è significativo rispetto al 2008 (1 seggio in più) ed ancora di più rispetto al 2003: in 10 anni il partito ha triplicato voti e seggi. Per Toni Serafini e per la maggior parte dei commentatori si tratta di un voto consolidato e non di protesta: lo dimostrano le preferenze prese da Pius Leitner (36.761) e Ulli Mair (31.171), come numeri in linea addirittura con Schuler, il secondo votato dell'Svp dopo Kompatscher.
Buon risultato anche per i Süd-tiroler Freiheit, che passano da 2 a 3 seggi. Inoltre 1 seggio lo riconferma Pöder con un’alleanza a tre (Unions, Ladins e Egger ex Freiheitlichen ed ex sindaco SVP di Vipiteno).
➜ Centrosinistra - Come sappiamo il PD perde rispetto alle politiche 2013 ma guadagna anche se di poco rispetto alle provinciali 2008, confermando i suoi due mandati. Scelta Civica perde in maniera significativa rispetto alle politiche 2013 e non riesce ad entrare in consiglio provinciale, destino condiviso anche da Rifondazione e Comunisti Italiani, complessivamente questi ultimi in netto calo rispetto alle provinciali del 2008.
I Verdi insieme a Sel ottengono invece un buon risultato, aumentando sia in voti che in percentuale e guadagnando un seggio. Serafini osserva che il successo dei Verdi è basato anche su molti voti italiani: lo dimostra il risultato a Bolzano (5.165 voti rispetto ai 3.530 del 2008 ed una percentuale in città schizzata dal 6.4 al 11.3%). Anche Laives premia i Verdi (563 voti rispetto ai 306 del 2008, con percentuale più che raddoppiata dal 3.5 al 7.3%).
➜ Centrodestra - I numeri sono impietosi. Nel 2008 le tre liste di centrodestra di allora (Pdl, Lega Nord e Unitalia) presero 37.399 voti e 5 seggi. Nel 2013 le quattro liste (FAA/LN/TA, Alto Adige nel Cuore, Unitalia e La Destra) ne prendono 16.650 e solo 2 seggi. La perdita secca è di 17.749 voti, -5.4% con tre seggi in meno. FAA/LN/TA conquista un seggio ed Alto Adige del Cuore entra con l'ultimo 'resto utile'.