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Psychiatrische Wahrheit

Zwei Landesräte behaupten, dass der Psychiater Andreas Conca mit dem Verbot einer Buchvorstellung in Salurn nichts zu tun habe. Dokumente beweisen aber das Gegenteil.
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Foto: Salto.bz
Manchmal sind selbst zwei Landesräte keine Garantie dafür, dass die Wahrheit ans Tageslicht kommt.
So jedenfalls scheint es in einem Fall, der im vergangenen Herbst für Schlagzeilen sorgte. Salto.bz hat die Geschichte enthüllt.
Im Mittelpunkt steht die Triestiner Psychiaterin Giovanna Del Giudice und ihr Buch “… E tu slegalo subito”. Das im Meraner Alpha Beta Verlag erschienene Buch ist längst zum nationalen Bestseller geworden. Das Buch ist ein Plädoyer gegen die psychiatrische Zwangsverwahrung (contenzione in psichiatria).
Ausgehend von einem Fall aus dem Jahr 2006, als in Cagliari ein Psychiatrie-Patient an einer Lungenembolie starb, nachdem er sieben Tage lang festgebunden worden war, verurteilt die Autorin und Fachfrau die Isolierung von Patienten, die stationär psychiatrisch behandelt werden, und deren physische Ruhigstellung. Das Buch ist auch Teil einer gleichnamigen Kampagne gegen die gängigen Praktiken im Umgang mit Psychiatrie-Patienten.
Am 19. Oktober 2016 hatte der Salurner Gemeindebibliothekar Claudio Tommasini Giovanna Del Giudice zu einer Buchvorstellung in den Veranstaltungssaal des psychiatrischen Rehabilitationszentrums Gelmini in Salurn geladen. Doch drei Stunden vor Beginn der Veranstaltung erhielt Tommasini einen Anruf von Andreas Conca. Conca ist der Direktor des Psychiatrischen Dienstes im Gesundheitsbezirk Bozen, dem auch das Haus Gelmini untersteht.
Der Primar hatte zuerst den Salurner Gemeindesekretär aufgescheucht. Im Telefonat mit Tommasini echauffierte sich Andreas Conca dann über die Buchvorstellung, die Autorin und die Triestiner Psychiatrie-Schule. Concas Resümee: Die Vorstellung sei eine Gefahr für die Patienten und darf deshalb nicht im Haus Gelmini abgehalten werden.
Claudio Tommasini musste kurzfristig umdisponieren, damit die Buchvorstellung noch am selben Abend im Salurner Jugendzentrum über die Bühne gehen konnte.
 

Das Dementi

 
Nachdem diese unglaubliche Aktion Andrea Concas bekannt wurde, wollte der Primar von einem Verbot aber plötzlich nichts mehr wissen. „Andreas Conca hat mir erklärt, er habe überhaupt nichts verboten“, erklärte Gesundheitslandesrätin Martha Stocker wenige Tage später auf salto.bz.
Genau das ist auch der Tenor einer Landtagsanfrage, die Martha Stocker und Christian Tommasini jetzt gemeinsam beantwortet haben. Die drei grünen Landtagsabgeordneten Brigitte Foppa, Hans Heiss und Riccardo Dello Sbarba wollten die Gründe Concas für diesen drastischen Schritt erfahren.
 
 
Hier der Wortlaut der vier Grünen Fragen und die Antwort des Duos Tommasini-Stocker:
 
Frage 1: Se risulta vero che alla vigilia della presentazione del volume “E tu slegalo subito” di Giovanna del Giudice, edizione Alpha Beta, il primario di Psichiatria Andreas Conca abbia telefonato a Claudio Tommasini, bibliotecario a Salorno che aveva organizzato l ́evento, dicendo che la presentazione non poteva tenersi al centro di riabilitazione “Gelmini”, dove era stata programmata.“
Antwort: Non ci risulta che il Prof. Dr. Conca abbia detto alla vigilia della presentazione che questa non poteva tenersi al CR “Gelmini”. Invece è vero che i dirigenti e operatori del Servizio Psichiatrico in sede del CR Gelmini sono venuti a sapere della presentazione del libro per puro caso nemmeno 24 ore prima dell ́evento programmato e sono stati loro ad aggiornare in seguito il Direttore del Servizio Prof. Conca Andreas.
 
Frage 2: Se ciò è accaduto, quali ragioni ha addotto il Dr. Conca per questa sua richiesta?
Antwort: Il fatto non è avvenuto, come ci è stato riferito dal Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Dr. Thomas Schael.
 
Frage 3: „Il Dr. Conca ha vietato di tenere la presentazione, oppure il bibliotecario Tommasini avrebbe potuto comunque tenerla nel centro di riabilitazione “Gelmini” anche dopo la telefonata?“
Antwort: Si ribadisce l ́estraneità del Prof. Dr. Conca al divieto e si sottolinea che durante la telefonata intercorsa con il bibliotecario Tommasini è stato il Direttore del Servizio Psichiatrico stesso ad accettare la situazione, aggiungendo la disponibilità e l ́invito, in un futuro, a pianificare presentazioni pertinenti la psichiatria in accordo con gli addetti ai lavori, come già accaduto in passato.
 
