Muccino non lo sopporto
Muccino non lo sopporto nemmeno io...
Cmq questa settimana e chissà fin quando passo. Non esco e me ne sto a casa. Faccio questa rinuncia per chi potrebbe stare molto male, per tutti coloro che lavorano negli ospedali.
A quegli eroi dei giorni nostri che al cinema ci vanno è superfluo dire che il compito della settimana è vedere Volevo nascondermi, il film di Giorgio Diritti sul pittore Antonio Ligabue con Elio Germano che ha vinto pure a Berlino. Per tutti gli altri poche storie, amuchina e metro e via in sala. Altro film da non perdere è Dark Waters (Cattive acque) di Todd Haynes, quello dei drammoni (Far from Heaven, Carol) e del glamourissimo Velvet Goldmine.
Al centro del legal thriller à la Erin Brockovich ma meno salace (“Si chiamano tette, Ed”), basato su una storia vera, c’è un avvocato, Robert Bilott - interpretato da Mark Ruffalo -, che un giorno riceve nel suo studio la visita di Wilbur Tennant, un contadino della Virginia che ha visto morire quasi duecento delle sue mucche in modo strano. La tesi di Tennant è che la colpa sia dell’acqua del lago che gli animali hanno bevuto. La stessa acqua in cui, toh, l’impero chimico della Dupont sta scaricando da decenni grandi quantità di Pfoa, l’acido perfluoroottanoico impiegato nella produzione del teflon, il materiale che riveste pentole e padelle. E, sorpresa sorpresa, si ammalano (e muoiono) anche le persone. La volete sapere una cosa ancora più divertente? Le statistiche dicono che oramai il Pfoa (o C-8) si trova nel 99% di noi esseri umani. Sipario.
Muccino quello dei piani-sequenza e dei carrelli circolari non esiste più. Da un pezzo. La gente che ansima, che strilla forsennata in preda alle sue costanti nevrosi, gli occhi lucidi, gli sguardi cupi, gli angoli della bocca che puntano al pavimento, invece, ci sono sempre. Se è il vostro genere allora vi piacerà pure questo film corale sulla storia di quattro amici Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo (Kim Rossi Stuart) e Riccardo (Claudio Santamaria) che parte dagli anni ’80 e arriva ai giorni nostri (ricordi di matte risate), ricostruendo anche alcuni eventi chiave di questi ultimi quarant’anni. L’omaggio dichiarato è al C’eravamo tanto amati di Ettore Scola. Ma con EMMA MARRONE. Fa venir voglia di mandare tutti in un posto bellissimo.
Muccino non lo sopporto nemmeno io...
Cmq questa settimana e chissà fin quando passo. Non esco e me ne sto a casa. Faccio questa rinuncia per chi potrebbe stare molto male, per tutti coloro che lavorano negli ospedali.