Politica | Amministrative

Centrodestra is back

Palermo riconferma Leoluca Orlando, il PD al ballottaggio a Genova (dietro al centrodestra) e Parma, contro il sindaco Pizzarotti espulso da Grillo. E il M5S va male.
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Foto: Fanpage

Tra i due litiganti il terzo gode, dice l'adagio. E così, tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico – entrambi in affanno – al primo turno delle elezioni amministrative di ieri la spunta il centrodestra unito. Come scrive Gerhard Mumelter su Salto.bz, i risultati più eloquenti arrivano dalla Liguria, regione già strappata al PD dal braccio destro di Berlusconi Giovanni Toti in alleanza con la Lega di Matteo Salvini. A Genovaamministrata da 50 anni dal centrosinistra, il candidato di Lega e Forza Italia Marco Bucci è avanti con il 39%, seguito molto più indietro da Gianni Crivello (PD) al 33%. Male i 5 Stelle nella città di Beppe Grillo, fermi al 18%. Non va meglio per i democratici nell'altro capoluogo ligure nel quale si è votato ieri, alla Spezia: il centrodestra di Peracchini è al 32,6%, e stacca Manfredini del PD al 25%.

Palermo al PD, il Veneto alla destra

A Palermo riconfermato per la quinta volta sindaco (e già al primo turno) l'uscente Leoluca Orlando, ricandidatosi questa volta sotto le insegne del Partito Democratico: grazie alla legge elettorale siciliana, gli basta l'ottimo 45,7% del primo turno per non andare al ballottaggio. A Verona sia il PD che il M5S restano fuori dal ballottaggio e sarà sfida tra due candidati di centrodestra: la senatrice Patrizia Bisinellacompagna del popolare sindaco uscente (e già leghista) Flavio Tosi, con il 23,5% sfiderà Federico Sboarina di Lega/Forza Italia, al 29%. A Padova, l'ex-sindaco della Lega Nord Massimo Bitonci, forte del 40%, andrà al ballottaggio contro il candidato PD Sergio Giordani, fermo al 29%. Ma l'ottimo 23% della "Coalizione Civica per Padova", di sinistra e ambientalista, potrebbe favorire Giordani.

M5S: malissimo Parma, benissimo Carrara

A Parma sorride il primo cittadino Federico Pizzarotti, eletto nel 2012 con il Movimento 5 Stelle (fu il primo sindaco grillino in una città capoluogo: seguirono Livorno, Torino e Roma) ma espulso successivamente da Grillo, che pure aveva definito il centro emiliano "la Stalingrado del Movimento". Con la lista civica "Effetto Parma" Pizzarotti accede al turno di ballottaggio attestandosi al 34,7%, poco sopra al candidato del PD Paolo Scarpa (32,7%). Il M5S resta fermo a un misero 3%.

In Toscana si andrà al ballottaggio in tutte e tre le città nelle quali si votava. A Lucca e Pistoia sarà sfida tra centrosinistra (primo) e centrodestra, mentre l'unica gioia del Movimento 5 Stelle a queste amministrative si registra a Carrara, dove il grillino De Pasquale è al 27% e tra due settimane proverà a battere il democratico Zanetti (25%).