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La beffa dell’aeroporto

Team K accusa: “Sono iniziati i lavori di ampliamento dello scalo bolzanino, una presa in giro per la popolazione”. La battaglia continua, promette Köllensperger.
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Foto: Team K

Se la Provincia, fra interrogazioni, proteste e ricorsi pendenti, continua a essere una “sorvegliata speciale” per il fronte delle opposizioni sul tema dell’aeroporto bolzanino, la notizia che giunge oggi è di quelle destinate a fare molto rumore.

La denuncia arriva dal Team K: i lavori per l’allungamento della pista dello scalo di San Giacomo stanno iniziando. “Come la Svp ha sempre voluto, alla faccia del referendum”, sottolinea Paul Köllensperger. “Malgrado i pubblici dinieghi, è sempre stato chiaro che l’allungamento della pista era l’obiettivo della Svp. Ci ha sempre provato, prima con i soldi dei cittadini (ma il referendum ha messo la parola fine al decennale sperpero) ora agevolando in ogni modo gli amici (e finanziatori…). Ed ecco l’escamotage: la Provincia ordina ai privati tramite un bando di ampliare l’aeroporto, uno scalo – lo ricordiamo – svenduto per circa 3 milioni quando solo in cassa ne aveva una decina. L’ennesima presa in giro per i cittadini, in definitiva”. E ancora: “Perché continuare a subire questo arrogante disinteresse per la volontà popolare, che in democrazia dovrebbe essere sacra?”.

 


La mossa successiva è quella di chiamare a raccolta gli scontenti: “Cari cittadini, tra poco potrete farvi sentire nuovamente, l’occasione saranno le elezioni comunali: avete la vostra arma, la matita e la scheda elettorale, per far sapere alla Svp cosa ne pensate - dice Köllensperger -. Tutto come da copione, la cosa strana è che lo abbiano fatto prima delle elezioni e non dopo. L’esito del referendum del 12 giugno 2016 evidentemente non è stato sufficientemente chiaro, il messaggio va ribadito ancora e con ancora più forza. Il nostro impegno su questa presa in giro sta proseguendo anche con il ricorso contro la svendita di Abd Airport Spa e contro il mancato rispetto della volontà dei cittadini espressa dalla consultazione del 2016, arrivato in Consiglio di Stato a Roma. La battaglia - promette il Team K - continua”.