C’è ancora domani?
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Da un mese è in corso il censimento linguistico. A 484 mila persone residenti in Alto Adige viene chiesto di dichiarare a quale gruppo linguistico si sentono di appartenere o vogliono essere aggregati. Per incentivare la partecipazione della cittadinanza, come riportato sul sito della Provincia, “è stata inviata una lettera d’invito a ogni famiglia, indirizzata al capofamiglia, con tutte le informazioni sul censimento linguistico”.
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La motivazione del fatto che la lettera venga inviata al capofamiglia, una figura abbastanza indefinita ma che coincide, laddove presente, con la figura del padre/marito, è intuitiva ed è specificata nel comunicato stampa: “una famiglia con due adulti e due bambini (di età inferiore ai 14 anni) riceve un'unica lettera di invito che vale per tutti i membri della famiglia e li invita a partecipare al censimento linguistico”.
Per combattere le disuguaglianze di genere e le dirette conseguenze che portano con sé, le parole sono importanti. E la parola “capofamiglia”, di certo, si porta con sé una buona dose di patriarcato. Se queste affermazioni vi sembrano un po’ “eccessive”, riportiamo qui la definizione della Treccani.
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capofamìglia s. m. e f. [comp. di capo e famiglia] (pl. m. i capifamìglia, pl. f. le capofamìglia). – In passato (fino al 1975), il capo della famiglia, ossia il marito (a cui per legge spettava la patria potestà) o, in mancanza di questo, la madre vedova; in leggi speciali (tributarie, previdenziali, ecc.), la qualifica poteva spettare, in caso di inabilità dei genitori, ad altro familiare, per es. a uno dei figli.
Con il nuovo diritto di famiglia tale qualifica viene meno, avendo i coniugi parità di posizione sia nei riguardi reciproci sia nei confronti della prole, ed essendo la patria potestà sostituita dall’esercizio della potestà dei genitori (o potestà genitoriale). (Treccani) -
Visto che, sostanzialmente, si parla di imbucare una busta in una cassetta delle lettere, la lettera poteva semplicemente essere indirizzata a “Fam. Cognome”, e non a un singolo soggetto. E se anche questa possibilità non fosse accettata, perché andare a definire il soggetto che la riceve come il “capofamiglia”? Concretamente non cambierebbe nulla. Sempre a quella famiglia arriva la lettera.
All'insegna del motto "Tu conti", però, sembra che nel comunicato stampa – differentemente dalla lettera cartacea che inizia con “Gentile Famiglia” - si stia simbolicamente dando due pesi differenti ai coniugi. Come riportato anche in un articolo di Repubblica, con la riforma del diritto di Famiglia si è cancellata la figura del capofamiglia. È un ruolo quindi che non esiste più dal 1975, "eppure ogni tanto ecco che torna tra le pagine di un giornale, sulle polizze di alcune società di assicurazioni o in bocca a qualcuno che ne rivendica il ruolo". È un retaggio che appartiene a una cultura maschilista e che poco ha a che fare con l’uguaglianza e il rispetto.
Ed ecco anche un precedente. Mille lettere al “capofamiglia” furono inviate anche dalla Lega veneta nell’estate del 2022, viste le vicine elezioni a Verona. Il caso sollevò una grande polemica. La lettera recitava “Alla cortese attenzione del Capofamiglia”.
Seppur, siamo certi, in buona fede, questo termine è stato utilizzato anche da una istituzione altoatesina. Il percorso verso la parità di genere parte anche dal linguaggio e da un uso consapevole delle parole, che sono importanti. Non è questione di "politicamente corretto", è questione di rispetto.
E l'importanza di indirizzare le lettere contenenti informazioni istituzionali e di partecipazione democratica includendo anche le donne viene messa in luce in maniera impeccabile in una scena dell'ormai celebre film “C'è ancora domani” di Paola Cortellesi.
Speriamo che per il prossimo censimento, tra 10 anni, venga utilizzato un linguaggio al passo coi tempi.
Nel caso della nostra…
Nel caso della nostra famiglia la lettera è stata indirizzata a me, madre di sesso femminile, nonostante il padre di sesso maschile risieda allo stesso indirizzo. 🙂
Non sarei quindi così sicura che vi sia qualche intento discriminatorio.
In risposta a Nel caso della nostra… di Evelin Grenier
Se sposata (?) sarebbe stata…
Se sposata (?) sarebbe stata indirizzata al marito, non a lei. In ogni caso, l'uso del termine "capofamiglia" è criticabile, essendo stata sancita una parità dei coniugi.
In risposta a Se sposata (?) sarebbe stata… di Andrea Dalla Serra
Sono coniugato con prole, ma…
Sono coniugato con prole, ma la lettera per tutti e tre è stata indirizzata a mia moglie di madre lingua tedesca, con nome e cognome germanofoni. Forse oltre ad utilizzare un termine improprio, hanno anche preferito i deitschn ai walschn???? Un vero scandalo ...
In risposta a Sono coniugato con prole, ma… di Filippo Paltrinieri
polemica impropria,…
polemica impropria, probabilmente l'intestataria della scheda anagrafica era tua moglie. Anche a casa mia lo è mia moglie, perchè è stata lei ad costituire per prima la famiglia anagrafica....
In risposta a polemica impropria,… di Alessandro Stenico
Grazie per la precisazione…
Grazie per la precisazione ad una mia battuta sarcastica...
In risposta a Grazie per la precisazione… di Filippo Paltrinieri
Temi troppo seri e gravi per…
Temi troppo seri e gravi per fare battute... (peccato non si possano utilizzare le emoticon, quella dove si mette le mano sul viso cadrebbe a pennello...)
Ah ok, si tratta quindi di…
Ah ok, si tratta quindi di discriminazione solo nei confronti delle donne sposate quindi....
Citazione : Visto che, sostanzialmente, si parla di imbucare una busta in una cassetta delle lettere, la lettera poteva semplicemente essere indirizzata a “Fam. Cognome”, e non a un singolo soggetto
- D'accordo, però a questo punto sarebbe meglio mettere entrambi i cognomi, perché con uno solo la discriminazione resterebbe comunque.
Il Regolamento Anagrafico ha…
Il Regolamento Anagrafico ha eliminato la figura del “capo famiglia” istituendo quella di “intestatario della scheda anagrafica (IS)”. Tale figura viene indicata all'atto della costituzione della famiglia anagrafica. La famiglia anagrafica è un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi.
In tedesco: "Inhaber des meldeamtlichen Karteiblattes"
In ladino: "Tituler dla scheda anagrafica"
In risposta a Il Regolamento Anagrafico ha… di Alessandro Stenico
Grazie per la precisazione,…
Grazie per la precisazione, abbiamo provveduto ad integrare il comunicato stampa.
La Provincia autonoma di…
La Provincia autonoma di Bolzano, e quindi anche l'ASTAT, fanno sempre tesoro delle critiche (soprattutto di quelle costruttive): abbiamo già provveduto a far correggere il comunicato stampa online.
Habe meine Sprachgruppe -…
Habe meine Sprachgruppe - mit ein paar technischen Anlaufschwierigkeiten und Ärgernissen - online erklärt und dann den Brief weggeworfen. Erst jetzt hier lese ich, dass der Brief für die gesamte Familie gewesen wäre. Tja, blöd gegangen, ASTAT, kann ich da nur sagen. Man könnte das Ganze durchaus klarer kommunizieren.
Mi chiedo cosa ne pensino a…
Mi chiedo cosa ne pensino a Gaza dei nostri gravissimi problemi...