La primavera del volley italiano abita in Trentino Alto Adige. La sentenza è stata scritta ieri dalla Gazzetta, attraverso una titolazione ad effetto che non può che fare un grande piacere agli appassionati di questo sport ed alle società regionali che sono state protagoniste dell'exploit.  

“Nel maschile Trento ha chiuso prima la stagione regolare e stasera gioca l’andata della finale di Coppa Cev contro Mosca. Nel femminile Bolzano è sbarcata in A-1 (per la prima volta) arrivandoci dalla B-2 in soli 4 anni! Il presidente Favretto: “E chi se lo aspettava? Frutto di lavoro e sacrificio e ora ci servono i denari”. E la Trentino Rosa è quarta in A-2.“

Inizia con frasi bucoliche quindi il lungo articolo che racconta la storia di un successo annunciato già da diversi anni nel Trentino e divenuto regionale solo quest’anno grazie alle ragazze bolzanine del Neruda Volley. Ma l’autore, il giornalista Nicola Baldo, scende subito con i piedi per terra, senza però esagerare viste le caratteristiche peculiari della disciplina di cui stiamo parlando. 

“Trento e Bolzano sono due città separate da poco meno di 60 km. Per spostarsi da uno all’altro dei due capoluoghi di provincia del Trentino Alto Adige-Südtirol si può usare l’autostrada oppure godersi una più lunga, ma più affascinante galoppata fra verdi pendii e vitigni pregiati ai piedi delle Dolomiti, patrimonio mondiale naturale dell’umanità dell’Unesco. Là, dove Gewurztraminer e Teroldego si sfiorano e si abbracciano, crescono molto bene anche bagher e schiacciate.”

Nell’articolo della Gazzetta viene intervistato il presidente entusiasta del Neruda Volley Rudy Favretto che trova modo, ancora, di manifestare tutta la sua incredulità in merito al risultato raggiunto dalle sue ragazze. 
Ricordiamo che le atlete bolzanine del Neruda Volley sono approdate ai campionati nazionali solo nel 2011. Con l’allenatore Fabio Bonafede il prossimo anno per la prima volta Bolzano potrà dunque vivere il  campionato A1 di pallavolo. 

I 4 anni magici delle ragazze del Neruda vengono sintetizzati nel lungo articolo della Gazzetta, del quale vi consigliamo la lettura.