Frage 4: Comunque sia, ritiene la Giunta provinciale che il Dr. Conca abbia fatto bene o male a chiedere lo spostamento della presentazione del citato volume?”
Antwort: Non c ́è stata richiesta di spostamento della presentazione.
 

Concas Brief

 
Die Botschaft der Landesräte ist eindeutig. Andreas Conca hat überhaupt nichts getan. Demnach muss der Salurner Bibliothekar Claudio Tommasini etwas falsch verstanden oder gar alles erfunden haben.
Salto.bz liegen aber die Beweise vor, dass die Wirklichkeit deutlich anders ist, als in der Antwort der beiden Landesräte dargestellt. Denn Andreas Conca hat den Stein geworfen und er versucht jetzt, die Hand zu verstecken.
Das zeigt ein offizieller Brief, den der Bozner Primar einen Tag nach seinen Telefonaten und der Buchvorstellung geschrieben hat. Der Brief stammt vom 20. Oktober, einem Zeitpunkt an dem die offizielle Polemik um die Buchvorstellung noch gar nicht begonnen hatte.
Das Schreiben auf dem offiziellen Dienstpapier von Andreas Conca ging an den Salurner Bürgermeister Roland Lazzeri, den Bibliothekar Claudio Tommasini, den Direktor der Sozialsprengels Bernhard von Wohlgemuth, den Südtiroler Sanitätsdirektor Oswald Mayr, den Direktor des Sanitätsbezirkes Bozen Umberto Tait, den medizinischen Direktor des Gesundheitssprengels Paolo Conci und die Leiterin des Kommunikationsamtes des Gesundheitsbetriebes Bozen, Waltraud Vieider.
 
 
 
Andreas Conca stellt in dem Brief seine Sicht der Dinge dar:
 
„Gentilissimi,
questa lettera la invio per ribadire e specificare quanto detto ed espresso ieri durante le telefonate intercorse pertinente la presentazione del libro… e tu slegalo subito Sulla contenzione in psichiatria (scrittrice: Giovanna del Giudice) del 19/10/2016 alle ore 20 al Gelmini.
Mi permetto di indirizzarla in primis al Sindaco, in quanto come primo cittadino, si fa tra l´altro carico nel nostro ambito psichiatrico dei TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e degli ASO (accertamento sanitario obbligatorio).
Con la presentazione di questo libro nel contesto psichiatrico al Gelmini si rischia gravemente di traumatizzare gli utenti ma soprattutto di stigmatizzare anche gli addetti ai lavori incluse le Forze del Ordine, il Sindaco stesso, i sanitari e la stessa popolazione civile.
La contenzione fisica è sempre un evento traumatizzante ed è una ultima ratio e segue come ultima ratio la deontologia, la scienza e la coscienza in dialogo con lo stesso utente, i parenti e gli operatori in contesti normativi trasparenti e controllabili.
La letteratura e la cultura ci permettono di esprimere le proprie opinioni e la democrazia ne è garante; fare della propria opinione una idea non piú questionabile come riferito nel libro e sostenuto dal movimento, che ci sta dietro, rischia di ideologizzare dei  beni individuali e comuni come la dignitá dell´uomo, il senso del dovere, la cultura della autodeterminazione e la responsabilitá civile, la responsabilità del ruolo, il valore della scienza e coscienza e la deontologia stessa.
„Con la presentazione di questo libro nel contesto psichiatrico al Gelmini si rischia gravemente di traumatizzare gli utenti ma soprattutto di stigmatizzare anche gli addetti ai lavori incluse le Forze del Ordine, il Sindaco stesso, i sanitari e la stessa popolazione civile.“
Il messaggio del libro pertinente una area ben descritta e specifica di una disciplina medica come è la Psichiatria alimenta questa processualità del pensiero ed è qui che come Direttore del Servizio Psichiatrico devo segnalare la inappropriatezza della scelta del luogo, il mancato coinvolgimento degli addetti ai lavori e il flusso di informazione, non lasciando cosí spazio al dialogo; l'aspetto piú grave, soprattutto perché sono convinto che non è voluto ma messo in atto, è il mancato rispetto verso utenti e operatori.
Sicuro di ulteriori occasioni al confronto e al dialogo
Saluto con stima
Andreas Conca“
 
Martha Stocker und Christian Tommasini schreiben in Ihrer Antwort auf die Grüne Landtagsanfrage: „Si ribadisce l ́estraneità del Prof. Dr. Conca al divieto.“
Wahrscheinlich hat Andreas Conca auch mit diesem Brief nichts zu tun.