La partita politica sui profughi
Come se non avessero abbastanza gatte da pelare i vertici della SVP - tra l’altro con consiglio provinciale riunito e quindi opposizioni permanentemente all’attacco nell'aula del Landesrat, viste anche le ultime ore di campagna elettorale per le comunali - hanno dovuto affrontare in fretta e furia l’acuirsi dell'emergenza profughi.
Oltre alla gestione della situazione in stazione a Bolzano infatti gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da nuovi arrivi dal sud Italia e la necessaria ridistribuzione dei profughi già presenti a Bolzano. Con la grave incognita (gravissima in periodo preelettorale) legata alla necessità di individuare location in altre località della provincia, come chiesto a gran voce dalla città di Bolzano sia da parte delle opposizioni che da parte del sindaco Spagnolli.
Il colpo di scena è giunto con disponibilità manifestata alla provincia da parte della Signa di Benko, per mezzo del suo plenipotenziario Hager, di utilizzare per l’accoglienza l’Hotel Alpi, acquistato dall’imprenditore austriaco per inglobarlo nel previsto Kaufhaus e dismesso da mesi.
Mentre ieri dunque il giovane popolo del No Benko manifestava pacificamente nei giardini della stazione, beccandosi tra l’altro la multa dei vigili per la musica della vivo proposta senza regolare permesso, a pochi metri si compiva potremmo dire il ribaltamento (apparente) del tormentone ‘Benko compra cose’.
La Signa infatti ha messo a disposizione ‘a titolo gratuito’ l’Hotel Alpi, tra la rabbia esplicita (e forse anche gioia vista la povertà di temi della campagna elettorale nel capoluogo) dei partiti della destra italiana. Al danno si è aggiunta la beffa: per ripulire la struttura è stata chiamata una ditta di pulizie che impiega immigrati africani. Zittendo in questo modo eventuali critiche di opportunismo da parte della sinistra sociale.
Una cosa è certa: la mossa di Benko-Hager nei confronti della SVP in evidente imbarazzo nella necessità di catapultare rifugiati in provincia per alleggerire il ‘peso’ nel capoluogo, avrà senz’altro delle conseguenze nei prossimi mesi, quando si dovrà arrivare alla parola fine sulla questione Kaufhaus.
Nella giornata di oggi si sparano le ultime cartucce. Per il PD sarà in Alto Adige Deborah Serracchiani, braccio destro di Renzi. Ed anche i 5 Stelle serreranno le fila con i deputati Fraccaro e Di Maio. Poi la parola passerà agli elettori, che si recheranno forse alle urne osservati dai profughi dalle finestre dell’Hotel di via Alto Adige. Chissà se qualcuno riuscirà mai a spiegar loro, fuggiti da guerre e carestie, di quale film sono diventati protagonisti. In Alto Adige Südtirol.
Pensate se tutta questa foga,
Pensate se tutta questa foga, questo impegno nel protestare lo impiegassimo contro la mafia, contro le tangenti, contro gli sprechi e chi non paga le tasse! Se ci incazzassimo tutti quanti per tutto questo avremmo centinai di miliardi in più nelle casse dello Stato e vivremmo tutti in un paese migliore! E invece...