Politica | il sondaggio

Caramaschi a metà

Il consenso di Zaia spicca il volo ma il centrosinistra regge grazie a Bonaccini e De Luca. Antonio Decaro si tiene il podio dei sindaci dove Bolzano fa meglio di Trento.
Sindaco
Foto: Anci

È stato pubblicato oggi (5 luglio) la nuova edizione del sondaggio “Governance Poll” realizzato da Noto Sondaggi per il Sole 24 ore. Al vaglio l’operato di sindaci e presidenti della regione, o meglio la percezione che i cittadini e le cittadine hanno dei propri amministratori, specie per quel che riguarda i vari modus operandi nella gestione della pandemia prima e della campagna vaccinale poi. Nello specifico, il quesito posto dagli intervistatori - in un periodo di rilevazione compreso tra il 1° aprile e il 28 giugno 2021 - oltre a chiedere un giudizio inerente alle performance andava ad indagare l’intenzione di votare o meno il proprio sindaco o governatore in caso di elezioni imminenti.
Grazie alle risposte fornite dal campione (1000 per ogni regione e 600 per ogni comune) è stato possibile stilare una classifica che abbraccia l’intero stivale (con un margine di errore del 4%). Quella dei presidenti di regione di ferma a 17 posizioni: non vengono conteggiate infatti la Valle d’Aosta e le province autonome di Trento e Bolzano in quanto non è prevista l’elezione diretta del presidente ma nemmeno la regione Calabria in quanto la presidente, Iole Santelli, è deceduta lo scorso ottobre e al momento le funzioni di governo vengono esercitate dal presidente in carica. Dopo undici anni alla guida della Regione Veneto Luca Zaia si riconferma capolista indiscusso, con un indice di gradimento pari al 74%, quattro punti percentuali in più rispetto al 2020. Il centrosinistra si difende nuovamente con Stefano Bonaccini che guadagna dall’anno precedente 6 punti percentuali guadagnandosi così il secondo posto. Segue Massimiliano Fedriga, seppur in leggero calo (-0,8%) con il suo 59,8%, presidente del Friuli Venezia Giulia dal 2018. Esplode il fenomeno De Luca, il numero 1 della regione Campania che aumenta di 13 punti percentuali il proprio consenso, guadagnandosi così il quarto posto e il 59% di gradimento. Inciampa all’undicesima posizone Donatella Tesei, prima esponente del centrodestra a ricoprire la carica di governatore della regione Umbria. Dopo l’euforia delle elezioni del 2019, l’entusiasmo per il primo governo a trazione leghista si sgonfia e non di poco, perdendo per strada i ben 11 punti percentuali in un solo anno. E regge miracolosamente Attilio Fontana, che resiste all’onda d’urto della raffica di scandali che l’hanno travolto nel 2020 e che, seppur a piccoli passi (+2,7%), ritorna conquistare una parte della fiducia dei lombardi, galleggiando così al decimo posto e su un tutto sommato confortevole 48%.

 

Caramaschi al 45°, Ianeselli al 48°. Crollano i sindaci del sud e delle grandi città


Tra buchi di bilancio e burocrazia: l’edizione 2021 del Governance Poll ci proietta un’Italia spaccata in due. A farne le spese sono le grandi città metropolitane ma anche e soprattutto i comuni del Sud Italia seppur con notevoli eccezioni come Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci, che riconferma anche quest’anno il primo posto in classifica (66,3% dei consensi), seguito dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (62%) e dal primo cittadino della città di Bergamo Giorgio Gori (61%). Bene anche Clemente Mastella, in veste di Sindaco di Benevento al quinto posto delle preferenze in compagnia del suo 59,5%. Scivolano al 94° posto e a pari merito con il 43% dei consensi la Sindaca di Torino Chiara Appendino e la timoniera della capitale Virginia Raggi. In caduta libera il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha pressoché dimezzato il suo consenso rispetto al dato delle elezioni del 2016, passato dal 66,9% al 35%.
Buona la prima, o almeno discreta, per il sindaco di Trento Franco Ianeselli che si colloca al 48° posto della classifica con il 54,5% guardando da molto vicino Renzo Caramaschi che con il suo 55% condivide la 45esima posizione con i sindaci di Andria ed Enna, registrando una leggera flessione rispetto alle ultime elezioni che l’ha visto trionfare al 57,2%.