Il pagellone dell'Hc Bolzano
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L'attacco
L’uomo che faceva pochi goal ma pesanti, continua a mettere in porta dischi dall’elevato peso specifico ma ne sta aumentando progressivamente la quantità. Il piemontese sta “invecchiando” come una bottiglia di Barolo. E’ proprio aumentata la qualità complessiva del suo gioco, l’efficienza difensiva (alle stelle, nessuno blocca i tiri come lui), la cazzimma, l’intelligenza hockeistica. Luca ormai vale quanto un top player straniero, con in più dei momenti di scaltrezza di strada che forse nel Québec non insegnano ma di certo tornano comodo.
Arrivato all’HCB un po’ in sordina, complici anche le facili battute sul cognome, in realtà oggi sappiamo che pochi si guadagnano la vita con il sudore quanto Mantenuto. Inesauribile raccoglitore di dischi e back-checker, lotta e piroetta in balaustra, infastidisce in neutra, ma è capace anche di pungere con qualità sotto porta, assieme a Frigo forma una copia di penalty killer semplicemente devastante. Facendo un paragone nel mondo reale, Mantenuto e Frigo sono come un antifurto che dopo aver cacciato i ladri da casa tua va a rubare a casa loro.
Angelo Miceli 7,5
Il calabrian sniper sotto porta ha perso leggermente lo smalto dei primi anni, ma pattina e si sbatte con generosità. Rispetto alla scorsa stagione l’attaccante italo-canadese ha limitato al massimo le insistite azioni solitarie, forse anche perché finalmente inserito in una linea “top” con Mantenuto e Frigo. A fine stagione porta a casa un ottimo bottino di 35 punti. Una garanzia.
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Anche se ormai il processo di sudtirolesizzazione è così avanzato che lo chiamano Michl, Mike Halmo sul ghiaccio è sempre Mike Halmo: un duro che indossa sempre la faccia da duro ma che è dotato di gran classe. Negli anni l’ala biancorossa ha ridotto le sue “asperità” che gli costavano lunghe squalifiche (ne ha presa una di 3 giornate nell'ultima partita), ma in una squadra molto “leggera” come quella di questa stagione, pur non essendo un gigante, è sempre stato fra i pochi che ci ha messo il fisico. Semplicemente “eroico” nelle ultime contro le “lattine” dove lo si è visto stringere i denti e pattinare con minore fluidità per un problema al ginocchio. Il solito faro.
Connor Ford 8
Partito in sordina come quasi tutti i nuovi arrivati, il giovane centro americano dopo un po’ ha soffiato il posto a Mc Lure al fianco di due istituzioni come Halmo e Gazley e ha fatto molto bene (41 punti). Il ragazzo pattina come un fulmine, lotta negli angoli e ci sa fare con la stecca. Vista l’eta (26 anni): da tenere stretto, possibilmente.
Dustin Gazley 8,5
Con 24 reti il 35enne americano è il top scorer della stagione. Quest’anno ha avuto alti e qualche “basso” ma si può stare certi che quando Dustin gioca bene con la sua creatività è in grado di trainare tutta la sua linea e l’intera squadra. Con Halmo ormai si trova a memoria e i due regalano le combinazioni di gioco più entusiasmanti. Lunga vita sportiva a quello che è forse il giocatore di maggior qualità dei biancorossi.
Daniel Frank 8
"C’è solo un capitano", urla la curva, e in effetti dopo la carica killer subita nella serie contro Villach la sua assenza si è fatta sentire. Il giocatore meranese ci mette sempre l’anima, esprime grande quantità, recupera dischi negli angoli e si fa sentire con il fisico. Ha segnato pure il suo primo (splendido) hat trick.
Brad McClure 7
Il voto è la media tra regular season e playoff, nei quali è stato il top scorer. Dopo i primi mesi in cui era veramente irriconoscibile, Brad non è riuscito a riguadagnarsi la linea con Halmo e Gazley ma ha disputato varie buone partite. Inutile dire che da uno come lui, per quello che ha fatto vedere negli anni scorsi, comunque ci si aspettava di più.
Christian Thomas 8,5
Alzi la mano chi tra i non addetti ai lavori e i tifosi più attenti alle “stats” avrebbe detto che l’ala canadese è stato il miglior realizzatore di punti della squadra (44, 18 gol). Zitto zitto, meno appariscente dell’anno scorso Thomas ha disputato una buona stagione ed è riuscito a ravvivare McClure. Prezioso.
