Sui taxi l'authority boccia il Comune
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Dai tassisti agli amministratori comunali: tutti stavano aspettando il parere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Eppure, forse, proprio all’interno di quel documento nessuno si sarebbe aspettato di trovare così tante “stangate” al Regolamento Taxi e Ncc del Comune di Bolzano, approvato dalla Giunta comunale. Dalle vaghe modalità con cui è stato stabilito il numero di nuove licenze taxi da introdurre a Bolzano, fino all’obbligo - che scatterà dal 2028 - di esercitare il servizio taxi con veicoli genericamente definiti “con emissioni contenute”, l’Autorità boccia molti aspetti del sistema taxi di Bolzano, esprimendosi su ogni punto in modo molto netto. Fino al 26 settembre, giorno della pubblicazione del parere, la domanda principale alla quale l’amministrazione locale sperava che l’Autorità potesse rispondere era: quante licenze dei taxi in più servono a Bolzano? Il Comune di Bolzano, infatti, aveva chiesto un parere sul numero - fissato dalla Giunta a 25 - di nuove licenze previste all’interno del Regolamento, prevedendo quindi che si passasse da 50 a 75. Ora però la questione si è stravolta. Gli spunti offerti dal documento sono di interesse pubblico e vanno ben oltre una semplice cifra.
SALTO ha analizzato il parere espresso dall'authority nel documento firmato dal Presidente di ART, con sede a Torino, Nicola Zaccheo.
Inoltre, anche Erich Vigl, neo presidente di Radio Taxi, la cooperativa che riunisce 48 tassisti bolzanini, su 50 totali, si è espresso criticamente riguardo alle scelte intraprese dal Comune di Bolzano. Questo nonostante, tra le altre cose, l’assessore comunale Stefano Fattor avesse fin da subito rassicurato i tassisti sul fatto che delle eventuali 25 nuove licenze ne saranno battute all’asta solo 10.
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Il parere: Bolzano bocciata su (quasi) tutto
Vediamo, allora, quali sono i punti più critici espressi nel documento.
Ad oggi, per la precisione, operano sul territorio comunale 50 tassisti, a cui si somma un’altra licenza dedicata al servizio per persone con disabilità. L'intenzione manifestata dal Comune, a causa di una documentata carenza del servizio, sarebbe quella di aumentare le licenze e portarle a 75, di cui 5 per il trasporto di soggetti con disabilità (cosa giudicata positivamente da ART).Secondo quanto riportato nel parare dell'Autorità, il Comune avrebbe intrapreso 2 strade per stabilire il numero di nuove licenze da introdurre. La prima è frutto di un paragone tra il numero di taxi presenti a Bolzano e quello in altri Comuni simili, ad esempio per popolazione e attività sociali ed economiche; la seconda deriva da un'analisi dei dati del monitoraggio del servizio taxi "forniti - scrive l’Autorità - dall'unica cooperativa operante in ambito comunale (la Cooperativa Radiotaxi di Bolzano, di cui sono soci 48 titolari di licenza sui 50 complessivi) relativi agli anni 2022, 2023 e parte del 2024".
Ma, nonostante ciò, il Comune - scrive ancora ART - "non pare aver ricavato il numero di licenze" necessarie a colmare la lacuna. È chiaro, invece, come la richiesta di 25 nuove licenze sia "l'esito di un confronto con le associazioni dei tassisti". Incontro durante il quale, ricordano ancora da Torino, il Comune di Bolzano chiedeva di passare da 50 a 100 licenze, e i tassisti hanno espresso "la volontà di contenere il numero di licenze entro e non oltre le 60/65". “Successivamente - sottolinea ART - la Giunta Comunale ha ritenuto di optare per un massimo di 75 licenze. In merito al numero 25, dunque, il giudizio dell'Autorità è netto: "I dati forniti dal Comune si configurano come elementi a supporto della scelta di incrementare il contingente, piuttosto che come analisi quantitative sviluppate al fine di ottenere il numero di licenze necessarie a rispondere alla domanda". Più che delle motivazioni, quelle espresse dal Comune si potrebbero quindi interpretare come delle giustificazioni per aumentare a 25 i taxi in circolazione.
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Il caos sul numero di chiamate “inevase”
Per chiarire le motivazioni alla base della richiesta di un aumento dei taxi, il Comune ha fornito all’Autorità i dati relativi alle “corse inevase a prima chiamata”, per ogni mese, negli anni 2022, 2023 e per parte del 2024, sia in termini assoluti, sia in percentuale rispetto al numero di chiamate assegnate. Non tutto però è come sembra.
Dai dati risulta che, in media, nel 2023 il 13% delle chiamate sono risultate inevase (nel 2022, il 12,6%). Il Comune successivamente, però, ha chiarito all’Autorità che la dicitura “corse inevase” si riferisce alle corse inevase a prima richiesta, ovvero il numero di chiamate ricevute, senza eliminare le eventuali chiamate multiple per richiedere lo stesso servizio da parte dello stesso utente nello stesso giorno e orario. Il fatto ha dell’incredibile. “Tale chiarimento - sottolinea l’Autorità - evidenzia come i dati forniti per le 'corse inevase a prima chiamata' siano plausibilmente sovrastimati, in quanto l’utente che non riesce a ottenere il taxi potrebbe ritentare più volte la richiesta, anche tramite un diverso canale. Sarebbe invece necessario disporre dei dati delle richieste di servizio che rimangono effettivamente inevase”.
