Svelò i bonus Covid, condannato Minniti

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“Die Südtiroler Furbetti”. Il titolo campeggiava sulla prima pagina della Tageszeitung del 13 agosto 2020 con le foto di Arnold Schuler, Helmuth Tauber, Gert Lanz e Paul Köllensperger. Eravamo nel pieno della pandemia. I quattro consiglieri (Schuler era vicepresidente della Giunta e fu costretto a lasciare l’incarico) furono messi alla gogna per aver richiesto il famigerato “bonus Covid di 600” euro all’Inps. Com’era possibile che l’informazione fosse arrivata alla stampa senza che l’Inps avesse dato una comunicazione ufficiale al riguardo? Chi aveva interesse a far scoppiare un tale polverone?
Minniti è stato condannato a 4 mesi, pena sospesa, e 2mila euro di risarcimento all'INPS
Nel 2023 si è scoperto che materialmente la notizia fu girata ai giornalisti da un politico nel frattempo scomparso, e che questi l’aveva ottenuta da due dipendenti dell’Inps, Markus Auerbach, suo amico di vecchia data, e Mauro Minniti, ex politico di Alleanza nazionale che si era fatto ben quattro legislature in consiglio regionale. Entrambi si erano inseriti nella banca dati dell'ente, lasciando poi delle tracce telematiche che sono state individuate dagli uomini della finanza. Dal punto di vista giudiziario per Auerbach la posizione è stata definita separatamente con la “messa alla prova” e 4mila euro di risarcimento all'INPS. Per Minniti, difeso dall'avvocato Andreas Stacul (che non è stato possibile raggiungere), la vicenda si è chiusa oggi (6 marzo) con rito abbreviato davanti al Gup di Trento, Enrico Borrelli e una condanna a 4 mesi, pena sospesa, e 2mila euro di risarcimento all'INPS.
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L’inchiesta era stata condotta dal pm bolzanino Andrea Sacchetti che aveva chiesto il rinvio a giudizio dei due imputati a fine novembre del 2022. Ad Auerbach e Minniti era contestato l’Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico (615 ter c.p). Secondo il codice penale il delitto è commesso da “chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo. Il delitto è punito con la reclusione fino a tre anni”.
Secondo quanto è emerso dagli atti, Mauro Minniti si era introdotto nei file INPS di Paul Köllensperger e Diego Nicolini (Movimento 5 stelle) il 10 agosto 2020, mentre Auerbach lo fece due giorni più tardi, il 12, andando a scandagliare "mezzo consiglio" e cioè consultando le posizioni di Arno Kompatscher, Riccardo Dello Sbarba, Paul Köllensperger, Helmut Tauber, Gert Lanz, Myriam Atz, Peter Faistnauer, Carlo Vettori, Philipp Achammer, Thomas Widmann, Jasmin Ladurner, Magdalena Amhof, Ulli Mair, Andreas Leiter Reber, Franz Locher, Arnold Schuler, Arnold Vallazza, Sven Knoll, Alex Ploner e Josef Unterholzner.