A Bolzano ci pensa Salvini
Non sta bene arrivare a casa di qualcuno a mani vuote. Il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, atteso, salvo sorprese, per un doppio appuntamento domenica 14 e giovedì 18 ottobre nel capoluogo altoatesino nel clou della campagna elettorale, ha deciso di assegnare, nell’ambito del piano di assunzioni straordinario per le forze dell’ordine, quattro nuovi agenti alla questura di Bolzano, città che del resto qualche anno fa definì una novella Beirut. L’organico verrà potenziato in tutto di 23 unità “già dalle prossime settimane, per crescere ancora nel 2019 grazie al piano di assunzioni straordinario voluto da Salvini: è quanto previsto per le province di Trento e Bolzano. A Bolzano arriveranno quattro unità, mentre Trento ne attende diciannove”, riporta una nota dell’ufficio stampa del responsabile del dicastero degli Interni.
“Da piazza Dante a Trento fino alla zona davanti alla stazione di Bolzano non possiamo abbassare la guardia. Siamo attenti alle richieste d'aiuto che arrivano dal territorio”, prosegue la nota che cita poi i recenti episodi di cronaca. “Pochi giorni, fa a Trento, un gruppo di stranieri ha malmenato alcuni giovani, mentre a Comano Terme un paio di extracomunitari ha aggredito dei carabinieri. Queste e altre segnalazioni sono arrivate sulla scrivania del ministro, che quotidianamente ha una rassegna stampa con le notizie locali e che riguardano la sicurezza. Nel piano di riorganizzazione e rafforzamento di tutte le questure d'Italia, gli uffici del Viminale stanno lavorando anche sulla situazione di Trento e Bolzano. Nel 2018, a Bolzano, al 23 settembre è stata assicurata l'operatività di 64 equipaggi della prevenzione crimini della polizia per un totale di 192 unità. Nel 2018, a Trento, al 30 settembre hanno lavorato 437 equipaggi della prevenzione crimini della polizia per un totale di 1.311 unità”.
Per il piano di assunzioni straordinario, a cui dovrebbe essere destinato un miliardo di euro (non è chiaro tuttavia dove verranno reperite tali risorse), sono previste 10 mila assunzioni entro il 2019. Assunzioni che però, stando a quanto riferisce il Corriere della Sera, non arriveranno prima di due anni - sempre che si trovino i soldi -, e si effettueranno a fronte di tagli in varie sedi del territorio italiano.