Società | Codice stradale

40 km orari, il limite non si tocca

La comunicazione ufficiale del prefetto Elisabetta Margiacchi. Della Ratta: “non finisce qui, sottoporrò il caso al viceministro dei Trasporti Nencini”.

Era il 2009 quando il duo Klaus Ladinser (allora assessore ai trasporti) e il sindaco Luigi Spagnolli introdussero il limite a 40 km orari nel centro abitato, decisione che ha diviso diametralmente sostenitori e detrattori in consiglio comunale e argomento che torna a far discutere a scadenza regolare cittadini e amministratori. Ora, il commissario del governo Elisabetta Margiacchi, “fermo restando la competenza esclusiva in capo al sindaco circa la regolamentazione della circolazione nei centri abitati e la fissazione dei limiti di velocità diversi rispetto a quelli previsti dalla legge”, mette un punto (anche se potenzialmente provvisorio) sulla questione. Condivise le motivazioni dei vigili - guidati dal comandante Sergio Ronchetti - secondo i quali il limite dei 40 km/h, che tuttavia non si applica alla zona industriale, riduce lo spazio di frenata da 26 a 19 metri e l’emissione di sostanze inquinanti.

La risposta ufficiale del prefetto arriva dopo una specifica richiesta di delucidazioni in merito da parte dell’ex consigliere comunale del Psi Claudio Della Ratta; “i limiti di velocità presenti nella nostra città, penalizzano oltremodo i cittadini di Bolzano. È innegabile che se ad esempio a Roma o a Trento, si viaggia su strada sgombra a 56 km/h si viene sanzionati con 41 euro, se accade a Bolzano si viene sanzionati con 169 euro e decurtazione di 3 punti dalla patente”, aveva scritto l'esponente dei socialisti nel documento inviato al commissario del governo. L’ordinanza sindacale “è formalmente sbagliata in quanto cita malamente il piano traffico” dichiara ora Della Ratta pronto a dare battaglia: “lunedì 16 novembre, mi vedrò con il viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini, e coglierò l’occasione per illustrargli la ingiustificabile disparità di trattamento vigente nel capoluogo”.