Politica | Bolzano

Capannone per la musica a ponte Roma?

Il sindaco Caramaschi rivela che Hager avrebbe messo a disposizione l’area industriale per uno spazio-eventi notturno: “Il Comune ci sta lavorando”. Dubbi dal Team K.
Quartiere Ponte Roma
Foto: succus
  • Schiamazzi notturni causati da un dj improvvisato”: il giovane che per alcun giorni ha acceso “a tutto volume” delle casse acustiche in piazza delle Erbe a Bolzano è stato tema di un lungo confronto in Consiglio comunale ieri (7 marzo). La domanda d’attualità del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia sul singolo caso e i “chiarimenti” del sindaco Renzo Caramaschi che ha elencato gli svariati interventi della polizia municipale per sequestrare l’attrezzatura di amplificazione (in casi del genere “si tratta di persone ammalate da curare”, ha chiosato il primo cittadino alludendo alla salute mentale dell’uomo) sono stati l'occasione per una riflessione sulla vita notturna in città.

  • Il consigliere comunale del Team K, Matthias Cologna: "Al Comune servono spazi a medio lungo termine". Foto: Team K
  • “Ancora una volta ci concentriamo su una singola persona, ma non sulla domanda di musica, spazi ed eventi di quelle cinquanta persone che ballavano in piazza. Una domanda che la città non copre” ha replicato il consigliere del Team K Matthias Cologna, “le masse in piazza Erbe ci sono proprio perché non ci sono alternative. Serve una socialità notturna più organizzata, che il Comune negli ultimi anni non è riuscito a garantire e normare”. Il gruppo consiliare del Team attraverso un documento-voto (poi bocciato) ha chiesto alla Giunta di “intensificare le ricerche per trovare spazi di svago per vivere la città anche nelle ore notturne”.

  • Ancora tempi lunghi per l'Areale

    “Stiamo lavorando, ci sono tempi tecnici che non dipendono da noi ma da RFI, che sta elaborando l’accordo affinché il Comune prenda l’area in gestione e la renda fruibile — fa sapere in aula l’assessora comunale alla cultura Chiara Rabini (Verdi) a proposito degli usi culturali dell'Areale ferroviario — Anch’io vorrei fossero più celeri. Ma il Comune ha aperto un tavolo con gli uffici comunali, esperti e associazioni, per ragionare sulle autorizzazioni e il regolamento degli artisti di strada all’interno del progetto City of music Unesco. Aspettiamo l’esito concreto prima degli annunci”, sottolinea Rabini.

  • Il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi: "Sono investimenti dell’ordine di 400mila euro e non è semplice. Dovremmo anche trovare le modalità amministrative". Foto: Comune di Bolzano
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    Ponte Roma? Noi abbiamo l’obiettivo della musica giovanile, la Provincia di uno skate park coperto.

     

    Ma un tassello nuovo e del tutto inedito lo aggiunge il sindaco Renzo Caramaschi: “C’è poi un capannone indicato a Ponte Roma, nella parte che si vorrebbe edificare (da Hager-Tosoloni, ndr). Abbiamo già fatto dei sopralluoghi per fare dei preventivi e capire quanto ci vorrebbe a metterli a norma. Certo, sarebbe buono se la Provincia non lavorasse su quello mentre ci lavoriamo noi. Noi abbiamo l’obiettivo per la musica giovanile, loro di uno skate park coperto”. Il sindaco avrebbe anche interpellato Heinz Peter Hager per chiedere chiarimenti, ottenendo rassicurazioni: “Dà preferenza al Comune o alla Provincia? Ho chiesto alla proprietà e la risposta è stata a favore del Comune. Ma sono investimenti dell’ordine di 400mila euro e non è semplice. Dovremmo anche trovare le modalità amministrative. Pure avere a che fare con Rete ferrovie italiane non è facile. I treni vanno bene, ma forse amministrativamente è più complesso”.

  • (a destra) Il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager: avrebbe offerto al Comune uno dei capannoni industriali della zona oltre Ponte Roma. Foto: Succus
  • "Non diventi merce di scambio"

    “Mentre si aspetta ancora l'apertura dell'Areale per eventi a carattere temporaneo, è positivo che Hager abbia messo a disposizione (naturalmente a pagamento) i capannoni dentro il suo progetto del quartiere Ponte Roma”, commenta a SALTO Matthias Cologna. “Dev’essere però chiaro che al Comune servono spazi a medio lungo termine per ammortizzare eventuali investimenti e creare un luogo attraente e che in ogni caso questa questa messa a disposizione non può essere vista come merce di scambio per un'eventuale costruzione di edifici ad uso abitativo in quella zona”, conclude l’esponente del Team K.

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Simonetta Nardin Ven, 03/08/2024 - 17:42

Cui prodest?
Ha tutta l’aria di un cavallo di Troia per mettere le basi per il quartiere che i privati intendono costruire. Una volta che il Comune utilizza quello spazio per qualsiasi uso come negare le autorizzazioni per fare altro? Il Comune dovrebbe far pagare tutto ai privati, che hanno solo da guadagnarci da una tale operazione.

Ven, 03/08/2024 - 17:42 Collegamento permanente
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Andrea Terrigno Lun, 03/11/2024 - 12:07

Espropriare, altrochè pagare affitti agli affaristi.
Ma come s'é visto per il KuBo, si fanno sempre le cose a metà, o per dirla meglio: viene sempre ponderato chi possa farci l'affare e chi la bella figura iniziale (per successivamente fregarsene) invece di prendere una decisione coraggiosa che prenda piede e crei indipendenza.
MAHLZEIT!

Lun, 03/11/2024 - 12:07 Collegamento permanente