“È finito il tempo degli Einzelkämpfer”
Il 61esimo congresso della SVP è stato interamente votato allo scopo di ricompattare il partito. Messaggio reso esplicito dallo stesso Obmann Philipp Achammer, ricordando il passaggio di consegne nelle dirigenza avvenuto lo scorso anno (“nonostante voi” ha detto Achammer rivolgendosi a Durnwalder in prima fila, ma aggiungendo subito “e oggi invece insieme a voi”).
Le sedie vuote nella grande sala, decisamente più numerose rispetto allo scorso anno, non hanno naturalmente impedito al partito di dare libero sfogo al suo apparato autocelebrativo. Fatto di bandiere, slogan (quello di quest’anno è “Wir sind Volkspartei”), inni suonati e cantati da musicisti in costume tradizionale, teutonica scansione dei lavori e ritualità politiche varie ed eventuali.
Al di là dei riti, però non sono mancati i contenuti politici, secondo la migliore pragmatica tradizione della Südtiroler Volkspartei. Contenuti dei quali destinatari sono stati solo delegati e giornalisti, in quanto di politici italiani altoatesini non vi era l’ombra, nemmeno del PD alleato di governo.
Assoluto protagonista in questo senso è stato il giovane Obmann Philipp Achammer che, con il suo accorato discorso, ha provocato un evidentemente sorriso di soddisfazione a tutti coloro che l’anno scorso ne avevano sostenuto la candidatura alla guida del partito, nella difficile fase vissuta legata allo scandalo dei vitalizi.
Achammer ha rivolto ai convenuti un forte appello all’unità, chiedendo coraggio e una nuova consapevolezza rivolta al futuro. Rivendicando il lavoro compiuto, negli undici mesi trascorsi dall’inizio della sua segreteria, per arginare la crisi di fiducia degli scorsi anni e culminata nella perdita per la prima volta della maggioranza assoluta in consiglio provinciale.
L’Obmann SVP ha fatto cenno al “harte, kontinuierliche und ehrliche Sacharbeit“ compiuto per dare nuova energia al partito.
"Die Begeisterung, Zuversicht und Selbstsicherheit kann aber nur von uns selbst ausgehen“ ha ribadito Achammer facendo appello alla nomenclatura del partito, ricordando che la gente ha ragione nel riaffermare la necessità di una politica come servizio, fatta da rappresentanti ‘presenti e disponibili’.
“È finito il tempo degli Einzelkämpfer” ha aggiunto Achammer, dichiarando che ora a contare sono “un’idea condivisa e lo spirito di gruppo”.
“Die gemeinsame Idee der Südtiroler Volkspartei ist seit jeher geprägt durch Beständigkeit und Verlässlichkeit“
Il segretario della SVP ha quindi ribadito il compito di default del partito di combattere per la “größtmögliche Eigenständigkeit im Rahmen der Autonomie”, declinando però subito il lavoro da fare nell’ottica di una progettazione che salvaguardi ed anzi promuova ulteriormente la qualità della vita.
Facendo riferimento alla convenzione sull’autonomia ormai alle porte, Achammer ha pronunciato una frase chiave di questa edizione della Landesversammlung della Stella Alpina. Poi ripresa con convinzione anche da Arno Kompatscher.
“Bauen wir doch endlich unsere Grenzen in den Köpfen ab“
L’Obmann della SVP ha dedicato l’ultima parte del suo discorso al rinnovamento del partito, affermando che la SVP deve essere riorganizzata dal punto di vista strutturale per rivenire più snella, flessibile e moderna.
Dopo aver ricordato che tra i 2mila candidati per le elezioni comunali ben 500 e cioè il 25% sono under 35, Achammer ha tuonato “Die Südtiroler Volkspartei sei „kein Vehikel für Opportunisten“, richiamando coerenza e schiena dritta in tutti coloro che si assumono responsabilità politiche in nome della Stella Alpina.
Dopo Philipp Achammer sul podio del Kursaal è salito il Landeshauptmann Arno Kompatscher che ha riassunto i temi più caldi della politica provinciale, facendo frequentissimi riferimenti ai non semplici rapporti con Roma ma senza sbilanciarsi in merito ai rapporti con il governo di Matteo Renzi. L’unico affondo è giunto per riaffermare la ‘ragione sociale’ del partito di raccolta.
"Wir sind nicht für Italien, sondern für Südtirol zuständig - wir schauen auf Südtirol!"
Dopo aver ricordato difesa della minoranza e convivenza come ‘fari’ per l’attività del partito, il presidente della giunta provinciale ha voluto precisare le caratteristiche dell’approccio della sua politica ‘sociale’.
“Wir stehen für eine solidarische Gesellschaft und wir schauen auf eine effiziente Unterstützung der Menschen”