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Politica | Elezioni europee

Giorgia Meloni con Ursula von der Leyen?

Fratelli d'Italia in vantaggio nei sondaggi italiani potrebbe avere ruolo decisivo per la formazione della maggioranza europea
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.
lampedusa, von der leyen
Foto:  EU/Riccardo de Luca
  • Alle decime elezioni per il Parlamento europeo al solito l'incognita sarà rappresentata dall'affluenza. I sondaggi raccolti su Sondaggi politico elettorali danno per ora un 53% di interessati e la polarizzazione delle ultime settimane porterà anche ad una crescita della voglia di partecipare. 

  • Foto: Bidimedia
  • Le famiglie politiche europee

    Il riassunto dei sondaggi al 9 maggio 2024 di Bidimedia è utile anche per spiegare come il voto in Italia influenza la formazione della governance europea. L'Europarlamento ha un ruolo fondamentale in questo passaggio perchè vota Presidente della Commissione e Commissari, che vengono proposti dal Consiglio dell'Unione Europea, quindi dalle dinamiche politiche fra gli stati membri. In testa con il 27,5% c'è Fratelli d'Italia, che manderebbe 23 europarlamentari a Bruxelles e Strasburgo sui 76 complessivi spettanti all'Italia. Fratelli d'Italia guida la famiglia europea dell'Ecr, i conservatori e riformisti, dopo una scelta strategica di campo fatta 5 anni fa: Fdi era più a destra della Lega, poi mancando i tories inglesi che hanno sempre guidato i conservatori è stata fatta questa scelta di campo. Coincidente con quello che lo storico trentincatalano Steven Forti chiama la "sdiabolizzazione" di Giorgia Meloni. Secondo posto per il Partito Democratico che rimane sulla sua "piastrella" del 20%, con un 20,3% e 17 europarlamentari. Il Pd rimane una delle forze trainanti dei socialisti e democratici. Socialisti e liberali attualmente hanno 7 dei 27 premier dei Paesi europei, questo fa capire come l'orientamento del Consiglio potrebbe guardare decisamente a destra nella suddivisione delle massime cariche europee. 

    Al terzo posto nei sondaggi c'è il MoVimento 5 Stelle, con il 16% che porterebbe 14 europarlamentari. Il 4 ottobre, San Francesco, il M5S compirà 15 anni, ma ancora non ha deciso da che parte stare. Pare essere in buona compagnia, visto che dal poll of polls di Politico nel prossimo europarlamento il gruppo di nuovi affiliati (46) e non iscritti (42) arriverebbe addirittura a essere il terzo dell'emiciclio con 88 membri, dopo popolari e socialisti. Sfida per il quarto posto fra Forza Italia e Lega. Con gli azzurri che per ora appaiono davanti di un soffio, con l'8,6% che darebbe 7 eurodeputati più uno, Herbert Dorfmann. Forza Italia, storico membro del Ppe, in ogni modo quindi sarà in maggioranza, a seconda di quali coalizioni si formeranno. La Lega con l'8,5% avrebbe anche 7 europarlamentari, nel gruppo Identità e democrazia, destradestradestra. 

    Al sesto, settimo e ottavo posto si lotta per superare lo sbarramento del 4%. Dalle elaborazioni Bidimedia pare che Renzi e Bonino, Stati Uniti d'Europa, ce la possano fare col 4,7%, 4 europarlamentari. Renzi e Bonino andrebbero nei liberali, con una particolare connessione con Emmanuel Macron, che nelle sue liste in Francia candida anche Sandro Gozi. Settimi Alleanza Verdi e Sinistra col 4% che dà 3 seggi, che porterebbe nella famiglia verde europea. Sarà una sfida al colpo di reni anche per Azione di Calenda, che appare al 3,9% e se riuscirà a superare la soglia di sbarramento porterebbe degli europarlamentari nel gruppo liberale. 

