"Musica, c'è poca tolleranza"
La dicitura “la musica non deve arrecare disagio al vicinato” prevista per le manifestazioni nella città di Bolzano è un po’ come quella nelle ricette: “sale qb”. Ok, ma quanto ne basta? Il vicino che livello di tolleranza ha?
C’è chi appena sente un ritmo arrivare dalla strada muove a tempo anche e piedi e chi, invece, a qualsiasi ora, inizia a digrignare i denti e cerca su google il numero della polizia municipale. Poi ci sono gli intolleranti selettivi, in base al genere: per alcuni classica, cori e Musikkappellen vanno bene mentre i suoni concepiti dopo il 1950 sono “penosi” a prescindere. Per altri invece pop, rock e jazz sono ok e appena sentono il frastuono prodotto da bassi tuba, gran casse e tacchi sul selciato hanno le palpitazioni (ma questi difficilmente chiamano la polizia municipale). Tra gli intolleranti selettivi, infine, alcuni hanno in rubrica il numero di assessori comunali e non esitano a inviare messaggi whatsapp per chiedere loro di intervenire. E questi lo fanno.
Quello che è avvenuto in piazza Municipio sabato alla festa dell’Admo con i vigili piombati ogni mezzora per far abbassare la musica ha fatto pervenire in redazione parecchie segnalazioni da parte di organizzatori di eventi che hanno vissuto situazioni analoghe, soprattutto in centro storico (ma non solo). La polizia locale, va detto, quando viene chiamata deve intervenire. Ma è sostenibile un sistema praticamente senza regole chiare in cui il “disagio” anche di un singolo pesa quanto il diritto di organizzatori e centinaia di persone di assistere ad un concerto senza l’ansia da pattuglia? In alcune città ha vinto la forza dei numeri e i centri storici piano piano si sono svuotati. A Bolzano, invece, la Ztl è densamente abitata e quindi va giustamente ricercata una soluzione “condivisa”. Ma con chi? Con i residenti o con i commercianti che hanno magari il negozio a 150 metri di distanza ma si sentono disturbati dalla musica già alle 11 del mattino, mentre i residenti ballano alle finestre?
SALTO: Assessore Gennaccaro, lei era in piazza in un paio delle occasioni in cui sono arrivati i vigili urbani durante la festa ADMO di sabato in piazza Municipio. Come è andata?
Angelo Gennaccaro: Io ero presente quando è arrivata la polizia municipale verso mezzogiorno, Devo dire che la musica non era assolutamente alta. Ma non vorrei parlare del caso specifico, perché alla fine la manifestazione, pur con qualche interruzione, si è potuta svolgere. C’è un problema più generale. Questa è una questione con delle dinamiche che si riproducono da decenni e non se ne esce. C’è una parte di città più restia a sviluppare forme d’arte e che pensa che tutto debba essere silenziato. E un’altra parte che invece vorrebbe una città più viva. E’ chiaro che sarebbe il momento di trovare un giusto equilibrio tra le esigenze di tutti. C’è il diritto alla tranquillità, ma c’è anche quello di esprimersi nelle varie forme d’arte e per i cittadini di assistere alle manifestazioni.
Ma come è possibile fare coesistere le varie esigenze senza regole precise?
Queste manifestazioni avvengono ovviamente in deroga alla normativa sul rumore. E già dover far riferimento al rumore quando si parla di musica e cultura è di per se sbagliato. A me risulta che i service audio, come quello che era operativo in piazza municipio per ADMO, abbiano degli strumenti, una sorta di app, così (in modo) da regolare gli impianti in modo da rientrare entro certi limiti. E’ ovvio che la dicitura standard sul disagio che viene creato dalla musica lascia spazio a diverse interpretazioni. Ma parlando con gli organizzatori, mi è stato detto che quando gli agenti intervenivano, facendo giustamente il loro lavoro, tutto risultava sempre in regola.
Scusi, ma se i vigili devono intervenire alla prima telefonata questa è una vera e propria trappola per gli organizzatori di eventi. Non è una situazione paritaria.
Credo che gli interventi frequenti fossero dovuti al fatto che di sabato c'è una pattuglia specifica dedicata al centro storico. Ma i vigili non è che intervengono alla prima telefonata. Intervengono poi per una questione di ordine pubblico.
Dove c’è un intervento molto massiccio di forze dell’ordine in manifestazioni in cui non ci sono problemi di ordine pubblico non è un bel messaggio
Una volta che i vigili si recano sul posto e vedono che non ci sono problemi di ordine pubblico, che la manifestazione è autorizzata, perché arrivano ad intervenire 6 o 7 volte nel giro di poche ore se non hanno strumenti di rilevazione del rumore? O il concerto ADMO era praticamente l’unico grande problema di ordine pubblico nella giornata di sabato 6 maggio perché aveva chiamato l’assessora al commercio Johann Ramoser?