Ma la questione non finisce qui. Perché oltre a essere sovrastimati i dati dei passeggeri rimasti senza taxi, c’è una sottostima riguardo alle corse effettuate dai taxi.I dati forniti riguardo alle corse effettuate da ogni tassista, infatti, “riguardano esclusivamente quelle assegnate dalla centralinista nei giorni dal lunedì al venerdì per 8 ore giornaliere. I taxi con minori corse rispetto agli altri lavorano prevalentemente nelle fasce serali e notturne. Pertanto, anche tali dati sono da utilizzare con cautela in quanto, plausibilmente, potrebbero essere sottostimati”, scrive l’ART. Nessun dato riguardante le chiamate inevase, quindi, sembra giustificare la scelta di aumentare proprio a 75 le licenze a Bolzano, nonostante non sia messa in dubbio dall'Autorità la necessità di avere più taxi.
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Secondo l'assessore Fattor, che accoglie positivamente il parere di ART, i nuovi taxi serviranno a coprire le fasce notturne che, dice, oggigiorno rimangono spesso scoperte.
A esprimersi criticamente riguardo all’atteggiamento del Comune, invece, è il neo presidente di Radio Taxi Bolzano, Erich Vigl: “Il Comune non è stato chiaro sul numero di corse inevase degli ultimi anni. È un dato fondamentale da fornire all’Autorità competente in modo che possa stabilire il numero esatto di licenze da introdurre. Credo che 10 licenze sia un numero che vada bene, 25 no, ci taglierebbe le gambe. Noi ci eravamo espressi così già diversi anni fa. Ma serve che si scriva esattamente all’interno del Regolamento ciò che si vuole fare nei prossimi anni. Ad esempio, che se ne introducono prima 10 e poi, vedendo come va, altre 5. Servono linee chiare, altrimenti le rassicurazioni della Giunta comunale rimangono solo parole”. -
I giudizi dell’Autorità: dalla CO2 al tariffario
Vista la necessità, però, un numero va stabilito. Ecco, allora, che l’Autorità - pur basandosi sui dati poco chiari forniti dal Comune - ritiene che siano necessarie mediamente circa “24 nuove licenze, con variazioni significative tra i diversi mesi dell’anno” e, ammette, che il numero potrebbe essere “sovrastimato”. Per ART, il Comune di Bolzano dovrebbe valutare di modulare i tempi di rilascio sulla base delle analisi delle evidenze che verranno raccolte nell’ambito del sistema di monitoraggio. “Qualora - si legge nel parere - in esito al monitoraggio risultassero richieste di servizio inevase concentrate esclusivamente in alcuni mesi/periodi dell’anno, il Comune potrà procedere a un rilascio successivo di nuove licenze, anche di tipo “stagionale””.
Un’altra criticità riguarda i veicoli a “emissioni contenute”. “A decorrere dal 1° gennaio 2028 - si legge nel parere - la Giunta municipale disporrà l’obbligo di esercitare il servizio taxi con veicoli con ‘emissioni contenute’. Per l’Autorità si tratterebbe di una formulazione piuttosto generica. L’invito è quello di individuare il requisito che dovrà essere soddisfatto dai titolari di licenza in “emissioni contenute”. ART sottolinea come non ci sia una specifica indicazione che consenta di individuare con certezza il requisito in termini quantitativi (ad esempio livello di emissioni di CO2 in termini di g/km) o qualitativi (ad esempio tipologia di alimentazione elettrica e/o ibrida ecc.). Inoltre, “appare discutibile il rinvio dell’applicabilità della disposizione ad una data tanto remota considerata l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale sempre manifestata nel territorio regionale di riferimento”.
“Prevedere l’esposizione del tariffario almeno anche in lingua inglese”
L’ultima criticità: la pubblicazione del tariffario. “È necessario - evidenzia ART - prevederne l’esposizione almeno anche in lingua inglese”. Inoltre, “al fine di consentire la stima approssimativa del costo di una corsa taxi è opportuno che nella medesima sezione sia pubblicata anche la spesa media relativa a corse per collegamenti tra punti strategici”. L'Autorità consiglia infatti di inserire dei tariffari stabiliti su determinati percorsi effettuati frequentemente come ad esempio, centro città - stazione o stazione - ospedale.
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Il costo delle licenze
Come già spiegato da SALTO, le licenze dei taxi hanno un costo non da poco. Secondo quanto dichiarato dall’assessore comunale Stefano Fattor, per introdurre le nuove licenze a Bolzano, potrebbe essere adottata la stessa formula utilizzata a Milano, facendo fede però alla Legge Bersani. “Il valore delle licenze sul libero mercato – dichiarava Fattor - potrebbe essere simile a quello di Milano, ovvero dai 180 ai 200 mila euro. Ma chiaramente non si possono proporre cifre così alte, infatti a Milano la base d’asta è stata fissata dall'Autorità di regolazione dei trasporti a 96.500 euro. Potrebbe essere lo stesso per Bolzano".
Se così fosse, viste le probabili 10 licenze che verranno introdotte, ai tassisti arriverebbero nelle tasche quasi 800 mila euro (quasi 20 mila euro a testa), in quanto il Comune di Bolzano ha scelto di utilizzare la Legge Bersani, che prevede che l'80% del valore delle nuove licenze vada a chi è già titolare di una licenza, il 20% rimanga al Comune. Al Comune, di conseguenza, dovrebbero arrivare quasi 200 Mila euro.
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Während der LH mit…
Während der LH mit autokratischen Partnern "paktelt" reicht der Zugriff mittels "Autority" längst bis auf die Taxisverwaltung, Wasser, Wertstoffe, Strom ...
Einsilbig und nicht mehrsprachig, Foppa.
Wo ist die gelobte Subsidiarität und beste Autonomie?
Was hat Foppa damit zu tun?
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