Brunner, Alberga, Felicetti, DiGiacinto. 7
Voto cumulativo per gli attaccanti che si sono alternati soprattutto nella quarta linea, quella che fa “legna”, che fa pochi punti, pochi gol ma getta cuore e pattini oltre gli ostacoli e gli avversari – possibilmente – contro le balaustre. Grande la crescita di Baby Brunner (21 anni, molti centimetri, molti chili, un futuro che sembra luminoso) il più continuo nel fare sentire il fisico e buono l’inserimento di DiGiacinto arrivato da poche settimane. E Domenico (Alberga) è sempre Domenico.
La difesaScott Valentine 8
Il migliore difensore della stagione. Pochi errori (uno sanguinoso purtroppo in gara 7 a Salzburg), molte cariche (Valentrain), una miriade di interventi puliti con la stecca (stick on puck), ottime uscite di zona e buoni tiri. Speriamo di rivederlo il prossimo anno.
Enrico Miglioranzi 7,5
Il “bilaureato” di origine padovana è ormai un punto fermo di questa squadra e della nazionale. Continuo, solido, senza fronzoli. La sua assenza nei playoff per un'operazione al ginocchio si è fatta davvero sentire moltissimo.
Davis Vandane 7,5
Il "difensorone" (193 cm) canadese ha cominciato la stagione davvero male con una miriade di errori e una lentezza di pattinata preoccupante. Era semplicemente fuori forma. Poi piano piano ha preso il ritmo ed è cresciuto davvero molto. Manca ovviamente di velocità come altri “marcantoni” ma cosa si può dire ad un giocatore che guida (a pari merito) la classifica dei difensori che hanno segnato più punti della lega (43, 38 assist e 5 gol), è il secondo miglior realizzatore di punti dopo Thomas, e ha il miglior +/- del roster (+18)? Va detto onestamente: senza guardare le statistiche, forse a causa dei pregiudizi formatisi nelle prime settimane, il voto sarebbe stato nettamente inferiore. Ma i numeri in questo - come in quasi tutti gli sport - mentono raramente. Per cui, giù il cappello.
Josh Teves 8
Semplicemente un gran bel “difensore d’attacco”, il migliore nelle uscite di zona, grande pattinata, ottima visione di gioco, splendide scorribande dietro la porta con gli assist “a rimorchio”.
Dylan Di Perna 7
Dove non arriva con la tecnica il difensore naturalizzato italiano arriva con la grinta, i polmoni e la forza di volontà. Un’istituzione.
Blake Parlett 5,5
Brutto dare un’insufficienza a un giocatore in una stagione in cui la squadra è arrivata dove è arrivata soprattutto grazie allo spirito di squadra e alla compattezza del gruppo. Ma Parlett ha davvero fatto una quantità di errori eccessiva. Il -7 di +/- dice molto.
Kris Pietroniro 6. Ha fatto il suo, coprendo i buchi lasciati dai vari infortuni.
I portieriHarvey: 9 (regular season 7)
Il figliol prodigo fa il suo ritorno a Bolzano dopo mezza stagione al servizio di uno dei casati più odiati nella mappa hockeista dell’HCB (Il Lukko), parte ondivago, alternando partitoni a partite medie, poi sale di qualità ai playoff e torna l’Harvey che conosciamo e che non vogliamo vada via mai più. Harvey, ti prego, rimani a Bolzano fino alla pensione!.
Vallini: 8
Di gran lunga il miglior back-up da quando il Bolzano gioca oltrefrontiera, chiude la stagione con un percentuale strepitosa, salva la baracca finché in coppia con lui c’è colabrodo Svedberg. Merita una porta tutta sua in Ice o una rotazione importante a Bolzano.
Svedberg: 5 -
Non era la prima scelta del Bolzano e si è visto. Portiere trovato sul mercato all’ultimo, rivaleggia con il temibile Boyle (detto, ahilui, Boiler) nell’essere uno dei goalie meno rimpianti degli anni “austriaci” dell’Hcb. Lo svedese ha fatto anche buone partite, era in porta nella cavalcata di 10 vittorie di fila, ma sarà ricordato soprattutto per le uscite chilometriche che rendevano possibili agevoli goal a porta spalancata e per una goalie fight inedita dalle nostre parti. Ormai pare chiaro che i portieri a fine carriera possono anche avere dei resumé di tutto rispetto ma non fanno al caso di una squadra con il coltello fra i denti come è per tradizione l’HCB.
