Offensiva contro il contagio
Cresce anche in Alto Adige il numero di persone positive al coronavirus, mentre a livello nazionale è stata decretata la linea dura contro il contagio sperando che il picco sia vicino. Il governo attraverso il decreto firmato dal premier Conte ha messo in quarantena l’intera Lombardia e 14 province del nord, allegando una serie di norme che interessano anche la provincia di Bolzano: disposta la sospensione di teatri, cinema, messe e cerimonie, la chiusura di pub, discoteche, sale giochi e scommesse, musei, centri culturali, mentre ristoranti e bar devono rispettare la distanza di un metro fra i clienti. Riguardo ai numeri, il bollettino di domenica pomeriggio parla per il Sudtirolo di 27 individui con test positivo e dunque una probabile infezione da Covid-19 (termine che indica la malattia provocata dal virus Sars-CoV-2). Sono 17 i casi nuovi emersi sabato. Uno dei pazienti è trattato nel reparto di cure intensive. Ancora, ci sono i primi otto ospiti della caserma Baisi di Colle Isarco, adibita alla quarantena: erano stati in contatto con malati ma non hanno sintomi.
Le misure per l’Alto Adige
A due mesi dall’identificazione del virus in Cina e poco più di uno dalla sua comparsa in Italia, il fine settimana del 7-8 marzo è quello che segna l’avvento delle misure finora più risolute per bloccare il contagio. L’appello alla responsabilità della popolazione è generale ed è richiesto l’impegno di tutti. “In Alto Adige i cittadini sono chiamati a tenere comportamenti idonei” precisa la Provincia che illustra le norme valide per il territorio di competenza.
In Alto Adige i cittadini sono chiamati a tenere comportamenti idonei (Provincia di Bolzano)
Il nuovo decreto del governo (qui il testo completo), chiarisce Palazzo Widmann, prevede anche in provincia di Bolzano “la sospensione di tutti gli spettacoli teatrali e cinematografici, la chiusura di pub, discoteche, sale giochi, sale scommesse, musei e centri culturali”. “Ristoranti e bar potranno rimanere aperti, ma a patto di far rispettare la distanza di un metro fra le persone; in caso di violazione di questa disposizione è prevista quale sanzione la sospensione dell’attività. Il rispetto della distanza di un metro vale anche per gli esercizi commerciali, che inoltre dovranno contingentare gli accessi per evitare assembramenti. A chi accompagna i pazienti nei reparti di pronto soccorso è fatto divieto di sostare nelle sale di attesa, limitate dalle direzioni delle strutture gli accessi di parenti e visitatori nei luoghi di degenza per anziani. Per quanto riguarda i luoghi di culto, infine, sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri”.
Comportamenti idonei
I comportamenti idonei sono lavarsi le mani più volte al giorno, evitare assembramenti di persone in ogni luogo sia pubblico che privato, limitare, se possibile, gli spostamenti al minimo necessario. “Nei luoghi che restano accessibili - continua la Provincia - deve SEMPRE essere mantenuta la distanza di un metro da altre persone per evitare che con lo stretto contatto si possa trasmettere il virus. Gli accompagnatori di pazienti non possono permanere nelle sale di attesa dell’accettazione e dei pronto soccorso. I parenti ed i visitatori strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani possono visitare i congiunti solo nei casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura”.
Anziani
Persone anziane o affette da patologie croniche o molteplici, continua l’amministrazione, sono fortemente raccomandate ad evitare di uscire dalla propria casa se non in caso di stretta necessità e sempre mantenendo la distanza di un metro da altre persone. Persone con sintomi da infezione respiratoria o febbre (maggiore di 37,5 gradi) devono rimanere al proprio domicilio, limitare al massimo i contatti sociali e contattare telefonicamente il proprio medico curante. Questi, dopo un primo controllo, comunicheranno i casi sospetti all’Azienda sanitaria dell’Alto Adige.
Chi è positivo non si può muovere
Vige il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora - sottolinea Palazzo Widmann - per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena o risultati positivi al virus.
I numeri in provincia
L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige precisa che sabato sui 48 pazienti sottoposti a analisi e tamponi sabato sabato, 17 sono risultati positivi al test. Il totale di persone probabilmente infette sale così a 27, anche se per 26 di loro manca ancora la conferma da Roma. Uno dei pazienti è in cura presso il reparto cure intensive.
L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ricorda che in presenza di sintomi compatibili con quelli del coronavirus NON bisogna in nessun caso rivolgersi al medico di fiducia e neppure al pronto soccorso, ma telefonare al numero verde 800 751 751. Bisogna chiamare il numero verde anche qualora sussista il sospetto di un possibile stretto contatto con una persona infetta, e sempre in questo caso è necessario osservare l’isolamento in casa. Anche in presenza di poche linee di febbre, sintomi influenzali e raffreddamento, conclude Sabes, è consigliato di restare in casa fino a completa guarigione.
Manchmal wäre es besser der
Manchmal wäre es besser der Kommentar Button würde nicht funktionieren.
Comunque sia sabato che
Comunque sia sabato che domenica l'elicottero della protezione civile era in continuo esercizio epr soccorrere gli sciatori. E' uno schifo! Questa vicenda riguarda tutto il mondo! Si richiede un minimo di sacrificio e c'è gente che se ne frega!
In risposta a Comunque sia sabato che di Massimo Mollica
so ist es; pecunia non olet.
so ist es; pecunia non olet.
Comunque gira voce che i
Comunque gira voce che i contagiati in provincia siano molti di più, soprattutto tra i giovanissimi.
Io spero tanto che queste voci siano false.