Carcere, istituita la figura del Garante
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È passata in sordina un’importante novità per le persone detenute in Alto Adige: la Provincia di Bolzano avrà un* garante dei detenuti. Ieri (4 luglio) durante la seduta del Consiglio Provinciale è stato approvato, senza discussione né emendamenti, l’articolo 1 bis della legge Omnibus che istituisce l’autorità di tutela per le persone recluse. Come il Presidente Arno Kompatscher aveva anticipato a SALTO, la figura del garante è stata creata grazie ad un'integrazione della legge sul difensore civico, seguendo la proposta del Gruppo Verde. Un’introduzione importante, soprattutto dopo i recenti casi di scabbia scoppiati nell’istituto di via Dante, che hanno avuto eco in tutto il paese.
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Mentre la vicina Trento ha istituito la figura del garante con legge provinciale già nel 2017, in Alto Adige si è riusciti ad introdurla ieri, dopo una votazione con 30 sì e 4 astenuti. Il sindaco Renzo Caramaschi aveva nominato Elena Dondio come garante a livello comunale, salvo poi rimuoverla nel giugno 2023. I Verdi avevano provato ad introdurre una figura a livello provinciale già nella scorsa legislatura con una proposta analoga a quella approvata oggi, che è stata in gran parte ripresa. Una scelta che va verso una maggiore tutela delle persone detenute; il giorno prima (3 luglio) era stata bocciata dalla maggioranza la mozione del consigliere Repetto (PD) che proponeva di delegare alla Provincia funzioni amministrative per reinserimento sociale e lavorativo in carcere.
L’istituzione dell’autorità garanteAttraverso l’articolo 1-bis è stata modificata la legge provinciale 9 ottobre 2020, n. 11, “Disciplina degli organismi di garanzia insediati presso il Consiglio provinciale”. Così è stata istituita l’autorità indipendente e svincolata dal sistema giudiziario, con il compito di vigilare su ogni forma di restrizione della libertà, dal carcere alle celle di polizia, dalle strutture di cura psichiatrica (REMS) ai centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) la cui istituzione in Provincia è chiesta dal Governo Kompatscher.
La legge specifica che la figura del garante ha “l’obiettivo di contribuire a garantire, in conformità ai principi costituzionali, i diritti delle persone presenti negli istituti penitenziari [..]”. Al secondo comma vengono istituite le competenze della persona del garante che potrà “promuove interventi, azioni e segnalazioni finalizzati ad assicurare, nel rispetto dell’ordinamento statale e in particolare dell’ordinamento penitenziario, l’effettivo esercizio dei diritti delle persone, anche attraverso la promozione di protocolli d’intesa tra la Provincia autonoma di Bolzano e le amministrazioni statali competenti”.
Rispetto ai criteri di scelta, è disposto che: “Il/La Garante è scelto/scelta tra persone in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), e che dispongono di comprovata competenza ed esperienza professionale, almeno quinquennale, in ambito penitenziario o nel campo delle scienze giuridiche, delle scienze sociali o dei diritti umani, anche in veste di rappresentante di associazioni o formazioni sociali. Deve offrire garanzia di probità, indipendenza, obiettività, competenza, riservatezza e capacità nell'esercizio delle proprie funzioni”. Tra i compiti dell’autorità anche quello di inviare al Consiglio provinciale una relazione annuale sulle attività svolte e sulle condizioni di vita delle persone recluse entro i primi 5 mesi di ogni anno e pubblicata sull’apposito sito del garante.
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