Dove c’è un intervento molto massiccio di forze dell’ordine in manifestazioni in cui non ci sono problemi di ordine pubblico non è un bel messaggio, anche verso le centinaia di persone che magari stanno assistendo alla manifestazione. Credo che sia anche una questione di buonsenso. Però, ripeto, se i vigili vengono chiamati devono intervenire.
Chi ha protestato lo ha fatto anche a nome dei turisti. Ma queste manifestazioni di solito non sono di richiamo anche per i turisti?
Sì, assolutamente, ce n’erano diversi l’altro giorno in piazza che si sono fermati a mangiare. Direi che su questo non ho molti dubbi. Ma mi faccia dire una cosa.
Prego.
Vorrei dire con grande chiarezza che il problema della tolleranza verso la musica non riguarda solo il centro storico. Non le dico cosa abbiamo dovuto subire la scorsa estate per le manifestazioni al Parco delle Semirurali. Lei non ha idea di quante email e telefonate sono arrivate. E lo stesso avviene anche per gli eventi a Parco Firmian o a Parco Cappuccini. Prima i residenti si lamentano che il parco è lasciato andare e poi se porti i concerti jazz che finiscono alle 23 protestano.
I bolzanini sono particolarmente intolleranti?
Non voglio generalizzare, ma ci sono gruppi di cittadini che ci hanno portati in Tribunale perché non sopportano il rumore proveniente dai campetti di calcio che poi chiudono alle 20. Il livello di insofferenza di molti cittadini è altissimo. Io sono anni che in quanto assessore ai giovani mi batto perché vi siano più eventi ma poi si va incontro a questi problemi. Io sono davvero convinto che sia importante rispettare le esigenze di tutti, ma, appunto, di tutti. Un evento ogni tanto dovrebbe essere sopportato dai cittadini, perché queste attività sono attività positive, bisognerebbe ringraziare che ci sono per la loro utilità di coesione sociale e di presidio del territorio.
Sarebbe finalmente importante darci delle regole.
Ma cosa si può fare per superare questa impasse?
Personalmente mi sto interrogando su questo tema da molti anni e sto premendo molto perché sono molto convinto dell’importanza sociale degli eventi musicali pubblici. Anni fa c’era stato il movimento Freie Musika, si sono fatti molti incontri, ma poi ogni volta si riparte da capo. La situazione non è comunque drammatica. Non sono state bloccate manifestazioni che erano state autorizzate e non ci sono stati casi di interruzione brusca di concerti. Il vero problema lo si ha sempre a priori in fase di autorizzazione. L’altro giorno la manifestazione ADMO, pur controllata diverse volte, si è potuta svolgere. Ciò detto sarebbe finalmente importante darci delle regole.
per quanto mi riguarda (e só
per quanto mi riguarda (e só di non essere l ' unico) io sono infastidito dal rumore provocato dal motore di moto e macchine (sportive), e richiedo controlli e sanzioni, perché quel rumore sí che é inutile e intollerabile.
Le sporadiche manifestazioni musicali e culturali invece devono fare parte della vita urbana.
In risposta a per quanto mi riguarda (e só di Frei Erfunden
Sottoscrivo in pieno!!!
Sottoscrivo in pieno!!!
In risposta a per quanto mi riguarda (e só di Frei Erfunden
Condivido. Trovo abbastanza
Condivido. Trovo abbastanza sconcertante che la volontà di pochi possa prevalere su quella di molti, se non siamo in presenza di rumori molesti.
Credo che da sempre in tutta
Credo che da sempre in tutta la provincia ci sia poca tolleranza, ad esempio per gli artisti di strada se si vogliono esibire autonomamente o altro. In città a Bolzano le condizioni di vita non facili esasperano probabilmente il tutto.
Zitat del Assessore
Zitat del Assessore Gennaccaro: "Ciò detto sarebbe finalmente importante darci delle regole"
Also ich als Nicht-Assessor muss dem Assessore hoffentlich nicht sagen, dass es bereits alle REGELN gibt. Anzi, da ist schon alles überreguliert. So weit überreguliert, dass die Regeln gar nicht mehr eingehalten werden können.
Fakt bleibt; Wenn ich eine Lizenz für ein Konzert habe und die vorgeschriebene Lautstärke einhalte, dann ist das in ORDNUNG. Egal ob mir das passt oder nicht, bzw. ob mir diese Musik oder Band gefällt oder nicht.
Schlussendlich: A bissl Lockerheit ... Toleranz ... a bissl cool bleiben ... zumindest so lange es halbwegs zumutbar ist.
Alter Trick übrigens: Wir haben den Anrainern schon vor 30 Jahren Gutscheine für a Bier und a Würschtl in den Postkasten geworfen. Sind alle gekommen und haben es genossen ... und sich bedankt anstatt die "Putz" anzurufen und dort ihren Frust loszuwerden.
A chi si lamenta per “il
A chi si lamenta per “il rumore” di manifestazioni autorizzate dovrebbero intervenire i vigili a misurare i decibel ma in casa di queste persone, altrimenti resta tutto indefinito.