Giovannetti si è dimesso
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“Una scelta annunciata e dovuta per ragioni di opportunità istituzionale ma comunque sofferta”: dopo 14 anni “al servizio delle istituzioni” prima come Consigliere di quartiere e poi come Consigliere comunale, Gabriele Giovannetti (lista Zanin/La Civica per Bolzano) rassegna le dimissioni dal Consiglio comunale di Bolzano dopo aver vinto il concorso per la carriera prefettizia, per la quale sta seguendo la formazione a Roma prima di un’eventuale assegnazione. Un impegno professionale che “non mi consente di continuare a impegnarmi con la stessa dedizione che ho fin qui dedicato a questo incarico”, sottolinea l’esponente del centrodestra.
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Nove anni da consigliere comunale
Eletto per la prima volta in Consiglio comunale nel 2015 con la lista “Alto Adige nel cuore” di Alessandro Urzì, Giovannetti è tuttora segretario dell'Istituto Friedman guidato da Alessandro Bertoldi. “Sono convinto che ci siano due momenti della vita da dedicare all’impegno politico” — scrive il consigliere dimissionario in una nota — “quando si è molto giovani e si ha l’entusiasmo e la voglia di dare una scossa” e “quando sono stati raggiunti i propri traguardi professionali e si può prestare la propria esperienza al servizio della collettività”.
In questa consiliatura, Giovannetti si è fatto notare per aver aiutato la maggioranza nella modifica del Regolamento di polizia urbana che inasprisce ed estende le misure securitarie, come il Daspo urbano. Ironia della sorte, la prima dei non eletti della lista Zanin è Francesca Fiori, presidente del quartiere di Don Bosco, colpita da un Daspo per un litigio allo stadio Druso.
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