“Siamo delusi”
La Germania non parteciperà al vertice sul traffico (Brenner meeting) del 12 giugno convocato a Bolzano dal coordinatore del corridoio scandinavo-mediterraneo della UE Pat Cox, e il gioco degli equilibri diplomatici si complica. Alla base della decisione, annunciata ieri (7 giugno) dal ministro tedesco Andreas Scheuer, c’è il piano austriaco sul “numero chiuso” di tir sull’A22 nelle giornate da bollino nero. Su tutte le furie è andato il capitano del Tirolo Günther Platter che ha accusato la Germania di non essere interessata realmente a un trasferimento del traffico pesante su rotaia.
Rammarico esprime il cancelliere austriaco Sebastian Kurz per la rinuncia della Germania ribadendo “piena comprensione per la netta linea del governatore tirolese Platter a difesa della popolazione. Austria, Italia e Germania sono chiamate a trovare una soluzione comune per ridurre l’impatto del traffico transalpino”. Kurz ha fatto sapere che il tema del traffico pesante sarà affrontato martedì prossimo in un incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel e intanto confida in un altro vertice trilaterale in tempi brevi.
Non nascondendo l’amarezza per la disdetta tedesca il governatore sudtirolese Arno Kompatscher, però, ci spera ancora. L’auspicio è di un ripensamento da parte di Berlino ora, perché il summit è “il luogo migliore per confrontarsi e per trovare infine una soluzione condivisa. La questione del traffico transalpino è troppo urgente e una soluzione a favore della popolazione e dell'ambiente non può più attendere”. “Delusa da questa decisione incomprensibile della Germania”, si dice anche la responsabile dei trasporti tirolese Ingrid Felipe.
Il #Brenner-meeting a Bolzano è un‘opportunità per trovare delle #soluzioni comuni alla problematica del traffico sull’asse del #Brennero. Le polemiche alla viglia non ci aiutano a raggiungere l’obiettivo. L’Alto Adige/Südtirol è deluso della disdetta di @AndiScheuer.
— Arno Kompatscher (@ArnoKompatscher) 7 giugno 2018
Il summit sulla mobilità dell’asse del Brennero al NOI Techpark (che per ora resta confermato, anche se Kompatscher non esclude uno slittamento) è nato con l'intento di far discutere, a tutte le delegazioni, le misure elaborate dai quattro gruppi di lavoro transfrontalieri che riguardano soluzioni possibili per la gestione del traffico, il suo monitoraggio, la politica dei pedaggi e l’autostrada viaggiante. Certo il ministro austriaco Norbert Hofer non appare conciliante, il contingentamento dei tir in Tirolo, ha detto, “non è in contrasto con le direttive europee, come confermato recentemente dalla Commissione europea”.