Politica | Prima analisi

Astensionismo, un male comune

Il primo dato evidente nelle elezioni comunali è una generalizzata disaffezione al voto. Condivisa dall’elettorato italiano e da quello tedesco.

Uno dei principali interrogativi che ci si poneva era se il previsto astensionismo avrebbe colpito di più un gruppo linguistico rispetto all’altro. I primi dati di queste elezioni, quelli sull’affluenza, sembrano smentire questa ipotesi. ‘Italiani’ e ‘tedeschi’ sembrano aver disertato entrambi maggiormente le urne rispetto a 5 anni fa, anche se per motivi diversi.

In definitiva i nuovi primi cittadini dei centri principali dell’Alto Adige dovranno abituarsi all’idea che ‘essere il sindaco di tutti’ significherà per loro rappresentare ormai poco più della metà degli elettori
Questo varrà per Bolzano, dove i votanti questa volta sono stati meno dei 2/3 degli aventi diritto, con una diminuzione di 8 punti percentuali rispetto al 2010. Ma anche Merano non se la passa per niente bene dal punto di vista del desiderio da parte della popolazione di partecipare alle scelte democratiche. Nella città del Passirio i votanti sono stati percentualmente meno che a Bolzano (56,4%) anche se il calo è stato più contenuto rispetto al capoluogo però solo perché Merano partiva da una percentuale inferiore nel 2010. 
Meglio se l’è cavata Bressanone dove i votanti sono stati il 66% rispetto al 72,7 del 2010. Mentre anche Laives si lecca le ferite perché, partendo dal la medesima percentuale di votanti di Bressanone nel 2010, oggi si è invece fermata a 64,8%, condividendo il destino di Bolzano con un -8%.

In merito al calo dei votanti a Bolzano forse si può aggiungere che le previsioni apocalittiche della vigilia, avanzate da più parti politiche, si sono rivelate tutto sommato esagerate. Un calo dell’8% era tutto sommato previsto e forse non rappresenta nemmeno la peggiore delle ipotesi paventate. 
Una chiave di lettura interessante, per il capoluogo, è anche il fatto che il maggiore astensionismo si è registrato nel quartiere Centro Piani Rencio, a maggioranza di madrelingua tedesca. Va considerato che il quartiere è quello direttamente interessato da uno dei temi cruciali della campagna elettorale e cioè quello del Kaufhaus di via Alto Adige. In via Brennero non si dormirebbero sonni tranquilli, se non fosse che questa notte probabilmente sarà in bianco per tutti da quelle parti e non solo.