Malato solo per il giudice?
"I medici hanno sconsigliato a Durnwalder emozioni e tensioni in quanto è ancora sotto cura dopo l’attacco cardiaco di qualche mese fa ed è molto probabile che l’udienza di oggi venga rinviata". Questo è quanto aveva scritto Mario Bertoldi martedì 10 giugno sulle pagine del quotidiano Alto Adige.
La previsione era azzeccata. L'udienza davanti alla gip Silvia Monaco, per la richiesta di rinvio a giudizio dell'ex presidente della giunta provinciale accusato di peculato nell'ambito della gestione del cosiddetto fondo riservato, è stata rinviata a settembre - lo abbiamo scritto anche noi di Salto - perché "Durwnalder non è ancora in perfetta forma dopo i problemi cardiaci di qualche mese fa".
Insomma: Durnwalder è ancora convalescente.
Ma le sue condizioni di salute, però, a quanto pare non sono tali da pregiudicargli lunghi e faticosi viaggi.
Ne è prova è il fatto che il presidente della giunta si è recato in maggio in Africa, per l'esattezza in Etiopia.
Il presidente emerito della giunta provinciale è ritratto in alcune foto pubblicate dalla Caritas diocesana sulla sua pagina facebook.
Molto interessante è il fatto che nella didascalia della foto Durnwalder non è nemmeno nominato (indice del suo tramonto o desiderio di restare in incognito?).
Il viaggio a cui ha partecipato Durnwalder si è svolto solo pochi giorni fa ("in maggio") ed ha visto protagonisti oltre al direttore della Caritas Heiner Schweigkofler anche "rappresentanti del Südtiroler Bauernbund (tra essi si intravede anche il presidente Tiefenthaler), della Federazione Cooperative Raiffeisen e dell’Eurac".
La delegazione altoatesina ha partecipato alla posa della prima pietra per la costruzione di un centro di formazione per agricoltori ed ha visitato alcune cooperative agricole.
In presenza di un certificato
In presenza di un certificato medico il giudice ossia la procedura deve arrendersi. Certo, in presenza di forti dubbi sull'effettività dello status certificato, il giudice potrebbe ordinare una visita fiscale di controllo. Non lo ha ritenuto opportuno o necessario. Avrà avute le sue sante ragioni. D'altra parte noi consumatori di giustizia siamo liberi di pensarla come vogliamo. E dei dubbi ci stanno....