Società | Merano

"Case: inerzia del Comune dannosa"

Verdi all'attacco: "L’attuale Giunta Dal Medico non crea condizioni favorevoli per realizzare alloggi a prezzi accessibili e rende la città poco attraente"
Merano vista sud
Foto: Wikipedia
  • Secondo stime IPES entro il 2033 Merano avrà bisogno di 950 appartamenti sociali o a prezzi calmierati. Ma già ora il fabbisogno è quantificato in 454 unità abitative. "Nonostante questi numeri, che testimoniano di una vera emergenza abitativa, il comune di Merano non compare tra quelli cui verranno destinate risorse IPES entro il 2026. Molto probabilmente ciò è dovuto soprattutto al fatto che l'attuale amministrazione non ha intenzione di mettere a disposizione alcuna superficie utile su cui IPES possa edificare", dicono i Verdi in una nota. In via I Maggio, ad esempio, l’attuale giunta si è decisa per un progetto di partenariato con soggetti privati che, secondo gli ambientalisti, non garantisce del tutto che gli alloggi realizzati saranno a prezzi calmierati o particolarmente accessibili per giovani, lavoratori e famiglie. Tra quelle stime, IPES cita il rione Sant’Antonio e il suo potenziale di espansione edilizia: "Peccato che di questa opportunità si parli da anni senza risultati concreti". osservano i Verdi

    “Un esempio ulteriore di emergenza sono i lunghissimi tempi d’attesa per ottenere un posto letto nella “Casa per Lavoratori” gestita dallo stesso IPES. Si parla di due anni e di un numero di 188 persone che ne hanno fatto richiesta. Il fabbisogno è quindi grande, eppure il Comune di Merano non fa nulla per creare le condizioni per cui si possano realizzare alloggi a prezzi calmierati per i/le suoi/e concittadini/e. Ne soffrono le persone, ma allo stesso tempo ne risente l’economia locale: se mancano alloggi per lavoratori e lavoratrici, la città perde attrattiva e capacità innovativa nel settore delle imprese”, sottolinea la consigliera Julia Dalsant.

  • Foto: KARLHEINZ SOLLBAUER

    "Alla maggioranza politica di Merano attualmente pare non interessare la carenza di alloggi, né tanto meno un programma di sviluppo cittadino che possa dare una risposta concreta a un bisogno purtroppo diffuso. Lo slogan elettorale del sindaco "una Merano inclusiva per tutti" si sta via via rivelando purtroppo un boutade elettorale. La nostra città infatti sta diventando accessibile soltanto per quei pochi che ancora possono permettersi di viverci" aggiunge la portavoce del gruppo consiliare Madeleine Rohrer.

    “Purtroppo negli ultimi anni – anche durante il mandato del sindaco Rösch – possibili accordi con IPES sono stati bloccati o rinviati da alcuni partner di coalizione. Il risultato è ora sotto gli occhi di tutti/e: il mercato degli appartamenti a prezzi calmierati si è esaurito e la domanda di appartamenti da parte di turisti stranieri benestanti ha fatto esplodere i prezzi. Il mercato in forte espansione degli Airbnb sta inoltre togliendo progressivamente appartamenti dal normale mercato immobiliare. Restano al palo purtroppo i/le meranesi con un reddito medio – basso, che spesso devono utilizzare la metà del loro reddito per coprire le spese di affitto della loro abitazione”, conclude Christian Troger, ex sindacalista e candidato dei Verdi alle prossime elezioni provinciali.