     

  • Foto: Libertà - Cateno de Luca
  • Merita un attimo di attenzione la Lista Libertà di Cateno de Luca, accreditata del 2,1%. Una macedonia clamorosa di ben 19 liste, fra le quali la holzeiseniana Vita, gli animalisti di Rizzi, il Capitano Ultimo che si è tolto il passamontagna e si è mostrato in pubblico per la prima volta dopo 30 anni, il Popolo della Famiglia di Adinolfi, Sud che chiama Nord, ma anche il Grande Nord che è una formazione di ex leghisti duri e puri, quelli da Roma-ladrona-la-Lega-non-perdona. Come si fa a non amare cotanta ingegneria politica e creatività?

    I sondaggi infine danno la Lista di Santoro "Pace Terrà Libertà" all'1,8%, una delle liste italiane che si rimandano al gruppo della Sinistra europea. 

  • Foto: www.politico.eu
  • Bisogna arrivare a 361...

    Difficile spiegare con parole semplici la politica europea, anche perchè immediatamente emergono delle grosse contraddizioni se si guarda con occhi italiani a ciò che succede fra Bruxelles e Strasburgo. Per dire nel governo di Roma ci sono tre distinte visioni dell'Europa. Quella di Forza Italia e dell'ex commissario e presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. Quella di Fratelli d'Italia, che vuole essere "destra moderata", ma che ha dei compagni di viaggio scomodi come gli spagnoli di Vox, i polacchi del PiS e gli ungheresi di Fidesz (Victor Orban), che però non si sa se stia con Ecr o fra i non iscritti. Infine la Lega, che abbandonato il federalismo europeo del Bossi anni Novanta è in Identità e democrazia, con i tedeschi della Afd ed i francesi del Rassemblement National. Fra Ppe, Ecr, ID ed il gruppo misto c'è grande fluidità. Si pensi solo negli ultimi 15 anni quante persone sono transitate fra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, anche a livello locale, cavalcando l'onda del momento. 

    Il "pallino" del gioco ce l'ha in mano il Ppe, con 173 parlamentari attesi, ai quali bisogna aggiungerne 188 per avere una maggioranza. Potrebbe rimanere il rosso-giallo-blu, includendo 81 liberali e 146 socialisti. Se Meloni riuscisse ad avere centralità europea magari la soluzione potrebbe essere questa: popolari, liberali, un po' di conservatori e un po' di gruppo misto. Forti però spiega come nella definizione delle cariche potrebbe esserci anche la sorpresa Roberta Metsola, la presidente del Parlamento che passerebbe a guidare la Commissione. O Mario Draghi che potrebbe essere designato alla Presidenza del Consiglio dell'Unione Europea o della Commissione, con la sponsorizzazione influente di Emmanuel Macron. 

  • Foto: Politiche giovanili Lavis
  • Bimestre europeo fra Eurovision Song Contest, elezioni ed Europei di calcio

    Stasera, sabato 11 maggio 2024, alle ore 20 comincerà all'auditorium di Lavis la quinta edizione di WakEUp, iniziativa promossa dalle politiche giovanili del Comune di Lavis per sensibilizzare sull'importanza dell'Unione Europea. Il primo appuntamento vedrà la premiazione dei disegni a tema europeo realizzati dai ragazzi delle scuole elementari del comprensivo di Lavis (concorso promosso da Appm Onlus) e un "public viewing", si guarderà assieme la finale dell'Eurovision Song Contest di Malmoe con Angelina Mango in gara. L'inizio quindi di un mese europeo "pop" fra musica, elezioni e l'europeo di calcio dal 14 giugno al 14 luglio. Secondo appuntamento il 17 maggio alle 20 all'auditorium con aperitivo in collaborazione con Europe Direct Trentino ed il tema dei conflitti, in ambito calcistico con il libro "Le nuove guerre del calcio" di Marco Bellinazzo ed in ambito militare, con Raffaele Crocco e Beatrice Taddei Saltini che apriranno l'"Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo". Terzo incontro, più politico, venerdì 24 maggio alle 18 all'Oratorio di Lavis con la ex vicepresidente della Commissione affari europei della Camera Emanuela Rossini ed i politologi Marco Brunazzo, Emanuele Massetti e Pejman Abdolmohammadi. Quest'ultimo è stato chiamato spesso sulle testate nazionali nelle ultime settimane per parlare del conflitto israelopalestinese e del ruolo dell'Iran.