Coaghing stuff, boss, Lega e altro ...Glen Hanlon 9,5
Arrivato con il Bolzano in fondo alla classifica il coach canadese ha dato un paio di colpi di defibrillatore e ha letteralmente resuscitato una squadra sfiduciata e moribonda. Nel periodo migliore della stagione, quello delle 15 vittorie su 17, pur con una squadra dai valori assoluti inferiori a quella dell’anno scorso, è riuscito ad esprimere un gioco a tratti molto piacevole, basato sì sul “defense first” ma senza dimenticare l’importanza della coralità a livello offensivo. Unico neo, forse, il power play, che ha funzionato solo nella prima fase dei playoff. Per il resto un sacco di scelte azzeccate nella formazione delle linee e, con la squadra falcidiata dagli infortuni, una impareggiabile capacità nell’estrarre “sangue dai muri”, si diceva una volta, nel fare con quello che si ha. I giocatori lo adorano, il pubblico pure. Sarà difficile, ma speriamo possa restare a lungo.
Dieter Knoll 8
Bravo a rimediare nel corso della stagione agli errori di valutazione commessi in estate, con il solito budget parecchio inferiore ai competitor, è riuscito a creare una squadra capace di arrivare letteralmente ad un passo dalla finale. Nelle due serie di playoff la squadra è apparsa a tratti in forte debito di chili e centimetri rispetto a Villach e Salzburg ma diversi fra i nuovi arrivati hanno fatto comunque bene. Fino a qualche anno fa in estate, anche per ragioni legate al budget, Knoll rivoltava la squadra come un calzino e restavano “gli italiani” e pochi altri. Speriamo che quest’anno riesca a rafforzare maggiormente la tendenza apprezzata – con gioia - negli ultimi tempi di fare il possibile per trattenere i buoni giocatori e un allenatore hors categorie come Glen Hanlon.
I tifosi 8
Se i Figli di Bolzano meritano il solito 9 per impegno, creatività e amore sprigionato (con qualche inceppamento casalingo, va riconosciuto proprio nei derby contro l’HC Pustertal), quest’anno, non solo nei playoff, anche il resto del pubblico si è fatto (leggermente, eh, con calma) in più occasioni trascinare dall’energia della curva e merita un 7 di incoraggiamento. Inoltre è stato di nuovo sfondato il muro dei 100.000 biglietti staccati in stagione. Bolzano resta Hockeytown.
Ice Hockey League 4
E’ difficile dire quanto il fastidio della lega verso le squadre non austriache sia reale e quanto da qui, magari con gli occhi da tifosi, percepiamo le cose diverse da come sono. Ma è evidente a tutti che esista un problema gigante con gli arbitri in generale e i fratelli Nikolic in particolare. Nelle ultime settimane se ne sono accorti perfino i commentatori delle dirette sul canale della lega. Sono decine e documentabili le sviste e le decisioni assurde, non solo della coppia d’assi di Innsbruck. Una su tutte (e non è l’icing all’overtime di gara 7): la carica, deliberatamente assassina, di Golod del Villach su Daniel Frank. L’arbitro, che guardava pure in quella direzione, addirittura lascia correre, con il capitano privo di sensi sul ghiaccio, dopo un po’ ferma il gioco, va a rivedere l’azione e dà due minuti all’attaccante del Villach. Due minuti! Il giorno dopo il Dops rifila 3 giornate di squalifica al giocatore dei carinziani (Halmo ne avrebbe prese almeno 6-7). Ed è tutto normale. Non cambia nulla. Nessuno che si vergogni e chieda scusa e pensi che ci sia un problema con le assegnazioni degli arbitri. Ed è ovvio che il Bolzano non vince o perde a causa degli arbitri. Salzburg è uno squadrone, e così Villach. Nella scorsa regular season la squadra biancorossa era talmente superiore che l’influsso delle decisioni era nullo. Ma è nelle partite tirate, e nelle serie di tirate, che le scelte arbitrali possono far pendere la bilancia da una parte e dall’altra e influenzare il risultato. E’ lì che ci vorrebbe la massima attenzione e il RISPETTO, che però molto spesso manca. E questo è francamente inaccettabile.
