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Un modo green di fare cinema

Abbiamo chiesto a Renate Ranzi, Film Location Coordinator di IDM Alto Adige, di parlarci del protocollo provinciale "Green Shooting", che incentiva le produzioni cinematografiche a realizzare riprese quanto più sostenibili possibile sul nostro territorio.
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale del partner e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
A film clapperboard can be seen in the middle of the picture. Behind it is a movie scene in a rainy forest.
Foto: Port-Au-Prince Film & Kultur Produktion / Martin Rattini
  • SALTO: Renate Ranzi, lei fa parte del team di IDM Film Commission e fra le altre cose segue anche il tema delle riprese sostenibili e del protocollo provinciale Green Shooting. Potrebbe fare una breve introduzione su questo argomento per i nostri lettori e le nostre lettrici?

    Renate Ranzi: Il paesaggio unico e affascinante dell’Alto Adige e i servizi che offriamo alle produzioni cinematografiche e televisive attirano molti cineasti sul nostro territorio, ma per preservare la bellezza dell’Alto Adige è necessario prestare attenzione al modo in cui i film vengono realizzati e applicare metodi sostenibili sul set.

    Per sostenere i produttori cinematografici nel mettere in gioco l'aspetto della sostenibilità, nel 2021 noi di IDM abbiamo sviluppato un protocollo per il Green Shooting. Per farlo abbiamo coinvolto un esperto internazionale in materia, Philip Gassmann, e l'Ökoinstitut Alto Adige. Assieme a loro abbiamo elaborato dei criteri su misura per l'Alto Adige prendendo spunto da diversi criteri e protocolli già esistenti in Europa. 

    “Il Green Shooting è un buon modo per tutelare l’Alto Adige in quanto location cinematografica”

     

    Di quali criteri si tratta?

    I nostri criteri si compongono di misure obbligatorie e non, che conferiscono un punteggio totale alle produzioni finanziate. I criteri riguardano vari aspetti della produzione cinematografica: la comunicazione sostenibile, il consumo elettrico e la provenienza della corrente elettrica utilizzata, i trasporti e gli alloggi dei membri della troupe, il catering, i materiali utilizzati sul set, la gestione dei rifiuti e infine l'innovazione.

    Tutti i progetti che fanno domanda al nostro fondo possono decidere, durante la compilazione del modulo iniziale di richiesta, se intendono girare il loro film con il protocollo Green Shooting. La loro adesione al protocollo rientra fra i parametri che gli esperti prendono in considerazione per il finanziamento. Durante la compilazione della domanda, le produzioni devono scegliere anche un Green Consultant. Abbiamo formato sul territorio sei Green Consultant che possono essere coinvolti nel progetto.  Si tratta di filmmaker che conoscono bene le esigenze e il metodo di lavoro sul set, che hanno svolto una formazione specifica e che vengono inseriti nei progetti come consulenti per l'applicazione del Green Shooting. 

    Nel corso degli anni poi, con lo scopo di spingere sempre più progetti cinematografici e televisivi che finanziamo ad adottare i criteri di sostenibilità, abbiamo intrapreso un dialogo con Paesi e Province confinanti, quali Austria, Germania e Trentino. Il nostro lavoro congiunto è mirato a cercare di portare i vari protocolli (il protocollo ÖFI Standards dell'Austria, l’Ökologische Standards/Green Motion della Germania e il Green Film del Trentino) anche in Alto Adige, in modo tale che i nostri criteri di sostenibilità possano diventare interregionali. 

  • Un set cinematografico in Alto Adige. Foto: Martin Rattini for Lieblingsfilm/helios sustainable films
  • Quali sono le figure coinvolte nel protocollo Green Shooting? 

    Sul territorio altoatesino sono tre le figure a cui fare riferimento: IDM che finanzia i progetti, l'ente certificatore, ossia l'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima, che certifica i progetti, e l’Ökoinstitut, delegato dall'Agenzia provinciale a controllare l'attività sul set. Oltre a queste tre figure non è da dimenticare il Green Consultant, che generalmente lavora sul set insieme alla produzione. Il Green Consultant supporta il produttore o la produttrice nella compilazione di una check-list (nella quale la produzione inserisce le misure che intende adottare per favorire la sostenibilità sul set) e nel mettere in pratica le diverse misure.

     

    Quante volte è stata assegnata finora la certificazione? 

    Da quando abbiamo implementato l’iniziativa del Green Shooting abbiamo finanziato in produzione 62 progetti, di cui 30 hanno scelto di lavorare seguendo i criteri green. Di questi 30, sono 13 i progetti a cui è stata già rilasciata la certificazione, mentre gli altri progetti sono ancora in produzione o in fase di valutazione per il rilascio del certificato.

    “Vorremmo armonizzare i nostri protocolli con quelli di altri Paesi affinchè i nostri criteri possano diventare interregionali”

     

    Può fare degli esempi di Green Shooting che hanno avuto luogo ultimamente in Alto Adige?

    Due progetti molto interessanti girati in Alto Adige con la nostra politica green sono i film "Deer Girl" e "Persona non grata", entrambi presentati all’edizione di quest’anno del Bolzano Film Festival Bozen.

  • Foto del set "Karl der Große". Foto: Harald Kienzl © KUADRAT
  • Qual è il ruolo di IDM e, più nello specifico, il ruolo del Team Film nella realizzazione dei Green Shooting?

    IDM ha avuto un ruolo di particolare rilievo nel processo iniziale, sia per quanto riguarda lo sviluppo del protocollo in sé, che nel coinvolgimento dei fornitori locali. Soprattutto nella fase iniziale, abbiamo fatto un grande lavoro di sensibilizzazione verso i fornitori che collaborano con i set. L'obiettivo era quello di fare in modo che mettessero a disposizione il materiale necessario per girare secondo il protocollo green: ad esempio macchine elettriche, attrezzature a led o catering con opzioni vegane o vegetariane. 

    Attualmente il nostro lavoro consiste più nell'informare i produttori cinematografici dei nostri protocolli e nel consigliare diversi modi per rendere le riprese più sostenibili.

    Ovviamente lavoriamo sempre in stretta collaborazione con la produzione, i Green Consultant, la Provincia e l’Ökoinstitut e il nostro ruolo è anche quello di coordinare questa collaborazione nel miglior modo possibile.

     

    Come IDM Film Commission avete nuovi progetti in cantiere nell’ambito della sostenibilità?

    Stiamo cercando di lavorare nella direzione della sostenibilità anche per quanto riguarda la sfera sociale: per noi è molto importante creare ad esempio un "code of conduct", cioè delle regole di comportamento per tutte e tutti coloro che lavorano sul set. Siamo ancora all'inizio di questo progetto, ma stiamo cercando di elaborare delle misure con i partner del territorio; è importantissimo che il set sia uno spazio sicuro dove tutte e tutti si possano sentire a loro agio.

  • Il testo è di Valentina Ciranna.

  • Continueremo a parlare di Green Shooting anche con il Green Consultant Georg Zeller e con Jana Wagner, responsabile dei controlli durante le riprese per conto dell'Ökoinstitut Alto Adige. In una doppia intervista che pubblicheremo a breve, ci spiegheranno come si organizzano delle riprese green e come funziona il processo di certificazione green di una produzione in Alto Adige.