Bike sharing? Il costo supera l'incasso
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Era il 2019 quando il Comune di Bolzano presentava alla cittadinanza "Bici Bolzano", il servizio di Bike-Sharing, un progetto "promosso nell'ambito di un'ampia strategia di mobilità attraverso una rete integrata di trasporto pubblico in grado di offrire ai cittadini un ventaglio di alternative per gli spostamenti urbani".
A 5 anni dall'arrivo di 100 biciclette - di cui la metà a pedalata assistita - nel capoluogo altoatesino, il servizio rischia di trasformarsi in un vero e proprio flop. Forse per la scomodità degli utenti di doversi recare in una delle 16 "stazioni bici" o, forse, per la non molto intuitiva modalità di pagamento del servizio, il progetto non sembra attrarre né gli altoatesini né i turisti. Già alla fine della primavera di quest'anno, il consigliere comunale Claudio Della Ratta, sottolineava come il bike sharing è costato al Comune circa 550 mila euro, di cui circa 130 mila finanziati da fondi ministeriali. Dalle 16 stazioni, al Comune entrano meno di 22 euro al giorno (circa 8 mila euro all'anno), faceva notare ancora Della Ratta.
Sentito da SALTO, l'assessore Stefano Fattor afferma: "Oggettivamente l'attività non ha mai preso piede. I costi superano gli incassi. Così com'è strutturata, l'attività ha poco senso. Però l'iniziativa non verrà smantellata perché il sistema di pagamento verrà integrato a quello di STA, ovvero all'AltoAdige Pass".
La STA: "Se ci sarà il nostro marchio serve garantire qualità"
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Le postazioni del Bike Sharing
- Viale della Stazione
- Via Claudia Augusta
- Via Maso della Pieve
- Fiera
- Via Galilei (presso il Comando della Polizia Municipale)
- Palasport - Via Resia
- Ospedale - Via Lorenz Böhler
- Piazza Gries
- NOI Techpark - Via A.Volta
- Piazza Matteotti
- Piazza Don Bosco
- Stazione a valle della funivia del Colle
- Ponte Talvera
- Piazza Ziller
- Viale Europa
- Stazione Casanova
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Nonostante se ne parli da ormai 5 anni, l'integrazione del sistema di pagamento del bike sharing con l'AltoAdige Pass potrebbe concretizzarsi a breve. "Stiamo sviluppando una piattaforma - dice il Direttore Generale di STA, Joachim Dejaco - che consentirà di utilizzare, e pagare con la stessa modalità, più servizi di trasporto. Si va dai parcheggi ai treni e bus. Quindi ben venga anche il bike sharing di Bolzano". Dejaco, però, sottolinea: "Se ci sarà il nostro marchio, allora si dovrà garantire un certo livello di qualità. Il servizio di noleggio bici, per com'è strutturato ora, è utile a chi fa spostamenti brevi, non a chi va a lavorare: per i pendolari è indubbiamente più comodo avere una propria bicicletta."
«Forse per la scomodità…
«Forse per la scomodità degli utenti di doversi recare in una delle 16 "stazioni bici" o, forse, per la non molto intuitiva modalità di pagamento del servizio […]»
O forse (anche) per via del monolinguismo italiano, illegale per un servizio pubblico o concessionato, che già in partenza esclude una fetta di potenziali utenti?
https://www.brennerbasisdemokratie.eu/?p=83565
Ein Ergebnis von Unfähigkeit…
Ein Ergebnis von Unfähigkeit. Davon gibt es in Bozen so einige!
In una città dove…
In una città dove praticamente chiunque possiede una bicicletta che risultati pensavano di ottenere?
Posso capire in contesti come la stazione che può far comodo ma negli altri contesti, io personalmente, non ne vedo l'utilità.
Man nehme sich ein Beispiel…
Man nehme sich ein Beispiel an Innsbruck: Hier können die sogenannten "Stadträder" an über 50 Stationen ausgeliehen werden.
Die Nutzung kann dabei über verschiedene Arten abgerechnet werden. Z.B. mit dem Vorteilstarif um 9€ ist bei jeder Leihe die erste halbe Stunde kostenlos, danach kosten 30 Minuten 1€.
Das beste an der Sache ist jedoch, dass Arbeitgeber für ihre Mitarbeitenden kostenlose Nutzungen vereinbaren können. Neben allen Universitäten der Stadt ist somit eine Nutzung auch für die über 8000 Mitarbeitenden der TirolKliniken niederschwelligst möglich. Das zeigt sich auch am Stadtbild: Ständig sind die Räder unterwegs, die Nachfrage ist riesig.
Geschätzte Verantwortliche, bitte nutzen Sie die aktuelle Debatte nicht für eine mögliche Einstellung oder Kürzung der Dienstleistung, sondern schaffen Sie einen niederschwelligeren Zugang und dehnen Sie das Angebot auch auf andere Städte im Land aus.