Ultima cosa: per vedere centinaia di partite dell’intera stagione Nhl si pagano 69 dollari per l'abbonamento full. Per vedere una partita del Bolzano in trasferta fra quelle non trasmesse da Tv 33 si pagano 10 euro e lo stagionale costa tipo 250 euro. Mah. Da risolvere poi, la questione dei diritti in streaming, quando le partite sono mostrate da Tv 33.
Tv 33 9
Grazie di esistere, bravi tutti.
Le pagelle sono frutto di un lavoro congiunto e di valutazioni di gruppo maturate nel corso della stagione. Materialmente sono state scritte dallo scrittore Daniele Rielli, autore del bellissimo documentario Hockeytown e da Fabio Gobbato, con il contributo di Carlo Bassetti.
"Ice Hockey League 4 " Ich…
"Ice Hockey League 4 "
Ich wiederhole mich: Ohhh, der arme HCB wird von den Schiedsrichtern ständig benachteiligt. Plärrer seid ihr!
In risposta a "Ice Hockey League 4 " Ich… di G. P.
Kritik an den…
Kritik an den Schiedsrichtern kommt schon auch aus der östlichen Landeshälfte, dann sind dort auch alles Plärrer.
Grundsätzlich ist zu sagen: Refs machen Fehler, absolut. Eishockey ist ein schneller Sport mit unglaublich komplexen Regeln, die teilweise - wegen der Wenns und Abers - ins Absurde abgleiten und Refs müssen in Sekundenbruchteilen entscheiden. Da wären hauptsächlich die ganzen Tribünenheinis überfragt, die eh immer alles besser wissen. Und ohne Schiedsrichter würde es auch keine Spiele geben.
Die Bewertungen dieses Artikels in diesem Zusammenhang sind natürlich teilweise der Fanbrille geschuldet, was sie allerdings weder richtig macht, noch rechtfertigt.
@Alexander Engl
Für den unnötigen Check gegen Genoway erhielt Halmo 2 Spieltage + 1 als "Wiederholungstäter". Berechtigt. Die Strafe war Behinderung. Genoway spielte aber weiter. Für den Check gegen Frank erhielt der Villacher 3 Spieltage, aber Frank musste lange aussetzen. Berechtigt? Die Strafe auch hier Behinderung, war aber ganz klar Checking to the head. Also etwas vom Schlimmsten.
Das Problem der ICE ist das DOPS, nicht die Refs.
In risposta a Kritik an den… di Manfred Klotz
"Kritik an den…
"Kritik an den Schiedsrichtern kommt schon auch aus der östlichen Landeshälfte, dann sind dort auch alles Plärrer."
Da mögen Sie sicherlich Recht haben. Aber zum einen kommt die Kritik nicht so massiv, und zum anderen erst recht nicht mit gleich zwei Artikeln hier auf salto.bz.
In risposta a "Kritik an den… di G. P.
"Aber zum einen kommt die…
"Aber zum einen kommt die Kritik nicht so massiv...", das ist jetzt ein Scherz, oder? Lesen Sie bloß mal die Kommentare auf der Eishockey-Plattform Sonice, oder auch auf eishockeyforum.at. Es geht auch nicht darum, ob die Kritik über Salto angebracht wird, sondern, DASS es so ist und dass somit die Kritik an den Unparteiischen weit verbreitet ist (auch wenn sie oft der Unkenntnis der Regeln geschuldet ist).
In risposta a "Aber zum einen kommt die… di Manfred Klotz
Sie wollen jetzt aber nicht…
Sie wollen jetzt aber nicht im Ernst das Online-Nachrichtenportal salto.bz und die beiden Eishockeyforen, in denen Eishockeyfans (!) diskutieren, vergleichen bzw. auf eine Stufe stellen?
In risposta a Sie wollen jetzt aber nicht… di G. P.
Es geht um die Kritik als…
Es geht um die Kritik als solche, nicht um das Medium.
Naja, Noten an Spieler von 9…
Naja, Noten an Spieler von 9,5....
Da muss ich schon etwas lachen.
Aber was mich am meisten stört: diese wiederholten unsportlichen Andeutungen bezüglich der Schiedsrichter..... Lächerlich, sorry!
Und kein Wort bezüglich der Aktion von Halmo in Spiel 7 ????
Da sind 3 Spiele Sperre ja ein Witz!
Ihr solltet nicht immer die Schuld bei den Anderen suchen ...