Verdi e Sel: "da parte dell'SVP sempre la stessa politica"
In merito alle competenze provinciali introdotte per regolare il commercio al dettaglio nel verde agricolo e nelle zone produttiveIl il giudizio dei Verdi è sostanzialmente favorevole. Il partito ambientalista si dice infatti contrario alla proliferazione dei centri commerciali promossa dalla politica di Monti. Quello che non va giù ai Verdi è invece il metodo adottato per inserire le norme, intese come provvedimenti specifici per Bolzano e quindi deboli giuridicamente ed esposte a prevedibili ricorsi da parte delle regioni confinanti.
Fermamente contraria è invece la posizione dei Verdi altoatesini in merito alla deroga concessa alla Provincia in merito alla distanza minima tra edifici, vista come una vera e propria norma "ad Palatium", che priverebbe i cittadini altoatesini del "diritto sacrosanto a non vedersi costruire palazzi addosso alla propria facciata ed anche a mantenere il valore della propria abitazione, che andrebbe a ridursi una volta soffocata dall’assedio di nuovi palazzoni".
I due emendamenti citati, approvati oggi dal Senato, dovranno passare ora alla Camera dove gli ambientalisti possono contare sull'apporto diretto del deputato Florian Kronbichler, eletto nel febbraio scorso grazie ad un accordo con Sel.
Urbanistica: competenze e responsabilità siano nostre.
Cara redazione Salto.bz, leggo nel vostro articolo di "proliferazione dei centri commerciali promossa dalla politica di Monti". Se ci si riferisce alle norme sulle liberalizzazioni commerciali, si tratta di normative europee alle quali l'Italia si sta adeguando. Se si intende invece di politiche di incentivo economico ai supermercati, Ció non mi risulta, anzi i dati ci dicono che negli ultimi anni la formula degli iper- e grandi supermercati è in declino a favore di punti di vendita medio-piccoli. I primi grandi centri commerciali in provincia sono stati autorizzati dalla Provincia Autonoma e dai Comuni, Twenty e Outlet Brenner, per esempio.
Sono comunque assolutamente d'accordo che la competenza primaria per l'urbanistica rimanga alla Provincia. Dobbiamo essere noi a decidere sul nostro territorio, ma anche ad assumerci le nostre responsabilità, smettendo di cercare il responsabile dei problemi a Roma o a Bruxelles.