Elly Schlein fa tappa a Bolzano
Elly Schlein arriva a Bolzano. Dopo il comizio dello sfidante (nonché presidente dell'Emilia Romagna) Stefano Bonaccini, la candidata alla segreteria del Partito Democratico interverrà domani, giovedì 9 febbraio alle 17.30 presso la Sala Rosenbach di Piazza Nikoletti a Oltrisarco. In Alto Adige, lo ricordiamo, il Comitato Schlein è guidato da Diego Laratta, presidente del quartiere Gries-San Quirino ed esponente dei Fridays for Future. Nel percorso congressuale del PD per la scelta del successore di Enrico Letta, però, la gara in queste ore è soprattutto nei circoli. Sono infatti gli iscritti al partito che stanno scegliendo tra i quattro candidati (oltre a Bonaccini e Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo). Il voto proseguirà fino a domenica 12 (e una settimana in più in Lombardia e Lazio, ora al voto per le regionali). I due candidati più votati andranno al ballottaggio alle “primarie aperte” del 26 febbraio.
Bonaccini in lieve vantaggio
I dati ufficiali di questa prima fase saranno forniti questa settimana direttamente dal Nazareno, sede del partito a Roma, onde evitare tensioni e dati contrastanti. Perché internamente è già in atto una guerra sui numeri "ufficiosi" diffusi da alcuni comitati. Secondo il sindaco di Firenze Dario Nardella, coordinatore nazionale della “mozione Bonaccini”, nella zona del capoluogo toscano sarebbe in testa il governatore dell’Emilia, mentre i sostenitori di Schlein a Pisa sostengono l’opposto, dandola in vantaggio in molte città del Nord. Complessivamente, secondo i dati più circolati, il distacco nei circoli tra Bonaccini e Schlein sarebbe compreso tra il 10 e il 13%: Bonaccini intorno al 50% e Schlein al 37/40%. In Sudtirolo non ci sono ancora dati disponibili sui circa duecento iscritti al voto.
Il rapporto coi Verdi
Non sarà la prima visita di Elly Schlein in Sudtirolo. La deputata ha infatti un forte legame con Bolzano. Un rapporto costruito e coltivato negli anni, nato sulle orme di Alexander Langer, a partire da quando l’allora europarlamentare lasciò il Partito Democratico di Matteo Renzi, nel 2015. Nell'ambito della collaborazione coi Verdi europei e dell'impegno di Schlein per la riforma del Regolamento di Dublino, nel 2016 fu a Bolzano per un incontro sulla questione migratoria organizzato dai Giovani Verdi. Nello stesso anno partecipò a un dibattito presso il Circolo della stampa di Bolzano tra “sì” e “no” al referendum costituzionale mentre nel 2018 giunse in Alto Adige a sostegno della candidatura alle politiche con “Liberi e Uguali” dei verdi Norbert Lantschner e Laura Polonioli.
Al termine del suo mandato a Bruxelles, nel maggio 2019, fu invece ospite dell’Ost-West Club di Merano. Il moderatore Gabriele Di Luca, evocando Langer, la definì una Hoffnungsträgerin, una “portatrice di speranza” per la politica italiana. Da vicepresidente dell’Emilia Romagna, tornò a Bolzano nel 2020, a sostegno della campagna elettorale dei Verdi e del candidato sindaco Renzo Caramaschi: “Sono a Bolzano - specificò in quell’occasione - per sostenere il centrosinistra e in particolare la lista dei Verdi Grüne Vërc con i quali collaboro da anni e apprezzo la loro carica ideale e il loro forte radicamento sul territorio”.
Ultima tappa bolzanina lo scorso aprile, per la presentazione del libro-essay “La nostra parte” assieme all’assessora comunale verde Chiara Rabini: “Ho tra le mani un libro di una persona alla cui memoria sono legatissima, Alexander Langer. Non c’è pensiero più attuale e lungimirante di quello che ci ha lasciato”, esordì Schlein nell’incontro all’Auditorium del capoluogo, spiegando poi in un’ampia intervista a Salto.bz come “con la sua straordinaria lungimiranza”, Langer avesse già colto “l’inscindibilità tra sinistra ed ecologismo, sostenendo che la conversione ecologica avverrà quando apparirà socialmente desiderabile”.